A Place To Be – Fabio Cresci
A PLACE TO BE è un ciclo composto da progetti d’artista con riferimento allo spazio architettonico, appositi per Lato, sviluppati nel corso del 2016. Il secondo progetto è SU COSA S’IMPERNIA? di Fabio Cresci.
Comunicato stampa
Notoriamente l'origine della filosofia è fatta dipendere dalla meraviglia, che nel termine greco è Thauma: non un generico stupore, ma l'attitudine a provare interesse e preoccupazione per l'esistente, alla ricerca di quei fondamenti che restano oltre il divenire e che dunque possono dare un senso profondo alla vita stessa. La struttura della cultura occidentale ha, in modo innegabile, tali presupposti, ricorrenti in forma esplicita o implicita nelle grandi opere del pensiero e dell'espressione di ogni periodo.
Altra questione è la conciliazione tra questa esigenza di costante confronto e le necessità pratiche del quotidiano. Vale a dire se per ragioni di vivibilità, e non di vita, abbiamo giusta facoltà nell'evitare le domande sostanziali oppure se non dovremmo cercare sempre un'integrazione, per il fatto che ogni azione e ogni evento, anche i più comuni e abitudinari, hanno in sé la traccia dell'eccezionalità dell'esistere.
Notoriously the origin of philosophy is made depending on astonishment, that in greek is Thauma: not a generic amazement, but the inclination on having interest and worry about the existent; in the research of those foundations that remain beyond flux and that can give a deeper meaning on life itself. The structure of the Occidental culture has undeniably these premises, in explicit or implicit cycles of the grand actions of thinking and expression of any period.
Another issue is the conciliation between this necessity of costant confrontation and the practical needs of everyday life. It must be mentioned that for liveability reasons, and not for life, we have fair discretion on avoiding substantial questions or the other way round if we shall not look for an integration always, for the fact that each action and each event, even the most common and methodical ones, have in themselves the trace of singularity of existing.
a cura di | edited by Matteo Innocenti
in collaborazione con | in collaboration with Luca Gambacorti
In prospettiva differente potremmo provare a compilare una storia dell'arte come storia dei luoghi.
Ogni opera ha necessitato di uno spazio – spazio di creazione e spazio di osservazione; la dimensione di accoglimento non è soltanto testimone di un artista e del suo stile, ma di esigenze più ampie: del costruire che ad essa stessa ha dato forma, delle persone che l'attraversano e di chi vi risiede, del pensiero e dell'organizzazione sociale di un periodo, dei modi in cui si è deciso di formare e di abitare il mondo.
Considerare un luogo in tutte le sue componenti e per tutte le sue condivisioni è assumere un'ottica di responsabilità. L'area disponibile a contenere ogni cosa indistintamente, pur in una sua apparente utilità finisce per rivelare i meccanismi di una mediocre cognizione - anche la situazione più sterile resta in vita solo per le esperienze umane che vi avvengono.
A PLACE TO BE è un ciclo composto da progetti d'artista con riferimento allo spazio architettonico, appositi per Lato, sviluppati nel corso del 2016.
Differenti ricerche e punti di vista che si rapportano al luogo non quale contenitore ma in termini d'identità, per farne emergere i caratteri specifici. Un approccio differente d'esposizione come incontro con una storia già avviata e alla cui continuazione s'intende partecipare, per la coscienza che ogni nuovo atto, ogni nuova opera, da individuo a individuo, è un contributo alla definizione della realtà.
Il secondo progetto è SU COSA S’IMPERNIA? di Fabio Cresci.
LATO è studio di architettura e spazio espositivo fondato da Luca Gambacorti nel 2006 con il recupero di un ex fabbricato industriale all'interno della cerchia muraria di Prato; oltre l'attività professionale il fine è di avviare e consolidare collaborazioni tra le varie dimensioni territoriali legate in vario modo alla cultura. A PLACE TO BE è in relazione al decennale dalla fondazione.
In a different prospective we can try to write an art history like a history of places.
Every artwork needs a space - a space to be created and a space of observation; the dimension of recognition is not only a testimonial of the artist and his style, but of greater needs: of construction that itself has given shape, of people that cross it and reside it, of thinking and of social organization during a period, of ways in which has been decided to create and live in the world.
Considering a space with all its components and sharings is assuming things with a responsible outlook. The available space that may contain any vague object/thing, also if we consider its visible function, ends up revealing mechanisms of a mediocre awareness (knowledge/cognition) - even the purest situations remain alive thanks to human experiences that take place.
A PLACE TO BE is a cycle composed from three artists projects referring to the architectural space, suitable for Lato, developed during 2016.
Different researches and points of view that are associated with the place, not on the physical level (where the artworks are placed), but on identity terms; so that specific characters may emerge. A different approach of exhibiting as an encounter of a story already going on and that we continuously intend to participate, with the conscious that any new act, any new artwork, from individual to individual, is a contribution of defining the reality.
The second project is SU COSA S’IMPERNIA? of Fabio Cresci.
LATO is an architecture studio and exposition space founded by Luca Gambacorti in 2006 recovering an ex industrial building inside the city walls of Prato. Besides the professional activity the objective is to keep going and consolidating collaborations from various territorial dimensions linked in different ways with the culture. A PLACE TO BE is in relation to the tenth anniversary from its foundation.