Hermann Nitsch – Arena. Opere dall’opera
Il Museo Nitsch di Napoli celebra i 7 anni dalla nascita con un cambio radicale della sua collezione: Arena. Opere dall’opera, è un evento straordinario che presenta infatti, un’ampia raccolta di “relitti” provenienti dalle azioni teatrali dell’artista viennese dagli anni Sessanta ad oggi di cui è stato costante testimone e raffinato mecenate Giuseppe Morra, implacabile intellettuale al servizio dell’Arte che continua a declinare attraverso peculiari progettualità socio-culturali.
Comunicato stampa
NAPOLI - Museo Nitsch, inaugurazione 23 aprile 2016, ore 18
Il Museo Nitsch di Napoli celebra i 7 anni dalla nascita con un cambio radicale della sua collezione: Arena. Opere dall’opera, è un evento straordinario che presenta infatti, un’ampia raccolta di “relitti” provenienti dalle azioni teatrali dell’artista viennese dagli anni Sessanta ad oggi di cui è stato costante testimone e raffinato mecenate Giuseppe Morra, implacabile intellettuale al servizio dell’Arte che continua a declinare attraverso peculiari progettualità socio-culturali.
Quest’ampia mostra segna una nuova tappa dell’attività di ricerca del “Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch” di Napoli, fondato nel 2008 grazie all’impegno di Morra, e conferma la sua mission relativa alla raccolta, esposizione e determinazione ermeneutica della produzione di Nitsch.
Opere dall’opera intende analizzare la genesi, lo sviluppo e il significativo legame con l’Orgien Mysterien Theater (Il teatro delle Orge e dei Misteri) fondato da Nitsch nel 1957, opera d’arte totale, che ne include tutta la filosofia e la pratica artistica.
I “relitti” esposti, pur collegati al momento performativo da cui discendono, vanno intesi come possibilità di rivisitare l’aura di suggestione e culto che attraversa questi oggetti percorsi da forte sensualità, rimandi e suggestioni.
Su tavoli e grandi pedane, con una precisione cartesiana, Nitsch allinea e organizza materiali caldi e freddi, naturali e artificiali, montando assieme le tracce del sangue e delle sostanze organiche delle performance, con il nitore limpido dei cubetti di zucchero o la perfezione glaciale degli attrezzi chirurgici; “un’ideale sintesi unitaria del lavoro” come li definisce Nitsch.
Il Museo Nitsch, un’ex-centrale elettrica del XIX secolo in pieno centro cittadino, è per Giuseppe Morra, in linea con esperienze già sperimentate, un altro importante tassello di un’attività che questa volta vuole coinvolgere l’antico quartiere Avvocata in un progetto di rigenerazione urbana, attraverso il recupero di edifici e luoghi storici in disuso, per destinarli alla formazione e alle plurime pratiche dell’arte. Il Quartiere dell’Arte dunque, è finalizzato alla costituzione di una rete che connetta tra loro i diversi soggetti operanti nello storico quartiere, e alla creazione di occasioni e spazi d’incontro, studio e approfondimento. L’area ha già ottenuto il riconoscimento dell’Unesco mentre il progetto è oggi in attesa di attivazione.
Napoli festeggia anche il compleanno di 70 anni di Peppe Morra che apre questa nuova stagione proiettato su grandi progetti al servizio dell’arte e della città. Morra, collezionista e mecenate, dal 1974, anno di apertura del suo primo spazio napoletano, indaga le possibilità espressive nate dall’incontro tra arte e vita. L’arte è per lui “l’unico strumento in grado di far emergere il proprio grido di libertà”. Lo Studio Morra è fin dagli esordi un punto di riferimento per nuove esperienze: documentazione, promozione e sperimentazione di nuovi linguaggi delle arti visive del Novecento ma anche della poesia, dell'editoria d'arte, del teatro e della musica.
Nella sua biografia - in allegato - il dettaglio di un’incessante attività che vede coinvolti sin dagli esordi artisti di fama ormai internazionale, dagli Azionisti viennesi, alle Avanguardie italiane, Gutai, Fluxus, il Gruppo ’63 e tanti altri. Un’ampia documentazione di opere sarà presto presentata nell’ex convento di San Raffaele nel rione Materdei, oggi “Casa Morra”, nuova appassionante avventura del giovane settantenne.