Rossella Pezzino De Geronimo – Alchimie Lineari
E’ una natura tumultuosa, ora gentile ora maligna, quella che traspare dagli scatti di Rossella Pezzino De Geronimo; comunque una natura decontestualizzata che si insinua in venature del terreno, pozze d’acqua, cieli mai tersi.
Comunicato stampa
E’ una natura tumultuosa, ora gentile ora maligna, quella che traspare dagli scatti di Rossella Pezzino De Geronimo; comunque una natura decontestualizzata che si insinua in venature del terreno, pozze d’acqua, cieli mai tersi. La fotografa siciliana ama viaggiare e lo fa con enorme curiosità; eccola quindi alle prese con ambienti sempre diversi e mai rintracciabili su un semplice atlante. Gli scatti di Rossella, racchiusi sotto il titolo quasi onomatopeico, di “Alchimie Lineari”, saranno esposti dal 15 maggio al 12 giugno alla Fondazione La Verde La Malfa - Parco dell’Arte a San Giovanni La Punta (CT), via Sottotenente Pietro Nicolosi 29.
Non reportage di viaggio, ma scatti dell’anima. Rossella va oltre la semplice immagine, per lei la lezione di Henri Cartier Bresson è già superata: mai realtà, sempre astrazione. Ogni nuances del terreno, ogni spigolatura di una roccia, ogni pozza d’acqua, sia essa mare, oceano, fiume, lago o pozzanghera: ognuna diventa uno spunto per gettarsi al di là e cercare un linguaggio indefinito che permetta di collegarsi ad una dimensione onirica ed elegante dove il cielo non è mai cielo, l’acqua non è acqua, la terra non è terra.
Come scrive la curatrice Azzurra Immediato nel testo in catalogo di “Alchimie Lineari”, “Materia, Tempo, Spazio, i luoghi di azione della ricerca dell’artista che si propone di indagare, attraverso una nuova e personale oggettività, la Natura. (…) Il percorso poetico, in imperituro itinere, si vivifica attraverso un’evoluzione interiore e tecnica che pare seguire la morfologia della terra e della Natura degli angoli più remoti del mondo, quelli che Rossella esplora”.
L’artista sembra denunciare un unico, profondo desiderio: quello di far parte della natura stessa, come elemento combinato di un tutto incontaminato: per questo motivo dai ritratti è fuggita verso i dettagli del corpo e, non soddisfatta, si è dedicata ai paesaggi. Nelle sue immagini, la natura, priva dell'elemento umano, perde la valenza di paesaggio tout court; le sue parti isolate sono messe a fuoco e, pur senza rifuggire dal mimetismo, seguono la via dell'astratto, del metafisico. Gli scatti della digitale assorbono le sfumature e si ritrovano sull’elegante carta Giclèe, particolari carte “fine art” per stampe calde, a colori, soprattutto di paesaggi. Ogni opera fotografica è un pezzo unico del quale non esistono multipli.
Alchimie Lineari sarà visitabile dal 15 maggio e fino al 12 giugno, negli spazi della Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte (a San Giovanni La Punta, Ct) spazio consacrato a museo privato dall’artista Elena La Verde, collezionista di autori del Novecento fra cui spiccano Amedeo Modigliani, Fausto Pirandello, Renato Guttuso, Antonio Sanfilippo, Carla Accardi, Emilio Greco, Arman, Lawrence Carrol, Mimì Lazzaro, Angelo Casciello, Mino Maccari, Jean Calogero, Giovanni Aligò. Il parco della Fondazione, arricchito dalle installazioni di Elena La Verde, è inserito nella rete dei Grandi Giardini Italiani.
Rossella Pezzino De Geronimo nasce a Catania, dove vive e lavora.
