Landscape:Hide and Seek
La Barbara Frigerio Contemporary Art è lieta di invitarvi a visitare questa mostra collettiva per spronarci ad osservare con altri occhi la quotidianità.
Comunicato stampa
Quante volte ci è capitato di attraversare la via di casa ed accorgerci, per caso, di dettagli passati inosservati nella quotidianità? Alzare lo sguardo e notare particolari di un edificio davanti al quale passiamo tutti i giorni, stupendoci della loro esistenza ed impressionandoci per la loro silenziosa ed inosservata bellezza? O viaggiare in treno ed in macchina, su un tragitto familiare, e notare, grazie ad una particolare atmosfera, la peculiarità e la magia del paesaggio che ci circonda?
La Barbara Frigerio Contemporary Art è lieta di invitarvi a visitare questa mostra collettiva per spronarci ad osservare con altri occhi la quotidianità.
Come scriveva Goethe “la bellezza è negli occhi di chi guarda”: attraverso lo sguardo attento, ma allo stesso tempo sognante, di artisti contemporanei che utilizzano tecniche diverse e hanno ispirazioni molto lontane tra loro, riscopriamo da “diverse angolazioni” il fascino nascosto di luoghi che normalmente osserveremmo con occhi distratti.
Intraprendiamo così un viaggio lasciandoci coinvolgere dagli artisti in una sorta di nascondino tra concreto e immaginario, tra familiare e sconosciuto: dai bucolici paesaggi toscani dell’ americana Patricia Smith, ospite per la prima volta della galleria, passando poi per i paesaggi di montagna di Maurizio Bottoni e le fotografie, a tema naturalistico, di Giuseppe Cavaliere.
Proseguendo poi per le strade misteriose e oniriche di Esther Nienhuis ci imbattiamo nel paesaggio urbano, vero protagonista della mostra: tra le opere esposte ricordiamo le città spettrali di Daniele Cestari, familiari ma stranianti, allo stesso tempo qui ma in nessun luogo, e le spettacolari vedute di New York di Valerio D’Ospina e di Eric Serafini.
A questi si aggiungono i dipinti di Francesca Galliani e Dave Earle che danno vita a scorci di città con colori sgargianti. Massimiliano Muner propone una realtà scomposta mediante l’utilizzo di pellicole istantanee , ed Alberto Fanelli ci guida in una visione 3D di città italiane ed internazionali.
Alice Montani