Visual Making
La digital fabrication incontra le arti grafiche.
Comunicato stampa
Visual Making è la mostra-laboratorio che racconta l’esperienza e i risultati della sperimentazione grafica condotta dall’omonimo User Group all’interno del FabLab milanese Opendot. Una community aperta, composta da designer, artisti e illustratori e coordinata da Claude Marzotto / òbelo e Daniela Lorenzi / A14, si è data appuntamento nel corso del 2015 per lavorare sulle potenzialità di integrazione tra digital fabrication, grafica e stampa artistica artigianale.
Gli incontri hanno permesso ai partecipanti e agli organizzatori di Visual Making di condividere competenze e know-how con l’obiettivo di testare processi innovativi per la produzione di matrici adatte alle varie tecniche di stampa artigianale: calcografia, tipografia e serigrafia. I test hanno riguardato diversi materiali e macchine a controllo numerico: laser cutter, stampante 3D e vinyl cutter. La sperimentazione tecnica, orientata a ottimizzare la resa a stampa di diverse qualità grafiche, ha messo in luce anche alcune interessanti potenzialità specifiche della digital fabrication.
La mostra: allestimento, progetto grafico, contenuti
La mostra, in programma a BASE, nuovo spazio per la cultura di Milano, dal 30 marzo al 17 aprile 2016, racconta il lavoro di ricerca all’interno di un percorso espositivo curato da dotdotdot. L’allestimento si dispiega come le pagine di un libro attraverso tre livelli di narrazione – l’archivio, il manuale di istruzioni open source, le applicazioni d’artista – e include uno spazio-laboratorio.
Il progetto grafico della mostra a cura di òbelo ÷ Claude Marzotto e Maia Sambonet gioca sul tema della ‘mano che disegna’, a sottolineare la continuità tra fare artigianale e cultura maker. La figura della mano che impugna strumenti sempre diversi è reinterpretata di volta in volta con una tecnica differente in una serie di immagini originali concepite come omaggi visivi a maestri d’elezione: dai collage di carta strappata di Willem Sandberg alle xerografie originali di Bruno Munari, dai fotogrammi di Max Huber alle linee di Saul Steinberg. Le 12 matrici in esposizione sono corredate da una scheda tecnica e dalle rispettive stampe monocromatiche e a colori, realizzate artigianalmente su carta Fabriano Unica e in gran parte incise digitalmente su materiali metallici grazie alla tecnologia di Trotec Laser Speedy 100 Flexx.
L’archivio fisico riassume le sperimentazioni fatte in un campionario di 12 matrici, che corrispondono ad altrettante combinazioni tra linguaggi espressivi (disegno, fotografia, collage… ), materiali (legno, linoleum, plexiglas, metallo...), tecnologie (laser cutter, vinyl cutter, stampante 3D) e tecniche di stampa (calcografia, tipografia, serigrafia).
Con l’obiettivo di diffondere e condividere i risultati raggiunti, il contenuto della mostra è raccolto nel manuale di istruzioni open source, per la realizzazione e l’uso di matrici di stampa DIY, disponibile in formato cartaceo stampato su carta 100% ecologica Fedrigoni e digitale, scaricabile gratuitamente dal sito dedicato.
Il terzo livello di narrazione della mostra è costituito dall’esposizione delle applicazioni d’artista: matrici e stampe di Matteo Morelli, Valeria Manzi, Pietro Bologna e Adriano Attus. In parallelo all’attività di Visual Making, A14 ha, infatti, invitato grafici e illustratori in atelier per sperimentare le potenzialità della ricerca. Grazie alla consulenza digitale di Valerio Fausti è stato possibile applicare nuove soluzioni tecniche alla stampa artistica d’autore.
Un’area workshop per corsi e laboratori è a disposizione per attività dimostrative ed equipaggiata con la laser cutter di Trotec, un torchio a mano e un tavolo da lavoro.
Partner: Fedrigoni / Trotec Laser
Sponsor tecnici: Fabriano / Colorgraf / Innscena / Gandelli Group / Arti Grafiche Meroni / Plasting
Progetto a cura di:
Opendot e community, collaboratori: Federica Mandelli e Nicola Buccioli
Claude Marzotto - òbelo
Daniela Lorenzi - A14, collaboratori: Valerio Fausti
Allestimento a cura di: dotdotdot, collaboratori: Marina Cinciripini
Progetto grafico a cura di: òbelo, Claude Marzotto e Maia Sambonet