Sincronie 2016
La Fondazione Brivio Sforza apre nuovamente all’arte e al pubblico le porte di Villa Belgiojoso a Merate e presenta SINCRONIE 2016, la seconda edizione del progetto interdisciplinare che, attraverso un percorso di commissioni site specific, porta nella contemporaneità la vocazione culturale di una delle dimore nobiliari più importanti e suggestive della Brianza.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA | 6.7.2016
La Fondazione Brivio Sforza presenta
VILLA BELGIOJOSO
SINCRONIE 2016
Progetto interdisciplinare dedicato alle arti del nostro tempo.
II edizione.
Sabato 17 settembre 2016
Per informazioni e accrediti:
[email protected]
Alessandro Brivio Sforza accompagna gli artisti e la curatrice alla Limonia di Villa Belgiojoso
Merate, luglio 2016 - La Fondazione Brivio Sforza apre nuovamente all’arte e al pubblico le porte di Villa Belgiojoso a Merate e presenta SINCRONIE 2016, la seconda edizione del progetto interdisciplinare che, attraverso un percorso di commissioni site specific, porta nella contemporaneità la vocazione culturale di una delle dimore nobiliari più importanti e suggestive della Brianza.
La Villa Belgiojoso di Merate, un tempo residenza della Principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nel corso dei secoli è stata teatro di visite e soggiorni da parte dei protagonisti del mondo dell’arte e della cultura: musicisti, artisti, scrittori e patrioti hanno conversato nei suoi salotti, onorando la tradizionale ospitalità e sensibilità artistica della famiglia.
Una tradizione che il progetto SINCRONIE, a cura di Carlotta Testori, vuole sviluppare nel segno della contemporaneità, riprendendone i due punti fondamentali. In primis l’interdisciplinarietà, intesa come scambio e confronto tra creativi provenienti da ambiti differenti, e una fusione tra antico e moderno basata non sul contrasto, ma sull’inserirsi armonioso delle nuove energie creative in un contesto che, da tempi immemori, è casa per tutte le arti.
Oltre a sostenere la ricerca artistica, la Fondazione Brivio Sforza – nata nel 2012 e presieduta da Alessandro Brivio Sforza – si pone come scopo anche la preservazione, la catalogazione e lo studio del prezioso archivio di famiglia, costante fonte di ispirazione per gli artisti di oggi. La Fondazione invita quindi gli artisti in visita a esplorare l’archivio, per poi offrire una rilettura con occhi contemporanei di questa raccolta di testimonianze storiche.
Per questa seconda edizione, sono stati invitati a immaginare un percorso ad hoc l’artista Luca Vitone (1964, Genova) e l’architetto Marco Palmieri (1969, Napoli). A entrambi è stato chiesto di lasciarsi suggestionare dai giardini che circondano la Villa e dalla loro storia. I lavori site specific che ne saranno l’esito diverranno il cuore di una mostra che vedrà le opere esposte insieme ai reperti d’archivio, sinora mai mostrati al pubblico, che li hanno ispirati. La mostra occuperà gli spazi della limonaia – o giardino d’inverno - una zona adibita ad accogliere le piante che temono il gelo invernale, le cui vetrate si affacciano sul giardino romantico.
Luca Vitone prepara la sua opera nei giardini di Villa Belgiojoso Brivio Sforza
Il parco di Villa Belgiojoso raccoglie in sé differenti giardini, creati nel corso dei secoli: uno del Seicento, in stile barocco, un giardino settecentesco all’italiana e infine un giardino di epoca romantica. Nell’archivio della Fondazione Brivio Sforza è presente un’ampia documentazione relativa alla trasformazione nel tempo dei giardini. Disegni, acquerelli e stampe originali del passato fanno da contrappunto alla sintesi offerta dallo stato attuale dell’architettura.
