Constructive Alps 2015
Merano Arte ospita “Constructive Alps 2015”, una mostra itinerante dedicata ai progetti selezionati in occasione della terza edizione del Premio Internazionale per le ristrutturazioni e costruzioni sostenibili nei territori alpini, indetto dall’Ufficio federale svizzero dello sviluppo territoriale e dall’Ufficio per l’ambiente del Lichtenstein.
Tema centrale della mostra, così come del premio è “Ristrutturare e costruire sostenibile nelle Alpi”.
Comunicato stampa
Dal 27 febbraio al 10 aprile 2016, Merano Arte ospita “Constructive Alps 2015”, una mostra itinerante dedicata ai progetti selezionati in occasione della terza edizione del Premio Internazionale per le ristrutturazioni e costruzioni sostenibili nei territori alpini, indetto dall’Ufficio federale svizzero dello sviluppo territoriale e dall’Ufficio per l’ambiente del Lichtenstein.
Tema centrale della mostra, così come del premio è “Ristrutturare e costruire sostenibile nelle Alpi”.
Il Premio costituisce un contributo all’attuazione della Convenzione delle Alpi e del Piano d’azione sul cambiamento climatico e, in questo senso il rapporto con il patrimonio edilizio già esistente è un elemento fondamentale per affrontare i cambiamenti climatici, specie tenendo in considerazione il fatto che, le strutture edificate negli anni Sessanta e Settanta, consumano fino a sette volte più energia rispetto a quella necessaria ad una casa passiva. Come afferma Köbi Gantenbein, presidente della giuria: “Nelle Alpi è disponibile un ricco patrimonio costruito, che con interventi intelligenti può essere rifunzionalizzato e riutilizzato.” Tra i progetti presentati quindi, come previsto dal bando, compaiono sia ristrutturazioni ed ampliamenti di edifici preesistenti che nuove costruzioni.
A collegare i progetti selezionati dal Premio è il tema della rinascita del villaggio, centrale per la valutazione della giuria che ha accolto favorevolmente l'attività costruttiva all'interno di realtà rurali, quale contributo significativo alla sostenibilità. Solo pochi progetti tra i progetti selezionati infatti trovano collocazione all’interno di un contesto urbano.
Tra le 350 candidature pervenute da tutto l’ambito alpino, la giuria ha selezionato 32 progetti di architettura sostenibile nelle sette regioni alpine, tra ristrutturazioni e nuove costruzioni, che trovano posto al’interno della mostra, offrendo un’immagine della complessità e della molteplicità di sfaccettature che caratterizza questo settore.
L´installazione Bivacco#14, presenta al pubblico i 32 progetti selezionati, secondo criteri che hanno premiato il loro apporto da un punto di vista sociale, ecologico, culturale ed economico.
Attraverso l'osservazione dei progetti selezionati, i visitatore può comprendere la complessità e la molteplicità degli edifici propositi in mostra.
I 32 pannelli sospesi mostrano, da un lato lo sguardo degli esperti su ogni progetto, dall'altro la prospettiva di coloro che abitano e usufruiscono degli edifici, siano essi destinati ad uso abitativo, industriale, oppure adibiti a luogo di svago. Dei piombini pendenti, sospesi sul villaggio nel quale gli edifici trovano luogo, rappresentano sia l'equilibrio esistente tra le due prospettive proposte, che un simbolo di sostenibilità.
I quattro progetti selezionati sono esposti in una posizione leggermente sollevata e vengono spiegati da un video della durata di circa 3 minuti.
Progetti selezionati:
Al primo posto si è classificato il progetto di Adolf Bereuter per la casa parrocchiale Krumbach in Austria, al secondo posto i progetti per la casa Türalihus e la locanda "am Brunner", entrambi al centro di Valendas nella valle del Reno e progettati rispettivamente da Gion A. Caminada e Laura Egger. Al terzo posto si è classificato il progetto di Davide Cornacchio per Casa Riga a Comano Terme.
Ai progetti è stato dedicato un numero speciale della rivista di architettura Hochparterre, che offre maggiori dettagli e informazioni.