La Memoria e Futuro del Territorio
La mostra vuole creare spunti di riflessione e azione, coinvolgendo in particolar modo le giovani generazioni, sullo scempio apportato al territorio dallo sviluppo industriale e commerciale, ma anche sui possibili “rimedi”.
Comunicato stampa
Memoria e futuro del territorio è il progetto che si articola in mostre, incontri, laboratori per bambini dal 29 febbraio al 20 marzo al centro commerciale Granfiume di Fiume Veneto. Fulcro dell’iniziativa – che vuole creare spunti di riflessione e azione, coinvolgendo in particolar modo le giovani generazioni, sullo scempio apportato al territorio dallo sviluppo industriale e commerciale, ma anche sui possibili “rimedi” - è la mostra “La Memoria del Futuro”, a cura di Claude Andreini, che si compone di una sezione foto-grafica e di una sezione pittorica. La sezione foto-grafica è realizzata dal gruppo ARTinBosco e Un Parco per Boldara in collaborazione col GAZZ (Gruppo Artisti Zona Zero). Dopo aver fotografato la zona a cavallo tra Friuli e Veneto, dove evidente è la trasformazione del territorio da parte dell’attività umana (speculazione edilizia, lottizzazione intensiva, catramazione, inquinamento luminoso, eccessiva antropizzazione, deforestazione), attraverso il ritocco grafico vengono mostrati possibili interventi in direzione di una maggiore sostenibilità. Alla situazione reale e a quella del come potrebbe essere viene infine affiancata un’immagine tratta da un contesto analogo, dove si dimostra come tutto ciò non sia un’utopia, ma una cosa realizzabile. Il tutto accompagnato da un testo esplicativo. “Non vogliamo – afferma Andreini – che si perda la memoria di quello che è stato questo territorio, rendendo accettabile il brutto in nome della modernità e dello status quo. La nostra è una mostra-denuncia propositiva, a scopo didattico rivolta a scuole e famiglie, uno strumento per educare al rispetto della natura e del suo futuro”. La sezione pittorica è composta dalle opere dell’architetta/artista Laura Di Bidino Hirennau: 11 opere, che coniugando disegno architettonico e capacità pittorica denunciano l’ambigua trasformazione del territorio in un paesaggio alterato, tra l’indifferenza e l’insensibilità di responsabili e progettisti ma anche della popolazione, convinta che calcestruzzo e distruzione della vegetazione siano sinonimo di crescita e modernità. Ecco dunque che la parola d’ordine diventa responsabilizzare, prendere coscienza. La mostra inaugura al Granfiume – dove si svolgono anche i laboratori e le attività didattiche gratuite, a cura di Alegria Eventi, che coinvolgono le scuole di Fiume Veneto, i cui lavori vengono contestualmente esposti al pubblico – sabato 5 marzo alle 17.00, con interventi degli assessorati competenti per ambiente e cultura di Fiume Veneto e Pordenone e un ospite speciale: l’ottantenne fotografo già assessore a Fiume Veneto Renzo Degano, custode di un prezioso archivio fotografico d’epoca.
ARTISTI: Claude Andreini, Giorgio Zuppichin, Laura Di Bidino Hirreanu, Davide La Barbera, Stefano Consolaro, Luigi De Zotti e Terry Peterle.