Perugia Social Photo Fest
La “Cecità” in tutte le sue accezioni raccontata da 17 mostre di grandi autori internazionali, seminari e incontri e l’annuale conferenza “Experiencing Photography” sullo stato della fototerapia e la fotografia terapeutica e i diversi usi in ambito sociale.
Comunicato stampa
PERUGIA SOCIAL PHOTO FEST 2016
svela il suo ricco programma
11-28 marzo, Perugia - Museo Civico di Palazzo della Penna
La “Cecità” in tutte le sue accezioni raccontata da 17 mostre di grandi autori internazionali, seminari e incontri e l’annuale conferenza “Experiencing Photography” sullo stato della fototerapia e la fotografia terapeutica e i diversi usi in ambito sociale
Perugia, 04 Febbraio 2016 – Perugia Social Photo Fest (PSPF), il primo festival internazionale dedicato alla fotografia sociale e fotografia terapeutica, svela il programma dell’edizione 2016 “BLINDSPOT”, che si terrà a Perugia dall’11 al 28 Marzo 2016 (Museo Civico di Palazzo della Penna, Via Podiani 11).
Catalizzatore internazionale di esperienze ed interessi unico nel suo genere, nodo imprescindibile di una rete di contatti destinati ad alimentare progettualità condivise, il PSPF si è caratterizzato negli anni come riferimento fondamentale, luogo di incontro e scambio per i professionisti del settore, sollecitando insieme l’attenzione del grande pubblico sui temi sociali, tanto da ottenere il riconoscimento “EFFE LABEL” (Europe for Festivals, Festivals for Europe) dal sottoprogramma Cultura della Commissione Europea ed essere inserito tra i festival europei distinti per l’alto livello culturale e il forte impatto a livello nazionale, europeo e internazionale.
Il programma della quarta edizione del PSPF si presenta particolarmente ricco di mostre, incontri, eventi, workshop ed occasioni di confronto, in quanto ricco di spunti è l’argomento che si va ad affrontare: il mondo della “cecità”, intesa non solo come incapacità di vedere attraverso gli occhi, ma anche come atteggiamento emotivo e sociale. Dall’incapacità fisica di vedere, inteso come atto di registrazione della realtà e acquisizione di un’immagine, ai processi di disconoscimento delle proprie emozioni che possono portare all’analfabetismo emotivo, fino alle azioni, individuali o collettive, di filtraggio e modifica delle informazioni come estrema difesa di uno stato di equilibrio mentale, che possono degenerare in una chiusura totale verso ciò che appare una minaccia per l’individuo, la società, i sistemi sociale e politici. Mantenere una visione chiara e nitida rappresenta una sfida in cui l’unica certezza è determinata dalla verità, ossia da ciò che ci rende liberi di accettare noi stessi e gli altri senza un gioco di proiezioni o idealizzazioni.
Come sempre il tema scelto per questa edizione del festival sarà affrontato portando come testimonianza esempi di Fotografia Sociale, di denuncia e riflessione, di riscatto di identità individuali e collettive, mezzo per dar voce agli “esclusi” e quindi strumento di inclusione sociale e di Fotografia Terapeutica intesa come mezzo di riattivazione della percezione e di uno stimolo interiore personale soprattutto laddove c’è una difficoltà di comunicazione per attivare un processo di autocoscienza e di esplorazione del se.
Sono ben diciassette le grandi mostre in programma: “The Egon project” di Sara Casna e “TIA – Fotoelaborazione del trauma psichico” di Mauro Battiston (entrambi vincitori della Call for Entry), Distant & Close di Alla Mirovskaya (che ha vinto il premio speciale della giuria per la Call for Entry), “Fuori dall’Ombra” di Silvia Amodio, “Bethania” di Valerio Bispuri, “First sight” di Brent Stirton, “Nobody Claps anymore” di Alec Dawson, “Lucha” di Marianna Ciuffreda, Chiara Moncada e Marco Vignola, “Inside Outside Under Bucharest” di Massimo Branca e Igor Marchesan (Collettivo Fotosocial), “Letizia” di Danilo Garcia Di Meo, “Ghosts from the past” di Karl Mancini, “Dependency” di Giovanni Presutti, “In-Sight, In-Mind” di Steve Erra, Mark Andres, Victorine Floyd Fludd (Collettivo SEEINGWITH PHOTOGRAPHY, New York), “Rare Lives” di Aldo Soligno, “Iris” di Alessio Vissani. Confermate due ulteriori mostre dei fotografi non vedenti Evgen Bavcar con “Narcise san Miroir” e Kurt Weston con “Blind Vision”.
Confermata l’annuale conferenza internazionale “Experiencing Photography” sullo stato della fototerapia e la fotografia terapeutica e i diversi usi in ambito sociale che si terrà il 19 e 20 marzo (Hotel San Gallo – Via Masi 9, Perugia). La conferenza prevede due sessioni mattutine con la partecipazione di esperti italiani e internazionali che si confronteranno sull’utilizzo delle fotografie per migliorare il benessere e ridurre l’esclusione sociale, e quattro workshop esperienziali su diversi modi di utilizzare il linguaggio fotografico nell’ambito delle relazioni d’aiuto e come strumento di conoscenza del sé.
A completare il ricchissimo programma, sono previsti presentazioni di libri con autori ed esperti del tema, workshop, talk e dibattiti. Tra questi segnaliamo:
13 Marzo, incontro “Cecità sociale: il ruolo dell’informazione e della comunicazione” con Gigliola Foschi, giornalista, critica d’arte e della fotografia e docente di Storia della Fotografia, Renata Ferri, giornalista, photoeditor e curatrice e il fotogiornalista Alfredo Bini per riflettere sul ruolo dell’informazione e della comunicazione nel creare e dirigere l’opinione pubblica e creare una conoscenza diffusa, che trasforma il modo di pensare e di essere di ciascuno di noi
16 Marzo, Aperitivo al buio, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione provinciale di Perugia, per scoprire un mondo che non è quello di chi non vede, ma soprattutto quello che solitamente non vediamo noi, concentrati a inseguire luccichìi e suggestioni degli occhi.
17 Marzo, l’attesissima lectio magistralis di Letizia Battaglia, una delle più audaci e impegnate fotografe italiane, per trent’anni portavoce della sua terra, la Sicilia, con immagini in bianco e nero crude e dolorose, di profonda denuncia dell’attività mafiosa e dei ripetuti attacchi alla società civile.
“Siamo veramente orgogliosi del programma di PSPF 2016 – ha commentato Antonello Turchetti, Direttore Artistico del Perugia Social Photo Fest – Crediamo molto in questa quarta edizione del festival, che ci vede sempre più coscienti nel non voler essere etichettati come una semplice manifestazione culturale ma come un prezioso e unico momento internazionale di incontro e riflessione che apre ad un importantissimo ruolo che la fotografia può avere nella società di oggi, quello terapeutico e sociale. Crediamo fortemente che la diversità sociale e l’esperienza di vita siano ricchezze che fruttano maggiormente se condivise. Per questo invitiamo tutti a partecipare a questa nuova edizione che avrà come tema la “cecità” per dialogare, capire ed apprendere, e creare quindi uno scambio positivo e proficuo di energie, conoscenze ed esperienze.”