Marius Engh – Eschscholzia Californica
Questa è la prima mostra personale di Marius Engh a Firenze.
Comunicato stampa
Ho cercato di usare i miei milioni in modo creativo. L'uccello d'oro, tornato alla vita, talvolta mi è sfuggito di mano ed è volato via.
—Huntington Hartford, Chicago Tribune Magazine, marzo 1969
Le colline della California sono state distrutte dalle fiamme l'anno passato e sembra che un simile disastro potrà ripresentarsi anche nell'attuale stagione. Gli alberi di eucalipto sono comuni in California e negli stati più caldi degli Stati Uniti. Si trovano anche in Australia, e molti sono originari proprio di quelle zone. La varietà di eucaliptus globulus fu introdotta intorno al 1850 come pianta ornamentale ma anche come fonte di legname e combustile. Vuol dire che gli alberi di eucalipto sono infiammabili? Ebbene, sì. Questi alberi belli e maestosi sono ricchi di un olio aromatico che li rende altamente infiammabili. L'immagine si riferisce ai gravi danni causati dal fuoco agli alberi di eucaliptus in California e in altre aree del paese.
—Bonnie L. Grant, “Eucalyptus Fire Hazards”, Gardening Know How, 2015
In molti paesi gli eucaliptus furono piantati per bonificare le aree paludose. Nel 1930, ad esempio, Benito Mussolini piantò migliaia di alberi di eucaliptus nelle paludi intorno a Roma come parte del progetto di bonifica e creazione di nuove terre per l'agricoltura, volto anche a distruggere l'habitat della zanzara anofele portatrice di malaria.
—Paul Portelli, “The Eucalyptus Tree”, Times of Malta, 2013
I fianchi delle colline furono sapientemente terrazzati e dotati di una rete idrica; sul terreno vennero piantati complessivamente dai 3000 ai 5000 alberi di ogni varietà. Noci, agrumi e altri alberi da frutto, carrubi, e un ampio boschetto di olivi con le relative attrezzature per la raccolta e la produzione dell'olio. Furono costruite strade asfaltate, fiancheggiate da alberi, e il ruscello venne canalizzato in una condotta di cemento. Si allestì un gazebo nel punto più panoramico, sul crinale, alla sommità di un giardino ornato di siepi di bosso. Nella terrazza sottostante si trovava una serra progettata ad arte, e un'enorme cella refrigerata scavata sulla riva occidentale del ruscello. Tutt'intorno fu installata una grande recinzione chiusa in alto dal filo spinato, e munita di un cancello in ferro battuto azionato elettricamente, allo scopo di scoraggiare i visitatori come peraltro facevano le guardie armate che sorvegliavano l'intera proprietà.
—Betty Lou Young and Thomas R. Young, Rustic Canyon and the Story of the Uplifters, 1975
SE NON SEI
STATO INVITATO,
SPERO TU ABBIA UNA
DANNATISSIMA BUONA RAGIONE
PER SUONARE QUESTO
CAMPANELLO!
—Frank Sinatra, scritta su un cartello esposto fuori dalla sua casa di Beverly Hills, progettata da Paul R. Williams, 1956
Questa è la prima mostra personale di Marius Engh a Firenze. Tra le recenti mostre personali ricordiamo Eschscholzia Californica, Galleria Emanuel Layr, Vienna; Ornamental Sleep (con Morten Slettemeås), Luis Adelantado, Valencia; Nec Plus Ultra, Taylor Macklin, Zurigo; Nothing in Return, STANDARD (OSLO), Oslo; My Target Is Your Eyes, Galleria Gentili, Prato.
Le opere di Marius Engh sono state esposte anche in mostre collettive nei seguenti musei e gallerie: Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi; Kunsthalle Wien, Vienna; Tenerife Espacio de las Artes, Santa Cruz, Tenerife; Henie Onstad Art Center, Høvik, Norvegia; Kunsthall Oslo, Oslo; Westfälischer Kunstverein, Münster; Bergen Kunsthall, Bergen; e Witte de With Center for Contemporary Art, Rotterdam.