Patrizia Dalla Valle – Metamosaico

Informazioni Evento

Luogo
CASINA DELLE CIVETTE - VILLA TORLONIA
Via Nomentana 70, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Giorni di apertura da martedì a domenica
Orari mostra dalle 9.00 alle 19.00, la biglietteria chiude 45 minuti prima

Vernissage
01/03/2016

ore 16,30

Editori
CHRISTIAN MARETTI
Artisti
Patrizia Dalla Valle
Curatori
Enzo Dall’Ara
Uffici stampa
EQUA
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,
ospita un ragguardevole corpus di opere scultoreo-musive inerenti ai fondamentali progetti
realizzati dall’artista che, nel tempo, è giunta ad evidenziare come il mosaico possa essere
un medium operativo di assoluta modernità.

Comunicato stampa

I prestigiosi e storici ambienti della Casina delle Civette di Villa Torlonia, in Roma, ospitano
dal 2 marzo al 30 aprile 2016 la mostra METAMOSAICO dell’artista Patrizia Dalla Valle.
L’inaugurazione, alla presenza delle autorità e dell’artista, è fissata per martedì 1 marzo
alle ore 16,30 e si avvarrà della presentazione del critico e storico dell’arte Enzo Dall’Ara,
curatore dell’evento.
La mostra, promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,
ospita un ragguardevole corpus di opere scultoreo-musive inerenti ai fondamentali progetti
realizzati dall’artista che, nel tempo, è giunta ad evidenziare come il mosaico possa essere
un medium operativo di assoluta modernità. In una realtà individuale e sociale ormai
arresa all’emulazione e alla virtualità, la luce e i colori delle opere musive possono
schiudere varchi di positiva affermazione esistenziale e di assertiva proiezione culturale. In
tale dimensione estetica, il connubio fra le opere musive di Patrizia Dalla Valle e gli
splendidi ambienti della Casina delle Civette appare di estrema valenza concettuale. Le
mirabili vetrate liberty degli spazi interni dialogano, infatti, in meravigliosa armonia, con le
cromie e le luci vivide e auree delle creazioni in mosaico. Si ampliano, quindi, le valenze di
due linguaggi artistici che, avvalorati dal calibrato allestimento dell’architetto Marta
Severino, pervengono alla concretizzazione di un raro evento artistico-culturale.
Sull’arte di Patrizia Dalla Valle così si esprime il curatore:
«Dalla ricerca condotta in ambito ravennate è nato “Interno bizantino”, un progetto che
Patrizia Dalla Valle ha oggettivato in mirabile realtà scultoreo-musiva, avvertita come
“leitmotiv” fondante del suo notevole iter creativo. In esso l’artista è tornata sovente ad
immergersi, per estrarre dalla propria interiorità ulteriori germogli di memorante cultura.
Ella ha avvertito appieno l’attrazione calamitante del mosaico bizantino, ne ha accolto
l’originale sapienza tecnica, che ha offerto alle sue partiture musive. “Interno bizantino”,
comunque, non raccoglie soltanto somme memorie, esso rappresenta anche un percorso
dentro l’anima dell’artista, dentro le righe di un diario che parla di vita e di vissuto.
Dalla componente più introspettiva sono poi emersi ricordi che riguardano ogni essere
umano nel suo fragile ma insostituibile transito terreno. È scaturito, così, “Tagli dal tempo”,
un progetto tripartito in “Tracce”, “Sedimenti”, “Fenditure”, in cui Patrizia Dalla Valle ha
percorso e analizzato l’umana esistenza, dinamica e aspra, reclinata e arresa. Come ogni
uomo o donna affida impronte e orme di vita allo scorrere del tempo, così la madre terra è
traccia d’universo, sedimenti di roccia, fenditure di sconquassi tettonici. Il progetto “Ovuli”
si afferma, invece, in un corpus di opere resinose, a supporto reticolo-metallico, che
suggeriscono “uteri” materni punteggiati di tessere auree. Contenitori di vita espansi o
lacerati, le creazioni suggellano il mistero dell’iniziale e sacro percorso vitale. “Ovuli” è,
infatti, realistica traslitterazione scultorea degli attimi più intimi e fecondi di ogni
esistenza».
Patrizia Dalla Valle è dunque artista di storia e di natura, evocatrice di memorie e di vissuti
nei tempi della nostra modernità. Dopo un’acuta e prolungata meditazione su idea e
progetto, l’artista si offre all’urgenza del “fare” quasi in un’indomita sfida. Da tale
propensione operativa e dalla sua oggettivazione scultoreo-musiva è scaturito il titolo della
mostra. METAMOSAICO sottende, infatti, un duplice significato estetico-culturale,
affermando come il mosaico sia la meta cromatica e luministica della ricerca artistica di
Patrizia Dalla Valle e come tale arte, dedicata alle Muse, travalichi l’oggettività fisica per
elevarsi alla spiritualità metafisica.
La mostra sarà documentata in un pregevole catalogo pubblicato da Maretti Editore e
contenente la riproduzione delle opere esposte, nonché le immagini relative alle fasi di
allestimento.