Invernomuto
La Rassegna di arte e cinema a cura di Alessandra Mammì presenta in anteprima Negus Il nuovo film di Invernomuto.
Comunicato stampa
Invernomuto ovvero Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi sono due artisti e filmaker uniti da una sperimentazione continua che dal 2003 abbraccia scultura, installazione, suono, immagini in movimento e persino editoria . La “loro Africa” inizia a Vernasca paese dell'Appennino Emiliano dove sono nati e dove ancora aleggiano i racconti di un soldato che, sfuggito alla guerra etiope, si rifugiò tra quelle case, fu trattato come eroe. Venne accolto con festa popolare e sacrificio in piazza innalzando un fantoccio che incarnava l’ultimo Negus, Haile Selassie I. Negus appunto è il nome di un loro progetto che dal 2013 s’incarna in tante diverse forme: mostre, installazioni, percorsi sonori e visivi. L’ultima è il film. Un lungometraggio che presentiamo in anteprima ad ART/TREVI. Negus, nel suo progetto d’insieme, è dunque anche il ponte che lega il “white cube” del museo e della galleria al buio della sala cinematografica. Ma Negus è anche l’esito di una ricerca sull’iconografia del colonialismo e sul mito della “négresse” che per la generazione di Simone & Simone non è dominato dalla scultura africana di memoria cubista o dalla “naiveté” di certe avanguardie storiche. È il cinema soprattutto a fornire materia per la reinvenzione di un linguaggio dell’arte che la conduce sulle sponde del documentario d’autore, del mondo movie fino ai film di propaganda d’epoca fascista. Nella sempre più sfumata frontiera arte/cinema su cui si incammina la nostra rassegna, diventa fondamentale la testimonianza di Invernomuto e delle loro filmiche indagini sulla memoria collettiva e sugli archetipi che la storia recente ha scolpito sui nostri schermi.
Ore 20.30 Incontro con Invernomuto e Roberto Silvestri.
Modera Alessandra Mammì.
Evento con prenotazione obbligatoria ([email protected])
Ingresso libero alle seguenti proiezioni:
ore 16.00 Africa addio di Gualtiero Jacopetti, Franco Prosperi (1966, 138’)
ore 18.25 Lo squadrone bianco di Augusto Genina (1936, 96’)
Invernomuto (Simone Bertuzzi, 1983; Simone Trabucchi, 1982) nasce nel 2003. Invernomuto vive e lavora tra Vernasca (PC) e Milano. L’immagine in movimento e il suono sono i mezzi di ricerca privilegiati del duo; scultura, editoria e pratiche dal vivo sono altre delle sue varianti. La monografia Simone (Mousse publishing, 2012) racconta da una prospettiva personale del duo che cosa significhi vivere sulla propria pelle il collasso dei sistemi, delle discipline e la reinvenzione degli immaginari. Tra le mostre personali: I-Ration (ar/ge kunst, Bolzano, 2014), Marselleria (Milano, 2014), Wondo Genet (AuditoriumArte, Roma, 2015), Artspeak (Vancouver, 2015) e Africa Addio (pinksummer, Genova, 2015). Tra le partecipazioni in mostre collettive e festival: Netmage 09 (Bologna, 2009), Terre Vulnerabili (Hangar Bicocca, Milano, 2011); Milano Film Festival (2013); Così Accade (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2014); Glitch. Interferenze tra arte e cinema in Italia (PAC Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano, 2014), Nero su Bianco, American Academy in Rome, Roma (2015). Nel 2013 sono stati finalisti del Premio Furla (Bologna) e hanno vinto il premio MERU ART*SCIENCE. Nel 2014 partecipano a Berlinale Talents (Berlino) e presentano Negus - Far Eye per la media facade di Museion (Bolzano).