Piccolo compendio d’istruzioni di Pittura vol. II
Riflettendo sul concetto di pittura, ciascuno dei partecipanti ha selezionato un argomento tipico della manualistica e ha lavorato su di esso in un duplice modo: con un contributo di natura teo-rica (elaborato su una superficie che simula la pagina di un ipotetico trattato) e con un inter-vento di tipo visivo che allude all’illustrazione del medesimo compendio.
Comunicato stampa
Il 21 Gennaio La Galleria Bianconi inaugura il “secondo volume” del Piccolo compendio d’istruzioni di Pittura, un progetto nato nel 2014 dalla collaborazione di Lorenzo Aceto, Simone Ciglia, Luca De Angelis, Matteo Fato, Gianni Garrera, Davide Mancini Zanchi, Paride Petrei e Alberto Zanchetta, a cui si uniscono in questa seconda tappa otto nuovi autori: Marco Antonini, Francesco De Grandi, Luigi Massari, Giovanni Oberti, Luca Pancrazzi, Luigi Presicce, Fabrizio Prevedello, Thanos Zakopoulos.
Facente parte di una vasta produzione letteraria, la trattatistica accompagna la produzione ar-tistica fin dalla Grecia antica. Nel corso della storia essa ha mutato più volte la propria identità, mantenendo una costante attenzione per il dato tecnico dell’opera d’arte. Con le rivoluzioni apportate dalle avanguardie – che hanno interessato anche il piano della pratica – il XX secolo ha visto il progressivo declino di questo tipo di letteratura. Piccolo compendio d’istruzioni di pit-tura rivendica l’inattualità di tali documenti, sottoponendoli a una riflessione di tipo decostrutti-vo, e allo stesso tempo rendendoli oggetto d’intervento artistico.
Su tali premesse è stata pianificata una mostra che intende proporsi alla stregua di un manua-le privo di ogni fondamento oggettivo, rivendica anzi d’essere passibile di molteplici ambiguità, così come alluso nell’apostrofo contenuto nel titolo del progetto. Interpretabile in due modi di-versi – "di istruzioni" ma anche "distruzioni" – il titolo evidenzia la natura bipolare della mostra, incentrata sulla pittura e al contempo contro di essa. Per lo stesso motivo, gli autori coinvolti non sono solo pittori ma anche scultori, fotografi, critici, scrittori, filosofi, etc., ognuno dei quali si è impegnato a offrire una personale interpretazione/esposizione di questa disciplina artisti-ca.
Riflettendo sul concetto di pittura, ciascuno dei partecipanti ha selezionato un argomento tipico della manualistica e ha lavorato su di esso in un duplice modo: con un contributo di natura teo-rica (elaborato su una superficie che simula la pagina di un ipotetico trattato) e con un inter-vento di tipo visivo che allude all’illustrazione del medesimo compendio.
La conflittualità tra Pittura e Parola trova qui ulteriori deragliamenti ma anche inattese conni-venze, [d]enunciando la volubilità e la polisemia dell’Ars picta. Benché il progetto sia sempre in fieri, il risultato finale dovrebbe essere quello di un tractatus sui generis che si squaderna all’interno della galleria, e che ipoteticamente potrebbe prendere la forma di un libro vero e proprio.