Leonardo Nobili – Metafisica della memoria
L’esposizione presenta le opere più recenti dell’artista pesarese Leonardo Nobili orientato ad attualizzare, in senso etico ed estetico, un modello formale che accoglie emozione e tecnologia.
Comunicato stampa
Al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, sabato 23 aprile alle 18.30 si inaugura la mostra LEONARDO NOBILI – Metafisica della memoria, organizzata dal Comune di Pesaro - Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo.
Declinata in un metaforico “viaggio della memoria”, fino all’8 maggio l’esposizione presenta le opere più recenti dell’artista pesarese Leonardo Nobili orientato ad attualizzare, in senso etico ed estetico, un modello formale che accoglie emozione e tecnologia.
Con la sua lunga ed eclettica carriera, iniziata negli anni Settanta, Nobili si inserisce all’interno dell’orizzonte post-novecentesco e nell’attualità, incentrando la sua ricerca artistica sull’identità collettiva dell’uomo, sempre più contaminato da un cambiamento ambientale frenetico, generatore di conflitti interiori.
Il viaggio inizia nel loggiato con una serie di grandi e medie composizioni che nascono come letture del ricordo: Libro di memorie, Scritture, Documenti segreti, Codice del tempo, sono solo alcuni emblematici esempi; opere polimateriche che conservano il passato documentando l’evento emotivo con la forza espressiva del linguaggio, sostenuto dall’astrazione delle forme-scultura e dal gesto pittorico di indubbia efficacia.
La memoria si fa ancora più profonda entrando nella Chiesa del Suffragio dove, accanto ad una installazione performativa sul tema della “crisalide” e della metamorfosi che prenderà vita durante l’evento inaugurale, si trovano assemblaggi di vecchie fotografie (primo medium tecnologico del ricordo) con personaggi che emergono dal passato, Personaggi del tempo, o collocati entro schedari, Misuratori del tempo, oltre a proiezioni video tra il reale e l’immaginario: Materiali, Pagina dopo Pagina, Il giardino dell’infanzia e l’inedito ultimo video L’identità ritrovata, dove appare protagonista un treno in corsa, simbolo del divenire inesorabile.
Tra reti e rimandi di natura neo-metafisica attraverso il tempo, l’intero percorso manifesta il sogno di poter ritrovare il perduto “giardino d’infanzia” e annuncia la volontà di sfuggire alla futile e permanente “alienazione” dell’andirivieni quotidiano.
Già nei primi lavori - scrive Dino Del Vecchio - si vengono a sviluppare con una personale ricerca specificatamente plastica e formale le ben note astrazioni e minimalismi e con questa scelta refrattaria al contesto “ideologico”, ben caldo degli anni 70, si viene a configurare un itinerario multiplo di linguaggi, (…) osservando un distacco da tali contaminazioni, il lavoro di Nobili conquisterà un flusso più visionario; e la forza poetica che si sviluppa attraverso la metafisica dell’esistenza, si configura segno poderoso di un ideale “viaggio della memoria”.
Leonardo Nobili
Nasce a Montelabbate (PU) vive e lavora tra Pesaro e New York.
A partire dagli anni ’70 si è dedicato all’arte, esprimendosi inizialmente soprattutto con la pittura ad olio. Negli anni ‘80 ha frequentato la scuola d’incisione all’Accademia Raffaello di Urbino, diretta dal Prof. Carlo Ceci. Ha approfondito, in seguito, le sue ricerche sulla litografia, frequentando assiduamente il laboratorio di Walter Raffaelli.
Artista sperimentale, ha attinto visivamente ai luoghi della sua terra, intrecciando allo studio della natura, quello dei paesaggi più “underground” e delle atmosfere decadenti metropolitane dei reperti industriali.
Si esprime con diversi linguaggi artistici: dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla fotografia, alla performance, fino al video d’arte.
Ha realizzato, inoltre, grandi opere scultoree, sia in Italia che all’estero.
Ha lavorato a Parigi, Monaco e soprattutto negli Stati Uniti a New York, con diversi fotografi e scultori, presso la Yonkers University.
È stato invitato a tenere varie conferenze, mostre e video proiezioni presso diverse accademie d’arte, come l’Accademia di Brera a Milano, l’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’Istituto d’Arte e Museo Mart di Rovereto, il Museo Magi 900 (Pieve di Cento-Bo), il Museo Michetti (Francavilla al Mare).
Il Comune di Montelabbate, nel 2009, ha dedicato all’artista concittadino uno spazio d’arte permanente dal nome “Spazio-Nobili Museum”.