Michel Blazy – Living Room
Lartista crea processi estetici nella dimensione del tempo, con esiti sempre aperti e indeterminati. La materia contenuta nei suoi lavori porta in sé il potenziale di crescita e deterioramento a cui tutta la ricerca dellartista si rivolge.
Comunicato stampa
Il Museo MAN è lieto di annunciare limminente apertura della mostra Living Room, personale dellartista francese Michel Blazy, a cura di Lorenzo Giusti.
Avvio di un programma annuale dedicato alle trasformazioni del pensiero ecologico, la mostra pone in dialogo opere recenti e nuove produzioni, indagando aspetti diversi del lavoro dellartista.
Da più di venticinque anni Blazy opera utilizzando materiali organici, integrandoli con oggetti di consumo. Lartista crea processi estetici nella dimensione del tempo, con esiti sempre aperti e indeterminati. La materia contenuta nei suoi lavori porta in sé il potenziale di crescita e deterioramento a cui tutta la ricerca dellartista si rivolge. Le sue opere risultano in perenne alterazione, condizionate dal variare dei contesti e dallo svolgersi della loro stessa vita; un inno alla metamorfosi e allincessante processo di rinnovamento del ciclo del vivente.
Per il MAN Blazy ha progettato uno spazio da abitare, un salotto animato in cui elementi organici erba, piante, prodotti alimentari convivono con oggetti apparentemente statici, come abiti o vecchi computer. Linstallazione sovverte le convenzioni museali proponendo un modello espositivo alternativo, in cui il caso e i sistemi autogenerativi si integrano, fuggendo al controllo del suo stesso autore. Da luogo di esposizione il museo si fa dunque palcoscenico, spazio vitale allinterno del quale si concatenano accadimenti non sempre percettibili (germinazioni, crescite, decomposizioni). La materia biologica si fa collaboratore attivo nella costruzione dellopera, mettendo in evidenza il ruolo e linfluenza delle condizioni esterne, come la luce, lumidità, la temperatura.
Living room restituisce dunque uno spazio fisico come un organismo, aprendo il campo a una riflessione sul rapporto tra natura e cultura e promuovendo una visione articolata, non antropocentrica, della realtà. Un sistema complesso dove operano entità molteplici - siano esse forme di vita vegetale o macchine - che esistono indipendentemente da noi, ma che con noi si muovono ed evolvono. In questo senso gli ultimi lavori di Blazy che integrano parti elettroniche, computer ed elementi vegetali - sembrano inserirsi, con voce autonoma, allinterno dellattuale dibattito sullanimismo tecnologico e sulla vita degli oggetti, riaffermando la centralità delle forme e dei processi naturali.
Michel Blazy (Monaco, 1966) vive e lavora a Parigi. Suoi lavori sono conservati in alcune delle più importanti collezioni internazionali, tra le quali il Centre Pompidou di Parigi; il Museum of Old and New Art (MONA), in Tasmania; il Museée dart Moderne de la Ville de Paris, Il Nouveau Musée National di Monaco, Le Abattoirs di Tolosa e in numerosi FRAC francesi. Diverse mostre personali sono state consecrate al suo lavoro, tra le quali: Pull Over Time, Art:Concept, Parigi (2015); Bouquet Final 3, National Gallery of Victoria; Melbourne White Night (2013); Le Grand Restaurant, Frac Île-de-France, Parigi (2012); Débordement domestique, Art:Concept, Parigi (2012); Post Patman, Palais de Tokyo, Parigi (2007).