Goshka Macuga – To the Son of Man Who Ate the Scroll |
“To the Son of Man Who Ate the Scroll” segna il culmine di una sua lunga e approfondita ricerca finalizzata a formulare una metodologia di categorizzazione di materiali e informazioni attorno a questioni fondamentali come il tempo, l’origine, la fine, il collasso e la rinascita.
Comunicato stampa
La mostra “To the Son of Man Who Ate the Scroll” sarà presentata negli spazi del Podium e della Cisterna alla Fondazione Prada a Milano dal 4 febbraio al 19 giugno 2016. Il progetto è ideato e curato da Goshka Macuga (Varsavia, Polonia) che nella sua ricerca artistica ricopre i ruoli normalmente distinti dell’autore, curatore, collezionista, ricercatore e ideatore di mostre. L’artista opera nel punto d’incontro tra discipline diverse come scultura, installazione, fotografia, architettura e design.
“To the Son of Man Who Ate the Scroll” segna il culmine di una sua lunga e approfondita ricerca finalizzata a formulare una metodologia di categorizzazione di materiali e informazioni attorno a questioni fondamentali come il tempo, l’origine, la fine, il collasso e la rinascita. Nella mostra l’artista esplora l’arte della retorica e la memoria artificiale come strumenti coordinati, in grado di organizzare e far progredire la conoscenza. Storicamente l’Ars memorativa (l’arte della memoria) getta le basi della memoria artificiale estendendo e sviluppando quella naturale attraverso visualizzazioni complesse che aiutano a ricordare specifiche informazioni.
Osservando con un distacco critico l’angoscia che accomuna l’umanità quando si accosta all’oggettività della propria fine, Macuga si pone un interrogativo fondamentale: quanto è importante affrontare la questione della “fine” nel contesto della pratica artistica attuale? La possibilità di pensare l’universo in maniera astratta e oggettiva e di concepire noi stessi come esseri umani ci permette di determinare l’epoca in cui viviamo come una delle molte ere dell’universo e di immaginare un’esistenza dopo di noi, un mondo post-umano governato dall’intelligenza artificiale.