Simonetta Ferrante – La memoria del visibile
La mostra del m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera) che s’inserisce nel filone della “grafica contemporanea” è dedicata quest’anno a Simonetta Ferrante (1930), attiva nell’arco di un vasto periodo professionale e che ha saputo distinguersi per un singolare percorso costantemente volto alla ricerca della memoria del visibile.
Comunicato stampa
La mostra del m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera) che s’inserisce nel filone della “grafica contemporanea” è dedicata quest’anno a Simonetta Ferrante (1930), attiva nell’arco di un vasto periodo professionale e che ha saputo distinguersi per un singolare percorso costantemente volto alla ricerca della memoria del visibile.
L’esposizione viene inaugurata venerdì 20 maggio 2016 alle ore 18.30 alla presenza di Simonetta Ferrante e dei curatori, Claudio Cerritelli, professore di storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo e di Spazio Officina a Chiasso.
Si tratta della prima antologica dedicata alla Ferrante che affronta tutto il suo articolato percorso mettendo in luce il doppio background fra grafica e arte.
La sua attività inizia con la formazione in graphic design per poi spostarsi verso l’incisione, la pittura, il collage, i libri d’artista e quindi, dagli anni Ottanta, verso l’arte calligrafica. Tali ambiti disciplinari sono complementari e da intendersi quali fasi di un’unica poetica artistica diretta allo studio del segno, del colore, del ritmo e della scrittura.
Simonetta Ferrante nasce a Milano in una famiglia appassionata di arte e di grafica d’impresa; il nonno Attilio Calabi, cui è molto affezionata, è stato il primo direttore generale de La Rinascente.
Dopo il Liceo artistico si diploma in pianoforte al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e al contempo coltiva passioni artistiche e musicali.
Nei primi anni ’50 inizia il suo apprendistato di graphic designer presso lo studio di Max Huber, creatore del logotipo de La Rinascente. Sarà Giovanni Pintori, che in quegli anni lavorava per l’Olivetti, a consigliarle di completare gli studi a Londra presso la Central School of Arts and Crafts (Scuola Centrale di Arti Applicate), dove nel 1958 otterrà il diploma in “Graphic Design, Pittura e Disegno” con il pittore Cecil Collinz.
Grazie anche al percorso compiuto fra la pratica professionale e la Central School of Arts and Crafts di Londra, Simonetta Ferrante si distingue per la grande varietà e uso dei caratteri tipografici, raggiungendo una forte comunicativa contraddistinta da semplicità e spontaneità, senza stereotipi culturali né retorica.
Rientrata nella Milano della fine degli anni Cinquanta conoscerà, fra gli altri, Lora Lamm, Serge Libiszewski e i principali esponenti svizzeri del circolo internazionale di grafici, designer e fotografi presenti nella metropoli lombarda.
All’inizio degli anni ’60 lavora dapprima con Bob Noorda, quindi con Bruno Munari assistendolo nell’impaginazione di pubblicazioni per la Bompiani.
Apre uno studio grafico in collaborazione con la grafica svizzera Giovanna Graf, poi con Carlo Pollastrini.
A partire dal 1971 – e per circa 15 anni – si dedica intensamente all’attività professionale.
È questo il periodo in cui Simonetta Ferrante elabora un’immagine coordinata che va dallo studio di marchi d’impresa alla modulistica alla comunicazione pubblicitaria. Fra le sue collaborazioni più note citiamo i Supermercati Esselunga, Galgano, Fotorex, Elettrocarbonium, Rizzoli, DataControl.
Nel 1975 ritorna in Inghilterra intenzionata a svolgere degli approfondimenti-workshop con artisti quali Dennis Creffield, John Epstein e Bert Isaac.
Si occupa di grafica artistica e nascono le sue produzioni più singolari: le incisioni, gli acquerelli, i collage, i monotipi e a seguire i libri d’artista.
All’inizio degli anni Novanta si dedica allo studio della calligrafia, alle installazioni, continuando con i libri d’artista. Avvicinandosi alla conoscenza delle scienze orientali approfondisce diverse sperimentazioni, sempre nel solco della contemporaneità.
La mostra al m.a.x. museo di Chiasso presenta per la prima volta l’intero percorso artistico di Simonetta Ferrante: le incisioni con le relative matrici in rame, zinco e ottone, gli acquarelli, i monotipi, diversi collage, gli studi di calligrafie e inchiostri, le pitture con tecniche e materiali diversi nel segno dell’astrazione, i libri d’artista, ma anche la sua attività di graphic designer con l’ideazione dei vari logo e marchi d’impresa, pubblicità, manifesti, copertine e packaging.
Una sezione metterà in luce alcuni originali lavori della grafica svizzera Giovanna Graf.
L’esposizione – accompagnata da un catalogo che viene a colmare un vuoto bibliografico – è realizzata grazie ai prestiti dell’archivio di Simonetta Ferrante, dell’archivio dell’Aiap–Associazione italiana design della comunicazione visiva di Milano, del Museum für Gestaltung di Zurigo e degli eredi di Giovanna Graf.
Per l’occasione Simonetta Ferrante ha realizzato una speciale cartella grafica che si potrà acquistare al m.a.x. museo.
La mostra è resa possibile grazie al Dicastero Cultura del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos, dell’AGE SA, e dell’associazione amici del m.a.x. museo (aamm).
Evento in Italia
martedì 24 maggio, ore 18.00
presso la Sala Fontana, Museo del Novecento, Milano
Conversazione con Simonetta Ferrante al Museo del Novecento, Milano
insieme a Claudio Cerritelli, Danka Giacon,
Marco Sammicheli, Nicoletta Ossanna Cavadini
“L’arte di Simonetta Ferrante”