Lei si chiama Luna Margherita Cardilli, ha 26 anni ed è marchigiana. Da un anno a questa parte però, si è trasferita a Londra per seguire un master al Central Saint Martins College of Art & Design. Non il solito master per curatori, designer o stilisti, ma un corso interdisciplinare in Applied Imagination, cioè in “immaginazione applicata”.
Incuriositi dal nome, le abbiamo chiesto delucidazioni: “Non è semplice spiegare in cosa consista questo master. In qualche occasione il direttore del corso, Geoff Crook, ci ha sconsigliato di farlo, ma ci proverò lo stesso. Ho inviato la mia candidatura perché avevo l’impressione che in questo master non venissero insegnate delle discipline, bensì delle metodologie per creare un’alchimia tra settori apparentemente lontani e disconnessi tra loro”. E che tipo di progetti vengono sviluppati durante il corso? “I progetti sviluppati da noi studenti sono molto differenti tra loro, così come la nostra formazione accademica e la provenienza geografica. Tutti i concept presentati sono un tentativo di risposta a una domanda che ognuno di noi si è posto. La struttura della domanda è comune: ‘How can x enable y to make z happen?’ Questa è la formula alchemica di Applied Imagination”.
Una formula che Luna ha applicato nel suo progetto, che si intitola Mapping Kisses e che è presentato fino all’8 dicembre, insieme ad altri 58 lavori, nella mostra finale del corso allestita presso i nuovi spazi della Lethaby Gallery a King’s Cross. “Il progetto nasce come tentativo di risposta alla domanda ‘se vedo amore, provo amore?’ Attraverso i nostri sensi, e grazie anche ai neuroni specchio, è infatti possibile stimolare determinati stati d’animo che abbiamo già vissuto. Il prodotto finale è una mappa geolocalizzata in cui gli utenti possono imputare il dato di un bacio in un determinato luogo per poi vedere sul web la traccia visiva del proprio bacio e quello lasciato da tutti gli utenti”.
L’idea di connettere il territorio con le emozioni che lo abitano accomuna il progetto di Luna Cardilli con quello di un’altra coppia di artisti italiani. Stiamo parlando di Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, attivi anche sotto l’etichetta Fakepress, che poco meno di un mese fa hanno presentato a Torino, nel contesto di Share Festival, una particolare edizione del loro progetto VersuS, ricerca multidisciplinare in bilico tra arte e scienza condotta in collaborazione con Fab Lab Italia. “L’osservazione in tempo reale delle conversazioni sui social network dà forma a sculture e rappresentazioni visive che uniscono al valore estetico la possibilità di disporre di strumenti innovativi per comprendere la vita delle città e i punti di vista espressi dai cittadini.”
Ed è proprio con questo obiettivo in mente che hanno realizzato l’installazione love VS turin, mappatura tridimensionale dei messaggi di contenuto amoroso scambiati tramite Twitter sul territorio di Torino tra l’8 e il 21 ottobre 2011. Il risultato? Un paesaggio emozionale, che unisce informazione ed evocazione, offrendo un’alternativa alla più tradizionale infografica. Perché i dati possono dirci molto di quello che siamo, e ricordarci che siamo tutti connessi attraverso una rete fatta di cavi, ma anche e soprattutto di persone.
Valentina Tanni
www.mappingkisses.com
www.maappliedimagination2011.com
www.fakepress.it/FP/?p=2092
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