Questa documentazione è la nota d’avvio offerta a Luca Vitone e Marco Palmieri per scrivere un dialogo contemporaneo sul giardino della Villa, che con la sua attuale contaminazione di stili costituisce un prezioso spunto per una riflessione sul paesaggio, inteso come chiave di lettura del cambiamento nel modo di vivere e interpretare l’ambiente che ci circonda. Il paesaggio muta in funzione di nuove visioni del mondo e l’uomo modifica il paesaggio esteriore accordandolo al proprio paesaggio interiore.
Luca Vitone a villa Belgiojoso
Luca Vitone creerà un’installazione da collocarsi in giardino, insieme a due opere da parete. La pratica artistica di Luca Vitone ruota intorno all’idea di luogo, inteso come spazio di esperienza antropologica, e alla sua perdita a causa della separazione con la Natura. Nel suo lavoro prende spunto da altri ambiti del sapere come la geografia, la sociologia, la letteratura e la musica. Vitone si accorderà all’atmosfera di Villa Belgiojoso con un “duetto” insieme alla moglie Loredana Gintoli. Musicista esperta di arpa barocca, Gintoli eseguirà musiche inedite composte dal Principe di Belgiojoso, interpretandole con un'arpa a pedalini del 1812. La registrazione della sua esecuzione diventerà successivamente l’audio dell’installazione in giardino di Luca Vitone.
Marco Palmieri, architetto e artista che indaga il senso dell’abitare e la dicotomia tra urbano e naturale, creerà un progetto di intervento paesaggistico su un’area del parco. L’idea è quella di reinterpretare il giardino secondo i canoni contemporanei, inserendosi in continuità con le creazioni del passato e, allo stesso tempo, tracciare una nuova destinazione d’uso coerente con le vocazioni del luogo.
Marco Palmieri e Carlotta Testori a Villa Belgiojoso
SINCRONIE 2016 trova infine completezza grazie alla previsione - il giorno della presentazione della mostra, sabato 17 settembre 2016 alle ore 15.00 - di un simposio al quale saranno invitati professionisti del mondo della cultura e delle arti, cui sarà chiesto di animare un dibattito sulla convivenza tra storico e contemporaneo. Gli ospiti potranno dibattere e confrontarsi sui temi affrontati da questa edizione, risvegliando il genius loci della villa e riempendone ancora una volta le stanze di arte e musica. Ulteriore spunto sarà l’opportunità offerta da Villa Belgiojoso e dall’archivio della Fondazione Brivio Sforza di mettere in relazione lo storico con il contemporaneo, di cui sono allo stesso tempo contenitore e contenuto.
Per permettere al pubblico di visitare la mostra, sono previste visite guidate gratuite aperte al pubblico su prenotazione con il seguente calendario: sabato 24 settembre e tutti i sabati del mese di ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00. La prenotazione alle visite guidate è obbligatoria e potrà essere fatta via email scrivendo all’indirizzo: [email protected]
Con questa seconda edizione di SINCRONIE, lo svolgersi armonico del tempo si rivela ancora una volta un sottile filo conduttore del progetto: Villa Belgiojoso si trasforma in una macchina del tempo che fa tesoro del passato per riflettere sul presente e interrogarsi sul futuro.
SINCRONIE 2016
Progetto a cura di Carlotta Testori
Seconda Edizione
Luca Vitone, opera site specific
Loredana Gintoli, arpa barocca
Marco Palmieri, progetto di intervento paesaggistico
Villa Belgiojoso Brivio Sforza
Atrio Belgiojoso
Via Roma 26
Merate (LC)
Inaugurazione (solo su invito)
Sabato 17 settembre 2016
Visite guidate aperte al pubblico
Sabato 24 settembre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 1 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 8 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 15 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 22 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Sabato 29 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00
L'ingresso è gratuito e a numero chiuso
Obbligo di prenotazione: [email protected]
CONTATTI PER LA STAMPA
PCM STUDIO
Via C. Goldoni 38 – 20129 Milano
[email protected] | Tel. +39 02 87286582
Paola C. Manfredi | [email protected]
Villa Belgiojoso Brivio Sforza
Situata nello storico borgo di Merate, in provincia di Lecco, la Villa è una delle più sontuose dimore nobiliari della Brianza. L'edificio a pianta rettangolare fu originariamente disegnato dall'architetto Giacomo Muttoni e si affaccia sullo splendido Parco del Cannocchiale. Proprietà dei Marchesi Villani Novati nel Seicento, passa poi ai Principi di Belgiojoso che la ampliano, sopraelevando le due ali laterali e chiudendo il porticato, che viene trasformato in un vestibolo decorato a stucchi.
