IM Inside the Matter
In occasione del Fuori Salone 2016 di Milano, la Fondazione Rivoli2 presenta il progetto IM Inside the Matter, alla sua terza edizione.
Comunicato stampa
In occasione del Fuori Salone 2016 di Milano, dal 7 al 23 aprile 2016, la Fondazione Rivoli2 presenta il progetto IM Inside the Matter, alla sua terza edizione. Il progetto espositivo presenta artisti e designer in dialogo sull’interpretazione di due materiali; gres e tessuto. Gli artisti Giuseppe Spagnulo, Nanni Valentini e Carlo Zauli e il gruppo di Sognando Casa con il designer Vincente De Hoe esporranno realizzazioni in gres mentre l’artista Anna Galtarossa e il designer Luca Sommariva per Nuform Design, esporranno opere realizzate con il tessuto.
Il progetto vuole analizzare il differente ma complementare approccio alla lavorazione della materia e confrontare due modalità espressive che, seppur distinte nel loro linguaggio, presentano particolari affinità e punti in comune: se da un lato, l’artista raggiunge il pubblico attraverso il valore immateriale dell’opera, veicolato dal suo stesso pensiero e dalla posizione che egli assume nei confronti della realtà, dall’altro il designer si confronta direttamente con la realtà, prendendone spunto per creare oggetti finalizzati a un suo miglioramento e perfezionamento.
Il designer Luca Sommariva presenta HE–KA lampada a sospensione, dedicata alla figura del drago con una struttura inox, sagomata e rivestita con tessuti orientali di 2,50 mt (lunghezza) per 1,80 mt (apertura alare) Per i lavori in gres Sognando Casa group con il designer Vincente De Hoe propone due pannelli di gres porcellanato con stampa digitale di 1 x 3 mt dal titolo Castrum e Glaciem ispirati a temi architettonici e naturali.
Dell’artista Anna Galtarossa sarà esposta l’opera Skyscraper Nursery - Nursery Helmet del 2011. “Corpi fantasmi e spirituali” come dice l’artista. “Corpi con cui misuriamo il nostro corpo e in questo sta l’italianità del lavoro della Galtarossa, perché la misura tra corpo e spazio è la cifra italiana della nostra arte che in tal modo mantiene il rapporto con l’antichità e che non riesce mai a perdere anche quando adotta forme e materie anticlassiche” (dal testo di Giacinto Di Pietrantonio ).
Dell'artista Carlo Zauli sarà esposta l’opera Vaso sconvolto del 1986 realizzata in gres con smalto “bianco Zauli” insieme all’opera “volto” del 1980 di Nanni Valentini, e “cerchio” del 1963 di Giuseppe Spagnulo, artisti della stessa generazione che hanno utilizzato il gres per esprimere le loro poetiche.
Completa il percorso espositivo una project room realizzata dal LICEO TORRICELLI BALLARDINI di Faenza indirizzo Artistico per il Design Corso di Discipline progettuali del Design e del Laboratorio del Design A.S. 2015/2016 con proposte che mescolano l’uso del gres a quello del tessuto
IM è realizzato grazie al supporto di Nuforms Design e Sognando Casa, si avvale del patrocinio del MIC Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, della collaborazione del FITSTIC Fondazione Istituto Tecnico Superiore Tecnologie Industrie Creative e del Museo Carlo Zauli. Il progetto di Fondazione Rivoli2 è sostenuto da Navigando Turismo e Cultura.
IM – Inside the Matter Percorsi del fare e del pensare contemporaneo
Progetti di Design
Tessuto HE–KA Luca Sommariva per Nuform Design
Gres Castrum e Glaciem Project by Alex Scaglia, Andrea Scaglia, Matteo Lazzari ( Sognando Casa group) e designer Vincent De Hoe
Artisti
Tessuto Anna Galtarossa Skyscraper “Nursery – Nursery Helmet “ 2011 courtesy Studio La Città, Verona
Gres Giuseppe Spagnulo, (“cerchio” 1963) courtesy Galleria Consadori - Nanni Valentini ( Volto 1980 ) Courtesy Archivio Nanni Valentini/ Galleria Bianconi - Carlo Zauli “Vaso sconvolto” 1986 Courtesy Museo Carlo Zauli
Project Room
Liceo Torricelli Ballardini Faenza
CV DESIGNER E ARTISTI
Luca Sommariva
Luca Sommariva è architetto, designer e musicista; da più di 15 anni, insieme a Giorgio D'Andrea , architetto, si occupa di progettazione ad ampio spettro con il nome di Nuforms Design.Luca si occupa principalmente di concept design, interior design e sound design.Gli oggetti e gli spazi creati da Luca Sommariva-Nuforms Design partono dal presupposto che un progetto è soprattutto un percorso emozionale e concettuale, derivato da un insieme di linguaggi e sensazioni diverse: dalla grafica alla fotografia, dal design all'architettura fino ad arrivare alla musica, tutto confluisce nell'idea progettuale.I progetti spaziano dall'impianto architettonico ed interior design di appartamenti privati fino agli allestimenti in occasione di alcune edizioni di Milano Design Week.In campo musicale, diverse apparizioni in compilation (tra cui Sound And Pictures edito da Mini-BMW e club Plastic Milano), due CD autoprodotti e colonne sonore per eventi e movies.Il progetto presentato per la mostra è una lampada dal nome HE–KA.
