Italiani sull’Oceano
Storie di artisti nel Brasile moderno e indigeno alla metà del ‘900
Comunicato stampa
Tra il 1930 e il 1950 due critici d’arte, Pietro Maria Bardi e Margherita Sarfatti, un’architetta, Lina Bo Bardi, e due artisti, Gastone Novelli e Roberto Sambonet, partirono con attese e obiettivi diversi per il Brasile.
Le idee e le opere che portarono con sé lasciarono tracce del loro passaggio nel giovane sistema artistico del paese. L’incontro con i nuovi processi di evoluzione urbana e con le nascenti estetiche moderniste e concretiste aprì per artisti e intellettuali italiani nuove prospettive di lavoro e al tempo stesso offrì la possibilità di sviluppare idee già in embrione nella terra d'origine.
Il gigantesco spazio storico e geografico della cultura nativa brasiliana ne segnò profondamente i percorsi, raccontati in mostra attraverso opere d’arte, oggetti e documenti.
L’esposizione dà particolare risalto alle relazioni artistiche italo-brasiliane nel corso del XX secolo, documentando percorsi umani e intellettuali intrecciati con la storia dell'arte e la storia delle culture. Il ricco patrimonio materiale e immateriale del paese sudamericano è parallelamente presentato in una selezione di oggetti e immagini della collezione amazzonica del MUDEC donati da Aldo Lo Curto.
L’esposizione è curata da Paolo Rusconi con Elisa Camesasca, Ana Gonçalves Magalhães, Viviana Pozzoli, Marco Rinaldi e sostenuta da un comitato scientifico internazionale di cui fanno parte Roberta Barni (Universidade de São Paulo), Anna Carboncini (Instituto Lina Bo e Pietro Maria Bardi), Jorge Coli (Universidade Estadual de Campinas), Omar Cucciniello (Comune di Milano), Carolina Orsini (MUDEC), Iolanda Ratti (MUDEC), Vincenzo Russo (Università degli Studi di Milano), Jeffrey Schnapp (Harvard University).