Oltremura
“Oltremura” è un progetto nato per valorizzare la creatività e il talento di giovani artisti che negli anni hanno saputo brillare nel mondo, oltre “le mura” della propria città.
Comunicato stampa
“Oltremura” è un progetto nato per valorizzare la creatività e il talento di giovani artisti che negli anni hanno saputo brillare nel mondo, oltre “le mura” della propria città.
Un’idea ambiziosa che in periodi diversi del 2016 metterà in mostra all’Areart le opere degli autori protagonisti. Un’occasione per la città di conoscere il valore di giovani dal comprovato talento, ma anche e soprattutto per avvicinare le persone all’arte in senso lato.
Visto il successo dell’anno scorso la seconda edizione partirà l’8 aprile con una mostra dedicata alla fotografia primo dei due appuntamenti in programma quest’anno.
l’Evento vedrà la partecipazione di due fotografi piacentini, Michele Costa e Maurizio Ottolini.
“Michele Costa con “Bunker”, selezionato per il progetto “Artist in Residence 2011-2012”
promosso dall’associazione Mountain Photo Festival 2011, a cura di Luca Andreoni,
è riuscito a cogliere con i suoi scatti la particolarità dei luoghi e le emozioni che ne derivano,
creando un progetto caratterizzato dai contrasti netti e utilizzando con naturalezza i punti più estremi della luce e del buio.
La luce bianca, abbagliante, che toglie il fiato, della distesa di neve che copre il bunker lasciandolo intravedere appena e che riflette il sole proiettandolo in una dimensione quasi surreale.
E il buio più nero, senza la minima traccia di vita, che ha bisogno della luce artificiale (abilmente dosata e posizionata dall’autore) per rivelarsi e per svelarsi, per farsi conoscere in tutta la sua impressionante forza evocativa.
Maurizio Ottolini con “Shells” realizzato attraverso la tecnica della scannografia (o scanografia
o scan art) è un metodo per fotografare la realtà attraverso lo scanner. Un modo particolare di rappresentare il reale annullando quelle che sono le sue caratteristiche primarie, la prospettiva
e la profondità di campo, e cancellando del tutto l’effetto della luce, sia essa naturale o artificiale.
Là dove il fotografo imposta un punto di diffusione della luce attraverso una lampada o utilizza
le sorgenti naturali, lo “scan artist” si appropria di una sorgente di illuminazione estremamente regolare, composta da migliaia di punti di uguale intensità.
Maurizio Ottolini, grazie al suo progetto “Shells”, accantona per un momento l’amato mezzo fotografico per sperimentare le potenzialità di questa particolare tecnica. E lo fa creando un forte contrasto tra la tecnologia del medium e la storia degli oggetti.” (Testo a cura di Elisa Bozzi)
L’evento sarà un’esperienza sensoriale a tutto tondo, sarà possibile degustare prodotti enogastronomici selezionati per l’occasione rappresentativi dell’eccellenza enogastronomica del territorio piacentino.
“Areart-livingallery” è uno spazio vivo animato dal lavoro quotidiano di professionisti del Design e della Comunicazione, in cui ogni giorno si respira creatività ed espirano idee. Luogo di transito per clienti, fornitori e pubblico, luogo ideale per l’incontro e il confronto di mondi diversi, sempre originali. Luogo del pensiero e del fare, teca dell’opera proposta in modo originale, installazione permanente in continuo mutamento. Areart è l’alternativa per un pubblico attento ed esigente, che desidera un approccio diverso, più intimo e meno scontato.