Yan JiaNing – Twilight
Milan Art & Events Center ospita nella propria sede la mostra «Twilight», personale di Yan JiaNing, giovane talento cinese in cui MA-EC crede e lancia in esclusiva in Italia.
Comunicato stampa
Dal 4 al 24 maggio 2016, Milan Art & Events Center ospita nella propria sede la mostra «Twilight», personale di Yan JiaNing, giovane talento cinese in cui MA-EC crede e lancia in esclusiva in Italia.
L'esposizione, promossa dal Consorzio di Imprese cinesi in Italia e dal Golf People Club Magazine, è a cura di Giorgio D'Orazio, curatore e giornalista, impegnato in mostre personali e collettive di artisti affermati ed emergenti in Italia e all'estero. L'inaugurazione, esclusivamente su invito, sarà introdotta da Giorgio D'Orazio. Sarà presente l'artista Yan JiaNing.
Yan JiaNing è nata in Cina nel 1990, dopo il corso di laurea in pittura all'Accademia di Belle Arti di Tianjin, nel suo Paese, si è trasferita in Italia, a Milano, per perfezionare la propria formazione universitaria all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove ha conseguito il master nel 2015. Qualificata, nonostante la giovane età, la sua esperienza nel mondo dell'arte. Nel 2011 ha collaborato con l'artista islandese Guðrún Kristjansdottir per China Design Week e nel 2013 con l'artista italiano Michelangelo Pistoletto nell'ambito della mostra al Louvre di Parigi, mentre all'Expo 2015 di Milano è stata art curator del KIP pavilion. La sua attività espositiva inizia invece nel 2010 quando partecipa alla mostra di giovani artisti a Tianjin, dove espone anche nel 2012, stesso anno in cui partecipa alla "Contemporary Art Nomination Exhibition" del China International Youth Arts Week. In Italia Yan JiaNing esordisce invece nel 2013 con la mostra "Cromatologia" a Torino e di quest'anno è l'esperienza con la mostra "Soffio d'Oriente" a Ferrara.
Scrive Giorgio D'Orazio: La ricerca attuale di Yan JiaNing, giovane artista cinese con una visione cosmopolita per generazione, formazione ed esperienze espositive, appare ben concentrata su un concetto dichiarato dalla stessa autrice, la volontà di esplorare, attraverso la sua pittura, il sentimento sotteso alla tragedia - che qui è intesa non nel senso strettamente letterario ma vitale, quotidiano - affrontando un pessimismo antidecadente, da poter nobilitare con l'arte, che si trasforma addirittura in una visione ottimista, anche al di là della coscienza, richiamando, come vuole l'autrice, il concetto di dionisiaco nietzschiano. Intendere perciò l'esistenza e le sue "tragedie" quotidiane, intime o esterne, personali o collettive, con una visione ottimista ovvero conscia di quello spirito che eleva la componente estetica e dunque positiva nella negatività, è ciò che attualmente spinge il lavoro di Yan JiaNing, che vuole mettere in evidenza con i suoi quadri il valore della vita, della materia vitale che si genera innovandosi costantemente, al di là di ogni accoramento negativo, quasi "ridendo del destino", un destino che, se compreso con coscienza, diventa una nuova alba per ciascuno. Riflette così l'artista: «Ogni opera d'arte genera un pessimismo, così come la vita con le sue negatività genera un pessimismo, ma l'arte ha una potente energia ed è quella di interpretare questo pessimismo in chiave positiva e poetica, per rendere più sopportabile il dramma quotidiano di ciascuno e lasciar proseguire nel suo cammino ogni uomo, in modo forse più consapevolmente sereno». La traduzione formale di questa visione di Yan JiaNing - che cita come esperienze sensibili in questo senso le lezioni artistiche di Van Gogh, Munch, Modigliani - si esplicita nella pittura di opere su due momenti di ricerca: la prima che spegne la vivacità riducendo la gamma di colori al nero e al bianco, la seconda che contempla una vivacità cromatica, due momenti dello stesso percorso, due facce della stessa anima. Se nel primo gruppo di opere è evidente un primigenio atteggiamento di chiusura, pessimismo, comprensione della tragicità esistenziale, è nel secondo gruppo che questa lettura viene superata alla luce della consapevolezza del sentimento sotteso alla tragedia, dello spirito che ottimisticamente deve guidare il destino rilanciandolo, in chiave positiva, per la sua nuova alba. Accade così che in queste ultime opere, prosieguo del discorso iniziato con le prime, la "componente negativa" venga ridotta al cuore del quadro, rappresentata come un caos sociale, un indefinito incidente, un'esplosione nel traffico, uno scontro di esistenze, circondato e "alleggerito" però da un contorno cromatico di chiara impronta ottimista, positiva, serena e poetica. Uno spirito dionisiaco che opera intorno e dentro alla tragedia e che, incarnato dall'arte, orienta le luci dell'alba per un nuovo destino.
In esposizione al MA-EC 30 opere, tra dipinti e installazioni, di Yan JiaNing, che con questa mostra presenta per la prima volta in maniera compiuta un percorso di ricerca con un filo conduttore ben preciso, dimostrando un tratto "fresco" ma estremamente riflessivo nella propria pittura che invita l'osservatore ad una introspezione supportata e invogliata da una carica espressiva, aniconica ed iconica al contempo, che induce alla serenità pur nella comprensione del "dramma esistenziale".