L'interno è caratterizzato da sale ornate da stucchi e affreschi, e conserva una biblioteca con gli arredi originali.
Ulteriori lavori a fine Settecento riorganizzano il giardino in viali alberati e prospettive che si alternano a dossi. Un'elegante siepe di carpino scende dalla collina fino a circondare la fontana centrale, imitando il colonnato berniniano di San Pietro a Roma. All'inizio dell'800 viene aggiunto al complesso un elegante parco all'inglese.
Cenni biografici
Marco Palmieri
Marco Palmieri, artista e architetto napoletano, vive e lavora a Milano. La sua formazione - dopo gli studi a Napoli, la pratica professionale a Parigi, l’insegnamento a Dublino - si completa a Milano come ultimo allievo di Ettore Sottsass. Palmieri inizia a esporre le sue opere nel 2008 a Milano nella galleria d’arte di Antonia Jannone, per poi proseguire a Parigi alla Galerie du Jour di Agnès B., a Napoli con una mostra presso il Castel dell’Ovo, a Torino nell’ambito di Artissima e in altre sedi, raggiungendo così un pubblico sempre più vasto di critici e collezionisti che segue attentamente il suo lavoro.
Luca Vitone
Luca Vitone comincia a lavorare nella seconda metà degli anni Ottanta, focalizzandosi sull’idea di luogo: un qualcosa di conosciuto che va ri-conosciuto. Il suo lavoro esplora i modi in cui i luoghi si identificano attraverso la produzione culturale, in tutte le sue declinazioni.
Vitone ricuce lo strappo tra il senso della perdita del luogo, caratteristico del postmodernismo, e i modi in cui il senso di appartenenza si sviluppa nelle intersezioni tra la memoria collettiva e quella personale, ricostruendo e inventando sentieri dimenticati per riconfigurare una sua personale geografia.
Le opere di Luca Vitone sono state esposte in mostre pubbliche e private sia in Italia sia all’estero.
Carlotta Testori
Carlotta Testori è nata e vive a Milano. La sua prima esperienza di rilievo nel mondo dell’arte è a Pompei, dove partecipa a un progetto archeologico anglo-americano organizzato dall’Università di Brandford (UK) in collaborazione con l’Università di Stratford (Virginia, USA).
Dopo un anno passato a Parma a studiare Beni Culturali, si sposta a Milano dove si laurea in Scienze e Tecnologie della Comunicazione con una tesi in Estetica. Nel frattempo studia teatro e recitazione sia in Italia che a New York (presso il Lee Strasberg Institute), e comincia a lavorare come assistente agli allestimenti di mostre. Nel 2007 diventa responsabile dei progetti di arte contemporanea per la Testori UK Gallery di Londra, per poi spostarsi alla Simon Lee Gallery, sempre nella capitale inglese, dove rimarrà fino al 2010. Tornata in Italia, prosegue la collaborazione con gallerie per le quali cura gli allestimenti delle mostre e i testi. Dal 2010 è socio fondatore della Fondazione Testori, oltre a essere membro del comitato esecutivo per l’organizzazione di mostre di arte contemporanea. Nello stesso anno fonda il Carlotta Testori Studio di Milano, luogo di ricerca e sperimentazione artistica: uno spazio dedicato alla promozione di giovani artisti e alla realizzazione di progetti di arti visive e performative, che dirigerà fino al 2013. Dall’autunno 2014 collabora con la Fondazione Brivio Sforza, oltre a essere membro del comitato proponenti del premio letterario Giovanni Testori e lavorare come curatrice indipendente.