Pietro Zucca / Emmeu – Supernova
La supernova è un evento astronomico in grado di generare una luce osservabile a galassie di distanza. Seguendo lo stesso processo, le opere dei due artisti sono il frutto di una deflagrazione incontrollata di forme pure nello spazio.
Comunicato stampa
Sabato 7 Maggio si aprirà negli spazi della White Noise Gallery SUPERNOVA – geometrie in espansione tra scultura e street art, doppia personale dello scultore Pietro Zucca e lo street artist EMMEU.
La supernova è un evento astronomico in grado di generare una luce osservabile a galassie di distanza. Seguendo lo stesso processo, le opere dei due artisti sono il frutto di una deflagrazione incontrollata di forme pure nello spazio.
Linee, superfici e volumi sono in origine un nucleo denso, che esplode e si evolve costantemente creando costellazioni geometriche.
Per questa mostra la project room non sarà limitata al piano sotterraneo ma coinvolgerà l’intera galleria, non più un progetto confinato in uno spazio, ma una contaminazione reciproca fra Emmeu e Pietro Zucca.
Ciascuno abiterà uno dei livelli della WNG, concependo un intervento site specific nell’allestimento dell’altro, rompendo il dualismo imposto dalla netta divisione degli spazi.
EMMEU (Latina, 1985)
Street artist. La sua ricerca è incentrata sulla geometria con una visione artistica che spazia dalle realtà labirintiche di Escher ai mandala orientaleggianti del gruppo Cryptik.
Le sue supernove sono solidi in espansione dipinti rigorosamente a mano libera. Sembrano nascere come una mitosi cellulare attorno ad un nucleo originario, quello che Sol LeWitt definì la più pura e non fraintendibile delle forme: il cubo.
I suoi quadri sono dei fermo immagine di esplosioni in cui linee di luce amplificano, con una sorta di effetto doppler pittorico, la sensazione di osservare uno spazio dinamico in continua trasformazione.
PIETRO ZUCCA (Desenzano, 1982)
Scultore. La sua ricerca passa attraverso l’architettura e lo studio del rapporto tra paesaggio e gesto dell'uomo.
Le sue opere in ferro e legno sospese riempiono lo spazio dando l’illusione di poter sconfiggere qualunque percezione di peso. La scelta delle forme è guidata da logiche antiche: canoni compositivi della scultura greca ed il rigore scientifico delle composizioni suprematiste creano esplosioni geometriche ordinate.
Zucca porta in galleria l’infinitesima porzione di una volta celeste che culmina in un complesso scultoreo: la climax esplosiva di una supernova.