L’Albero della Cuccagna – Mimmo Paladino

Informazioni Evento

Luogo
LARGO SANTA CROCE
Largo Santa Croce, Lecce, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
06/02/2016

ore 11

Editori
SKIRA
Artisti
Mimmo Paladino
Curatori
Achille Bonito Oliva
Uffici stampa
CLP, STUDIO LUCIA CRESPI
Generi
presentazione

L’opera fa parte della rete espositiva “L’albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte” curata da Achille Bonito Oliva.

Comunicato stampa

All'iniziativa saranno presenti il sindaco Paolo Perrone, il critico d'arte Achille Bonito Oliva, l'artista Mimmo Paladino, il presidente di Art&Co Gallerie, Tiziano Giurin, il presidente dell'associazione Spirale di Idee, Massimo Ferrarotti, il dirigente del settore Cultura del Comune di Lecce, Nicola Elia e altre autorità del territorio.

L'opera fa parte della mostra curata da Achille Bonito Oliva “L’abero della cuccagna. Nutrimenti dell'arte”, una rete espositiva diffusa in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, tra musei e fondazioni pubbliche e private che coinvolge 45 artisti, scelti dal critico d’arte per realizzare opere ispirate al tema arcaico dell'albero della cuccagna. Un simbolo di abbondanza eletto dall’arte a monito, per invitare a riflettere sui temi dell'alimentazione e sulle sue implicazioni sociali. In sintonia con Expo 2015, partner del progetto.

Il progetto è stato promosso e sponsorizzato da Art&Co Gallerie e l'associazione Spirale di Idee in collaborazione con il Comune di Lecce.

“L’albero della cuccagna” di Mimmo Paladino segna il ritorno dell’artista a Lecce e nel Salento, luoghi che lo hanno visto protagonista nel tempo del progetto Intramoenia Extra Art - Castelli di Puglia a Muro Leccese, della Quinta Triennale d’Arte Sacra Contemporanea, della nascita di FòcarArte e di un’edizione della Notte della Taranta.

“Nella convinzione che sia lo spazio a definire la dimensione dell’opera e quanto mai affascinato dalle architetture, dalle storie e dalle consuetudini di un Sud che mi appartiene – sottolinea Mimmo Paladino - ho inventato per Lecce una sorta di macchina barocca alta quindici metri formata dal sovrapporsi e dall’intersecarsi, progettato e casuale al tempo medesimo, di uno, due, tre ... cento numeri 1, 2, 3, tutti in legno, da leggersi quali definiti ed identificati moduli scultorei oltre che chiara allusione all’infanzia ed al gioco. Rammentando anche il significato di quelle tre cifre, e passando dal 3 simbolo della perfezione e origine del movimento, al concetto di espansione che si identifica nel 2, al valore unificante e infinito, al limite del divino, dell’1 cuspide verso il cielo dell’albero della cuccagna. Colorando tutto di blu, nella conferma della dimensione immateriale del messaggio”.