Susanne Kessler – Scudi
Susanne Kessler crea installazioni che riproducono strutture organiche, fragili e complesse. L’artista tedesca costruisce una fitta rete di sovrapposizioni dai contenuti poetici -segni, disegni, simboli- che allude al principio della vita come processo continuo in perpetuo mutamento.
Comunicato stampa
Martedì 5 luglio 2016, ore 18, alla Sala Santa Rita si inaugura l'installazione site-specific SCUDI dell'artista Susanne Kessler. Nell’occasione, alle ore 19, sarà presentato il volume monografico Susanne Kessler - Framing Space a cura di Achille Bonito Oliva.
Susanne Kessler crea installazioni che riproducono strutture organiche, fragili e complesse. L’artista tedesca costruisce una fitta rete di sovrapposizioni dai contenuti poetici -segni, disegni, simboli- che allude al principio della vita come processo continuo in perpetuo mutamento. Un flusso di energia vitale che si integra con l’energia dei luoghi confondendo le prospettive e al tempo restituendo senso e anima agli spazi.
L’opera site-specific Scudi realizzata per la Sala Santa Rita, racchiude in sé un'intima e profonda tensione che riverbera nell’atmosfera densa di sacralità della ex chiesa barocca. Tre sculture autoportanti, realizzate con filo elettrico, fil di ferro, tessuto e altri materiali, si intersecano e si connettono tra loro, formando entità reticolari e vibranti, sorta di esoscheletri dalla natura primordiale. Archetipo dell’inconscio collettivo, lo scudo al quale allude l’opera, va inteso nella accezione immediatamente percepibile, “Il significato simbolico dello scudo equivale ad una trasposizione della sua funzione difensiva al piano spirituale.” (Juan Eduardo Cirlot, A Dictionary of Symbols)
Il tema della protezione, dello strumento di difesa da ciò che è negativo e da tutto ciò che potrebbe minacciare la nostra serenità o la nostra esistenza è il tema sul quale è focalizzata questa recente ricerca.
L'attenta riflessione dell'artista approda a una visione lucida di forze in contrapposizione che si fronteggiano; tra esse, gli scudi, elementi riconducibili al combattimento nelle sue svariate declinazioni, che qui assurgono a simbolo della ferma tenacia eretta a protezione dell'essere umano.
Un'ulteriore connotazione dell’opera è rintracciabile nella scelta del numero tre, per i molteplici riferimenti di carattere simbolico, storico, religioso e popolare; l'artista stessa definisce in sintesi l'opera come una sorta di triade metafisica: l'essere, il pensiero e la beatitudine. L'installazione della Kessler trova infine nel numero tre un riferimento puntuale alla Trinità e ad altre triplici simbologie strettamente connesse al mondo cristiano.
La mostra, a cura di Lori Adragna e Maria Arcidiacono, è promossa da Roma Capitale – Dipartimento Cultura - Servizio Programmazione e Gestione Spazi Culturali e realizzata con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
Susanne Kessler Nasce a Wuppertal, Germania. Ha studiato pittura e grafica all’Accademia di Belle Arti (UDK) di Berlino e al Royal College of Art di Londra. È vincitrice del Kaiserring-Stipend della città di Goslar e del Strecker-Preis della città di Magonza. Tra il 2001 e il 2002 è stata docente presso “The California State University, Stanislaus,CA”. Nel 2003 è stata invitata a realizzare una installazione al Fadjr Festival di Teheran, Iran. Dal 2005 partecipa ai programmi del “Drawing Center New York”, USA. Nel 2008 è stata artist in residence alla City University of New York (John Jay College). Tra il 2014 e il 2015 ha lavorato in residenze negli Stati Uniti, presso the Elisabeth Foundation (New York,NY), Art Students League (New York,NY), Arlington Art Center (Arlington,VA). Nel 2016 ha partecipato come artist in residence al progetto Bocs (Cosenza. IT). Ha realizzato mostre personali in Germania, Italia, Inghilterra, Francia, Danimarca, India, Pakistan, Lettonia, Iran, Svizzera, Polonia e USA e in numerosi musei tedeschi e statunitensi, tra i quali il Landesmuseum (Mainz), Beuys Collection (Schloss Moyland, Bedburg-Hau), Verein Berliner Künstler (Berlin), American Association for the Advancement of Science (Washington, DC), American University Museum -The Katzen Art Center (Washington, DC). Ha partecipato a numerose collettive in Europa e negli Stati Uniti, le sue opere si trovano in tutte le collezioni museali menzionate. Dal 1984 vive tra Roma e Berlino.