Sognando Casa Group
Sognando Casa è una Start-Up nata nel 2013 dalla volontà dei suoi 3 fondatori: Alex Scaglia, Andrea Scaglia e Matteo Lazzari. Alex, Andrea e Matteo, a completamento del ciclo di studi universitari, decidono di creare la prima piattaforma e-commerce di reperimento di materiali di finitura per la casa, approvata, promossa e sponsorizzata da molteplici aziende di settore considerate eccellenza del Made in Italy. Oggi, oltre a svolgere un ruolo di consulenza per progetti di ristrutturazione e costruzione, hanno lanciato un blog, nel quale vengono raccontati qualità e caratteristiche dei materiali visionati e toccati con mano girando fiere e impianti produttivi d’Italia. L’interesse unico e comune è quello di rendere fruibile a tutti la vastissima quantità di materiali nel campo della finitura di interni e attraverso la loro conoscenza ed esperienza poter creare delle autentiche opere d’arte all’interno della casa.Il progetto per il Fuori salone di Milano 2016 è la creazione di due unici ed esclusivi progetti grafici realizzati su lastre di gres porcellanato, perfette per il pavimento e per il rivestimento murario dal nome Glaciem per la volontà di rappresentare il ghiaccio e Castrum per la volontà di rendere onore con un interpretazione astratta al castello sforzesco di Milano www.sognandocasashop.it. Le texture sono realizzate da Vincente DE Hoe nato a Bruxelles (Belgio) nel 1960, si trasferisce con la famiglia in Italia nei primi anni sessanta. Frequenta l'Universita di Bath (Gran Bretagna) e successivamente a Tournai (Belgio), presso l'Institut Superieur d'Architecture. Si diploma in fotografa al corso triennale dello IED (Istituto Europeo di Design) di Milano.
Anna Galtarossa
Anna Galtarossa è nata a Bussolengo nel 1975. Vive e lavora tra San Pietro In Cariano (VR) e New York, dove nel 2004 ha avuto la sua prima personale alla Spencer Brownstone Gallery.
Dal 2010 collabora con Studio la Città – Verona, galleria di riferimento per l’Italia , dove nello stesso anno, si è tenuta la personale “Divinità Domestiche”, curata da Maria Rosa Sossai. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre collettive e personali tra cui, nel 2008 alla T2 Torino Triennale, Castello di Rivoli, nel 2009 a Insiders al Musée d'Art Contemporain de Bordeaux e nel 2010 a Linguaggi e Sperimentazioni al MART di Rovereto. Dal 2007 ha iniziato una collaborazione con l'artista argentino Daniel González nei progetti Chili Moon Town Tour, città dei sogni galleggiante e itinerante che ha debuttato come progetto speciale per México Arte Contemporáneo; e Homeless Rocket With Chandeliers, una gru di 30 metri, utilizzata quotidianamente per due anni a Lambrate (Milano). Nel 2010 ha vinto la prima edizione del Premio Moroso.
Giuseppe Spagnulo
Giuseppe Spagnulo nasce a Grottaglie (Taranto), uno dei centri storici della ceramica, nel 1936. Attualmente vive e lavora a Milano. Dopo aver compiuto i primi studi presso la Scuola d’Arte della sua città, si trasferisce all’Istituto della Ceramica di Faenza. Nel Museo delle Ceramiche realizza i primi esperimenti con il grès. Diventa amico di Carlo Zauli e di Nanni Valentini, con il quale condivide l’interesse materico per la terra e instaura una forte affinità poetica. “E’ stato Valentini – ricorda Spagnulo – a farmi capire che l’arte è un’avventura stupenda che va vissuta sino in fondo, a darmi il senso profondo dell’uso delle terre”.Nel 1959 si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia di Brera. Diventa assistente negli studi di Lucio Fontana e Arnaldo Pomodoro. Agli esordi milanesi risalgono le piccole sculture in grès esposte nella prima mostra personale nel 1965. Nel 1982, dopo un viaggio fisico e metaforico attraverso il mediterraneo, lo scultore riattiva il suo interesse per i materiali e le tecniche ceramiche, costruendo il gigantesco tornio nel quale foggerà l’imponente Turris, più tardi forgiata in ferro. Nel 1997 a Palazzo Reale si tiene la personale PERCORSI RECENTI - UNA CITTÀ PER L'ARTE, nel piano Terra e sotterraneo Visconteo, e nel cortile interno e Piazzetta Reale. L’opera di Spagnulo è stata confermata dalla critica agli inizi del 2000 con il “Premio Faenza alla carriera” e con il Premio al Concorso Internazionale d’arredo urbano di Milano per l’opera “Scogliere” formata da cinque enormi blocchi di acciaio, collocata davanti al teatro degli Arcimboldi. Nel 2005 Spagnulo espone alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia con la mostra “E se venisse un colpo di vento?” Dell’anno sucessivo è l”Omaggio a Giuseppe Spagnulo” nell’ambito della XXIV Biennale di Gubbio. Nel 2007 ha vinto il concorso per il “Monumento ai Caduti di Nassiriya” con una grande scultura chiamata “La Foresta d’Acciaio” da collocare in Roma. Attualmente alcune sue opere sono esposte in una collettiva a Ca’ Pesaro, di Venezia.
