Archivio Michelangelo
Michelangelo Giaccone invita nella sua Corte di Torino gli appassionati di arte per illustrare il suo
progetto: Archivio Michelangelo
Comunicato stampa
Michelangelo Giaccone invita nella sua Corte di Torino gli appassionati di arte per illustrare il suo
progetto, pensato e nato anni fa, che oggi può finalmente venire alla luce: una piccola collezione
d’arte da scoprire, insieme al fascino di Torino, all’amore per la Francia e alla passione per l’arte,
per il design e per ciò che è espressione creativa. Tutto questo a fine aprile prenderà una forma
concreta: l’Archivio michelangelo.
Un progetto reale e preciso che nasce nella cosiddetta “Corte Jaccon”, situata tra la stazione di
Porta Nuova e il Lingotto, ma che è anche uno spazio web (www.archiviomichelangelo.it).
Un “laboratorio” dove l’arte, la fotografia, il design e le arti visive diventano protagonisti, insieme ad
artisti, designer, creativi emergenti e reali appassionati.
Trasparenza, etica e professionalità: un brevetto europeo tutela come Bene Artistico Certificato le
opere presenti nell’Archivio michelangelo.
Archivio michelangelo è presente già a Milano presso l’Hotel nhow con gli oggetti di
“anonimicreativi” e Hussain Harba designer.
L’ingresso della Corte Jaccon è stato impreziosito dal murale a cura di XEL (www.xel-artist.it),
realizzato dall’artista nel dicembre del 2015, su commissione di Michelangelo Giaccone. L’opera è
un Omaggio a Georges Braque e regala un tono di colore al muro, riqualificando la via e
abbellendo il quartiere. "Quando Michelangelo mi ha contattato per realizzare un'opera murale su
quella parete – dichiara l’artista - ci siamo confrontati su diversi temi da rappresentare e alla fine
ho optato per uno di cui non avevamo parlato, un omaggio al maestro Georges Braque, che ha
trovato immediatamente d'accordo anche lui: uno degli artisti preferiti da entrambi. L'opera così
rappresentata, con il mio tratto e qualche elemento del mio lavoro che invade il suo, crediamo che
si integri molto bene in quel contesto urbano”.