Servizi Amore Pornografia

Informazioni Evento

Luogo
TEMPORANEO SPAZIO CIT./GO TO GALLERY
via Bidone 16 , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

15.30 - 19.00 (esclusi mart/dom)

Vernissage
21/05/2016

ore 19

Curatori
Ivan Fassio, Amalia De Bernardis
Generi
arte contemporanea, collettiva

Servizi Amore, collettiva arte visiva.

Comunicato stampa

Servizi Amore
Pornografia

a cura di Amalia de Bernardis & Ivan Fassio
temporaneo spazio cit. / Go to gallery
Via Giorgio Bidone, 16
Torino
Inaugurazione sabato 21 maggio, ore 19.00
21 – 31 maggio
15.30 - 19.00 (esclusi mart/dom)

Ezio Gribaudo, Riccardo Cecchetti, Andrea Roccioletti, Leardo Sciacoviello, Fulvio Colangelo, Severino Magri, Angela Policastro, Andrea Massarelli, Marco Da Rold, Darinka Mignatta,
Sandro Sandri, Antonella Goto.
Atto visivo: Amalia de Bernardis, Ivan Fassio
Installazione vivente di Amalia de Bernardis con Vanessa Depetris

Servizi Amore, collettiva arte visiva, inaugura sabato 21 maggio alle 19 presso temporaneo spazio cit./Go to gallery _via Bidone 16 a Torino. Fino al 31 maggio 2016, cura ed allestimento di Amalia de Bernardis e Ivan Fassio.

Pornolessia Concreta

L'illusione non è intuizione: rappresenta una sostanza più lieve e rarefatta, ma di dimensioni amplificate, incombente nello spazio: viene prodotta in me, in noi, da uno stato d'eccitazione controllata, a spigoli, soltanto in qualche caso comparsa a capolino dietro ad angoli di volontà. Tale condizione è data da una proposizione che riecheggia nella mente senza che noi dobbiamo eleggere parole, senza necessità di opzione esistenziale, né di relazione: dalla presunta facilità di produzione dell'immagine, dalla possibilità di scelta liberata dagli oggetti. Io non deduco, non penso, non chiarisco. L'acqua che mi accoglie non ha temperatura. Il mio servizio igienico, quinta della vita, è asettico, spogliato: ciò che mi illumina mai piange. Le cose splendono da sole, in purezza, senza confrontarsi. Banditi sono specchi, tuttavia, almeno come simboli; ed i riflessi, caduti a terra, non resistono nel tempo.
L'enorme gravità del fatto, di per sé già assolta e oggettivata, non ci tocca; la pesantezza ricoperta da una coltre di latteo biancore: il mercato che sta sotto, biologico animale, presuppone uno scambio penetrante di azioni smisurate rispetto a narrazione, logica ed epilogo. La sensazione è mista: un gusto, un olfatto, lo schermo della vista. Un'emozione spilla senza ago, talvolta già un atavico rimorso. La percezione ottusa, impegnata nell'interno, si blocca in esercizio simulato. Il lago del mio sangue resta spettinato da perturbazioni meteorologiche, atmosferiche ventate: semplicemente un classico visuale, una tipicità dell'animo: il disegno di una voglia, l'ordinaria scrittura contrattuale dell’istinto.

Ivan Fassio