Renato Begnoni – La percezione della vita
In mostra 50 opere fotografiche di Renato Begnoni realizzate tra il 1985 e il 2015, che descrivono l’opera dell’artista villafranchese.
Comunicato stampa
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Villafranca di Verona, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Verona, in collaborazione con la Cooperativa sociale Cultura e Valori – Gruppo Cercate, mette in mostra dal 13 Dicembre al 14 Febbraio alla Casa del Trattato di Pace - Palazzo Bottagisio, 50 opere fotografiche di Renato Begnoni realizzate tra il 1985 e il 2015, che descrivono l’opera dell’artista villafranchese.
La Casa del Trattato di Pace - Palazzo Bottagisio sorge nell’area dell’antico Ghetto di Villafranca. La zona dove si insedia la casa è stata acquistata nel XVIII secolo dalla famiglia Morelli.
L’edificio ha subito, nel corso dei secoli, svariati interventi edilizi ed è il frutto di accorpamenti di proprietà: in seguito al matrimonio tra il nobile veronese Alberto Bottagisio e l’ultima erede della famiglia proprietaria, Elisa Gandini-Morelli-Bugna, nel 1870, la casa ha acquisito la denominazione di Palazzo Bottagisio,.
L’11 luglio 1859 è una data importante per il palazzo che ha ospitato l’incontro tra Napoleone III e Francesco Giuseppe, grazie al quale sono state poste le basi per la firma dell’armistizio tra Austria e Francia, e le premesse per la fine della seconda guerra d’indipendenza.
La mostra “La percezione della vita” è la prima monografica in Italia di Renato Begnoni. L’artista ha espressamente desiderato che il primo allestimento della sua antologica avvenisse nel paese d’origine, come omaggio alla città che gli ha dato i natali. Il Comune di Villafranca di Verona ha colto l’intenzione di Begnoni decidendo di inaugurare il rinnovamento della storica Casa del Trattato, nel Palazzo Bottagisio, con la mostra del suo cittadino, allestita nelle sale dell’edificio storico situato in via della Pace.
“La percezione della vita” racconta trent’anni del pensiero di un artista che, nel suo lavoro, ha assunto in sé la descrizione che Henri Cartier-Bresson fa della fotografia: porre sulla stessa linea, che mira al soggetto fotografato, mente, occhi e cuore. Nell’opera fotografica di Begnoni si ritrova la ricerca, metafisica, lineare e onirica, su un tema molto discusso dall’umanità.
Renato Begnoni cerca sogni, apparentemente irreali. Legge oltre, per trovare una nuova realtà: la sua. La realtà descritta nelle opere fotografiche di Begnoni appare alcune volte gioiosa, come nelle prime gigantografie dipinte a pastello sulla matrice fotografica. Altre volte, osserva Maurizio Rebuzzini, si riscopre una dimensione che celebra il trionfo della preghiera intima sulla desolazione, intuita dall’artista prima di fotografare, e poi passata in custodia all’osservatore. Nei lavori di Begnoni traspare la ricerca sui fantasmi della vita onirica, incrociati alla materia della realtà vissuta. La forza delle immagini è controllata come in un dipinto neoclassico, dove il soggetto e il minimo particolare assumono la medesima valenza.
La personale riflessione sulla vita di questo poeta della memoria, non risponde alle domande che ognuno di noi si pone, bensì indirizza l’animo dell’osservatore a ampliarne le riflessioni e ritrovare le questioni ancestrali delle quali è intrisa l’intera nostra umanità. Renato Begnoni è un artista che, come afferma Donatello Bellomo, trae dall’imponderabile l’anima di un frammento infinito, mai finito, mobile, sfuggente, ma pure materico, vibratile, pulsante.
Renato Begnoni riflette in maniera catartica e, pone in evidenza Italo Zannier, non segue precedenti linee stilistiche di scuole consolidate, bensì ritrova una sua strada, intrapresa proseguendo con passione e fidandosi della forza della comunicazione e del sentimento insita nell’immagine fotografica.
Renato Begnoni nasce a Villafranca di Verona nel 1956. Impegnato nella fotografia di ricerca, è annoverato tra i più significativi e noti fotografi italiani.
Ha esposto in Italia e all'estero: Francia, Polonia, Argentina, Canada, USA, Principato di Monaco, Germania, Nuova Zelanda, URSS, Svezia e Repubblica di San Marino.
Nel 1995, è invitato per la prima volta a partecipare alla XLVI Biennale d'arte internazionale di Venezia, “Un secolo di ritratto in Italia 1895 - 1995 ”, nel padiglione Italia ai Giardini.
Nel 2000 espone alla Triennale di Milano, “Il chiaroscuro delle violenze”. Nel 2002 riceve il premio nazionale di fotografia “Friuli Venezia Giulia”. Dopo aver esposto in Canada e in Germania, nel 2009 partecipa a San Pietroburgo e a Mosca con la mostra fotografica “Italia 1946 - 2006 dalla Ricostruzione al Nuovo Millennio”, quindi a Genova ai Musei Nervi di Villa Grimaldi. Nel 2010 è presente a Venezia, alla Fondazione Bevilacqua La Masa, con l’esposizione “Il furore delle immagini”, archivio storico Zannier. Apre il 2011 con una mostra in Svezia al Museo Nordiska e partecipa, per la seconda volta, alla LIV Biennale d'arte internazionale di Venezia, “Illuminazioni”, nel padiglione Italia all’Arsenale.
Nel 2015, l'Amministrazione comunale di Villafranca di Verona gli dedica la mostra antologica “La percezione della vita. Opere 1985-2015” alla Casa del Trattato di Pace - Palazzo Bottagisio.
I suoi lavori sono conservati al Museo Ca' Pesaro Bevilacqua la Masa di Venezia, al Museo Alinari di Firenze, alla Bibliothèque Nationale de France di Parigi, al Fotoforum Museum of Modern Art di San Francisco (USA), alla Fondazione Casa Tre Oci a Venezia.
Le sue opere sono pubblicate sulle principali riviste del settore. Il suo lavoro è inserito in quattro testi di storia della fotografia: Progresso fotografico, I maestri della fotografia in Italia, 1900-1990, Dossier, a cura di Giuliana Scimé, Ed. Progresso, aprile 1991 - Milano; Segni di luce, la fotografia contemporanea italiana, a cura di Italo Zannier, testi di Angelo Schwarz, Piero Racanicchi, Roberta Valtorta, Paolo Costantini, Maria Beltramini, Nicola Leone, Giuseppe Montemurro, Laura Gasparini, Ed.Longo, novembre 1993, Ravenna; Il Fotografo Mestiere d'arte, a cura di Giuliana Scimé, Ed. Il Saggiatore, Arti Grafiche Bertoni, febbraio 2003, Milano; Il vento folle della fotografia. Quasi una litania, a cura di Italo Zannier, Marsilio, novembre 2013, Venezia.
Vive e opera a Villafranca di Verona.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Grafiche Aurora Verona.
Renato Begnoni
La percezione della vita. The perception of life. Opere 1985-2015.
Villafranca di Verona, Casa del Trattato di Pace - Palazzo Bottagisio, Via della Pace 62.
A cura di Cooperativa sociale Cultura e Valori - Gruppo Cercate.
Promotore: Comune di Villafranca di Verona - Assessorato alla Cultura.
Patrocinio di Regione Veneto e Provincia di Verona.
Catalogo disponibile in mostra.
Testi critici a cura di Donatello Bellomo, Maurizio Rebuzzini, Italo Zannier.