Gaspare Luigi Marcone – Per Piero Manzoni
Casa Museo Boschi Di Stefano presenta la tela Senza titolo (ceneri di appunti su Piero Manzoni) di Gaspare.
Comunicato stampa
Mercoledì 29 giugno alle ore 18:00, Casa Museo Boschi Di Stefano presenta la tela Senza titolo (ceneri di appunti su Piero Manzoni) di Gaspare.
L’opera sostituisce il lavoro di Piero Manzoni, Rettangolo su rettangolo (o Achrome), 1958, gesso e tecnica mista su tela, 130 x 97 cm, prestato alla mostra Achrome. Piero Manzoni, la peinture sans couleur, a cura di C. Kazarian e C. Lévêque-Claudet, Musée Cantonal des Beaux-Arts, Lausanne, giugno-settembre 2016.
Gaspare ha usato una tela delle stesse dimensioni del lavoro manzoniano e vi ha strofinato sulla superficie le ceneri di suoi appunti storico-critici relativi all’arte di Manzoni. Appunti manoscritti, bozze a stampa corrette, annotazioni e riflessioni teoriche su carta, sono la materia prima per la dissoluzione tramite il fuoco. Anche in questo progetto quindi le sue ricerche storiche e le sue sperimentazioni artistiche, teoria e prassi, si fondono senza soluzione di continuità. La cenere è uno dei materiali usati dall’artista sin dai suoi esordi; è l’elemento primario per l’idea di perenne distruzione e rigenerazione della natura e della cultura, alla base della sua azione creativa e della sua ricerca artistica. Una ricerca che indaga criticamente anche la funzione della “parola” in rapporto all’opera d’arte.
La cenere, inoltre, è un materiale primordiale, “polisemico”, carico di rimandi storico-culturali, scientifici, religiosi. Risultato di una distruzione per combustione, è “memoria del fuoco”, nonché elemento fertilizzante per la terra o materiale igienico per la liscivia. Polvere – apparentemente fredda e inerte – nata da un’azione calda e dinamica.
Senza titolo (ceneri di appunti su Piero Manzoni), 2016, è un rettangolo, neutro e vibrante, di caotiche stratificazioni grigiastre. Anche il grigio – così come il bianco e il nero – può essere definito “acromo”, “neutro”, “incolore” (termini usati da Manzoni per definire i suoi Achromes).
L’osservatore, davanti all’opera di Gaspare, è libero di vedervi una composizione astratta, una coltre di fumo, una soluzione nichilista, un cielo nuvoloso o, semplicemente, “non vedere nulla”. L’artista ha pensato in primis al valore “concettuale” del procedimento.
L’opera sarà presentata mercoledì 29 giugno 2016, ore 18:00, alla presenza dell’artista in conversazione con Giorgio Zanchetti, professore di Storia dell’arte contemporanea all’Università degli Studi di Milano.
Gaspare Luigi Marcone (Terlizzi, 1983) è artista, curatore, storico dell’arte. Si è laureato in Storia e critica dell’arte all’Università degli Studi di Milano nel 2006. Ha curato mostre e pubblicato testi critici su vari artisti, italiani e stranieri, del XX e XXI secolo. Negli ultimi anni ha dedicato molti studi all’arte di Piero Manzoni (1933-1963). Ha curato i volumi Piero Manzoni. Diario, Electa, Milano, 2013, Piero Manzoni. Scritti sull’arte, Abscondita, Milano, 2013 oltre alla mostra e al catalogo Piero Manzoni. Achromes: Linea Infinita, Mazzoleni Art, London, 2016.
Recenti esposizioni personali: Gaspare Ash Works 2013-2015, a cura di C. Kazarian, The Open Box, Milano, 2015; Gaspare Works/Words 2008/2012, Galleria Melesi, Lecco, 2012 (catalogo con testi dell’artista, G. Bonomi, C. Gatti, Sabina Melesi Edizioni, Lecco, 2012); Gaspare – Logos, Raffaella De Chirico Galleria d’Arte, Torino, 2011-2012.