Nanni Valentini
Nasce a Sant’Angelo in Vado, Pesaro, nel 1932. Dopo aver frequentato scuole di ceramica, nel 1953 passa all’Accademia di Bologna. Inizia a esporre nel 1954 sia in mostre di pittura sia in manifestazioni sulla ceramica d’arte, ottenendo nel 1956 il prestigioso Premio Faenza. Valentini si trasferisce a Milano nel 1957 istaurando rapporti con Lucio Fontana, Arnaldo e Gio’ Pomodoro. Ha inizio un periodo segnato da lunghi soggiorni a Pesaro. Dopo la personale del 1967 al Salone Annunciata, Valentini torna definitivamente a Milano. La scultura in ceramica si configura sempre più come la sua vocazione espressiva, e nel 1976 la personale alla Galleria Milano presenta pariteticamente sculture e quadri realizzati con garze colorate, lievi e di grande tensione poetica. Con le mostre “Un ombelico per Empedocle” (Galleria del Falconiere, Ancona, 1978) e “Una materia per Pitagora” (Galleria Uxa, Novara, 1979) inizia la grande maturità di Valentini, che nella terra scava la vocazione primaria, sapienziale, della forma e dell’immagine. Seguono progetti espositivi fondamentali come Endimione e i 28 volti di Selene nel 1980, Il vaso e il polipo e L’ombra di Peter Schlemihl, 1982: nello stesso anno ha una sala personale alla Biennale di Venezia. Nel 1984 si tiene la mostra che ne consacra definitivamente il talento. Al Padiglione d’arte contemporanea di Milano presenta le tre grandi opere Deriva, Annunciazione, Il dialogo, e al Museu de Ceràmica di Barcellona la serie delle Case. Nuovi progetti e nuove realizzazioni si affollano nello studio, ma Valentini viene a mancare improvvisamente il 5 dicembre 1985.
Carlo Zauli
Carlo Zauli (Faenza 1926-2002) è una delle grandi figure della scultura italiana del dopoguerra. Come per altri maestri delle generazioni precedenti, da Martini a Fontana a Leoncillo, la sua formazione tecnica si svolge nell’ambito dell’arte ceramica, dai cui codici formali Zauli si distacca dagli anni Sessanta evolvendo verso una ricerca plastica complessa e di grande ricchezza espressiva. Il passaggio da climi informali ad un ragionamento sulla forma geometrica come struttura retorica lo porta a entrare nel vivo del dibattito plastico del tempo. La personale alla Montenapoleone di Milano del 1957, si intreccia con alcune realizzazioni in perfetto clima di integrazione delle arti (fregio per la reggia di Baghdad, 1958; fregio per il Poligrafico di Stato di Kuwait City, 1961; partecipazione alle Triennali milanesi del 1954, 1957, 1964, 1968) e con l’intensa frequentazione di autori come Fontana, Valentini,Pomodoro, Spagnulo. Dalla fine degli anni Sessanta la sua scultura si dipana in serie problematiche in cui la vocazione formativa della materia, il rapporto tra sostanza e pelle del corpo plastico, la dialettica tra biomorfismo e geometria, i comportamenti struttivi della forma, si fanno protagonisti. A fianco di grandi mostre personali (Musées Royaux d’Art d’Histoire di Bruxelles e Hetjens-Museum di Dusserdorf, 1972; personale itinerante a Osaka, Tokyo, Nagoya e Kyoto, 1974; personale itinerante a Fukuoka, Takoname e Tokyo, 1981) e opere di integrazione architettonica, si allineano le mostre personali in gallerie e spazi pubblici, che conferiscono alla sua opera un respiro internazionale, come conferma la recente retrospettiva itinerante tenutasi a Kyoto, Gifu, Tokyo e Hagi, tra il 2007-2008. Il suo lavoro è stato presentato nell’ultima edizione di Art Miami dalla Galleria Bianconi ed è stato selezionato per il progetto curatoriale Outstanding Sculptures curato da Julia Draganovic. E’ scomparso nel 2002. Ora i suoi lavori sono presenti in più di quaranta musei intorno al mondo.