Fotografa e imprenditrice di successo, è dotata di entusiasmo e curiosità; ama indagare spazi lontani, frequentati nei suoi lunghi ed entusiasmanti viaggi in giro per il mondo; dai volti delle donne birmane, fino alle ultime sperimentazioni che si perdono nell’effusione dei sentimenti sfocati dell’io, riflesso nell’obiettivo fotografico. Formata all’Istituto Europeo di Fotografia, ha realizzato in questo campo diverse esperienze professionali soprattutto nel campo della visual art. Già presente nel Fondo Sgarbi, Rossella Pezzino ha partecipato alla Biennale di Venezia 2011 con due opere: "We seem to be powerful - Prigionieri" e "Rivel-azioni". Diversi anche i reportage, anche se fanno parte del passato; oggi il suo interesse si muove verso la ricerca di valenze simboliche che si ritrovano nel particolare, in quello che sfugge ai più e che lei, con il suo obiettivo, cattura, decontestualizza e frantuma.
Ultime mostre:
2016
Bologna Arte Fiera - mostra personale “Alchimie lineari” con Dietro le Quinte – 29 - 31 gennaio
“L’ITALIA DEGLI ARTISTI: dalla 56°Biennale di Venezia al Giubileo della Misericordia. Talenti e Maestri a Confronto, Museo Crocetti, Roma, 18 marzo – 07 aprile (Ologramma Futuro)
Parma 360, Festival della creatività contemporanea
settembre: Biennale Italia – Cina - Pechino
2015
“Art Factory Fair”, Fondazione Puglisi Cosentino, Palazzo Valle, Catania
“Artisti per il Giubileo”, Palazzo Pontificio Maffei Marescotti, Roma.
Personale “Frammenti di identità”, Arionte Arte contemporanea c/o Hotel Metropole, Taormina
“Arteam Cup 2015”, Officina delle zattere, Venezia.
“Arte Fiera Bologna” con Dietro le Quinte Arte, Bologna.
“Artisti di Sicilia da Pirandello a Iudice” a cura di Vittorio Sgarbi, Castello Ursino, Catania.
“Biennale Italia – Cina” Museo Arca di Vercelli
“Expo Arte Contemporanea Italiana” a cura di Vittorio Sgarbi, Villa Bagatti Valsecchi, Varedo (MB)
2014
“Arte Fiera Bologna” con Dietro le Quinte Arte, Bologna.
“Art FaCTory 04” con Galleria Arionte Arte Contemporanea, Catania.
“MIA Fair” con Galleria Arionte Arte Contemporanea, Milano, Singapore.
La Fondazione La Verde La Malfa nasce nel 2008 per volontà di Elena La Verde, artista e appassionata d’arte. Ha sede in una grande villa degli anni ’70, immersa in un parco naturale di un ettaro. Nel 2000 l’artista decise di trasformare la sua abitazione, in un luogo di cultura, dove conservare e tutelare per sempre le proprie opere. Con il passare degli anni la fondazione si dotò di una ricca collezione di arte contemporanea, di una raccolta di abiti e intimo d’epoca da fine ‘700 a fine ‘800 e di un fondo documentario e librario con esemplari che risalgono anche alla seconda metà del ‘500. Elena Lo Verde scompare nel 2012, la guida della Fondazione viene assunta dal figlio, Alfredo La Malfa, che decide di continuarne la mission. Nel 2014 apre, nell’atelier della madre, due stanze d’arte dedicate ai temi della “Memoria” e della “Pace”.
Oggi la Fondazione La Verde La Malfa continua nelle sue finalità di promozione e realizzazione di iniziative di studio e ricerca nell’area delle arti visive, letterarie, dello spettacolo. Considerato un vero e proprio museo all'aperto, il parco è una suggestiva e originale sintesi di natura e cultura tra sculture e installazioni, immerse in una flora autoctona ricca di olivastri, pistacchi, ginestre, querce e bagolari. Della collezione d’arte contemporanea, fanno parte, tra le altre, opere di Amedeo Modigliani, Fausto Pirandello, Renato Guttuso, Antonio Sanfilippo, Carla Accardi, Emilio Greco, Arman, Lawrence Carrol, Mimì Lazzaro, Angelo Casciello, Mino Maccari, Jean Calogero, Giovanni Aligò.