Rosetta Messori – Una rosa è una rosa…
Rosetta Messori ci mostra il profumo delle rose, ponendo l’obiettivo fotografico sempre più vicino, quasi all’interno delle corolle, sintonizzando il tempo dello scatto con il battito del proprio cuore, con il ritmo del respiro, fermando un’immagine quasi impalpabile, e soprattutto restituendo un’emozione.
Comunicato stampa
“Una rosa è una rosa . . .”.
Fotografie di Rosetta Messori
Con creazioni di Aase Birkhaug, Raluca Andreea Hartea, Maria Francesca Rodi, Barbara Uccelli,
Daniela Pellegrini
Testi di Fortunato D’Amico
Musei di Strada Nuova – Palazzo Rosso
29 luglio – 4 settembre 2016
Inaugurazione giovedì 28 luglio ore 17
orario: martedì-venerdì 9 - 19; sabato e domenica 10 -19,30; primo e ultimo venerdì del mese (5 e 26 agosto;
2 settembre) 9 – 21
Promossa dal Settore Musei e Biblioteche del Comune di Genova, progetto GenovaFotografia
Le elegantissime vetrine disegnate, in occasione della riapertura di Palazzo Rosso all’inizio degli
anni Sessanta, da Franco Albini, uno dei maestri della museografia novecentesca, ospitano una
mostra di grande suggestione: un percorso visivo e sensoriale a un tempo, un’esplosione di colori ed
emozioni, che ruota intorno al fiore che più di ogni altro ha da sempre acceso fantasia e sentimento.
Rosetta Messori ci mostra il profumo delle rose, ponendo l’obiettivo fotografico sempre più vicino,
quasi all’interno delle corolle, sintonizzando il tempo dello scatto con il battito del proprio cuore,
con il ritmo del respiro, fermando un’immagine quasi impalpabile, e soprattutto restituendo
un’emozione.
Scrive Fortunato D’Amico, autore del testo critico in mostra: “I cromatismi gialli, rossi e rosa,
percepiti e catturati nella rete delle energie sottili, liberati dall’intervento dell’artista si propagano
nell’aria per generare emozioni e stati d’animo inebrianti. L’osservatore ha la sensazione di
fluttuare in mezzo a universi sconosciuti immersi dentro altri universi apparentemente domestici.”
Le fotografie di Rosetta Messori sono accompagnate da creazioni di giovani artiste italiane ed
europee: dipinti, installazioni, oggetti, mise en scène restituscono il complesso universo di emozioni
e sensazioni che il magico fiore riesce a innescare.
Aase Birkhaug, pittrice e fisioterapista norvegese, da sempre lavora con le rose, usando differenti
tecniche (acquerello, tempera, gouache, olio, acrilico, pastello) per restituire una sensazione di
calma gioiosa; Raluca Andreea Hartea, giovane artista rumena, incoraggia il dialogo tra il mondo
interiore e quello esteriore; Barbara Uccelli, con citazioni pittorialiste e inserendosi nella grande
tradizione ritrattistice, sceglie il dettaglio di un mazzo di rose adagiate sul pavimento per
rappresentare un personaggio storico femminile, Eleonora d'Aquitania; Maria Francesca Rodi
propone una scultura-gomitolo costituita da un nastro di 57 metri, composto dall'unione di tre
diversi tipi di tessuti riciclati giunti mediante nodi e tinti con tre diverse specie di rose; infine
Daniela Pellegrini crea una rosa danzante, nata dalla simbolica fusione di due fiori.