Biennale Internazionale di Antiquariato di Roma 2016
Il Polo Museale del Lazio ospita a Palazzo Venezia a Roma la Biennale Internazionale di Antiquariato.
Comunicato stampa
Dal 29 settembre al 3 ottobre 2016 il Polo Museale del Lazio ospita a Palazzo Venezia a Roma la Biennale Internazionale di Antiquariato.
Palazzo Venezia è uno dei più importanti palazzi romani del Rinascimento. Realizzato allo scadere del XV secolo da un architetto vicino a Leon Battista Alberti per volere del cardinale Pietro Barbo, successivamente papa Paolo II, l’edificio divenne poi sede della grande diplomazia e nel 1916 museo nazionale. Il museo, attualmente diretto dall’architetto Sonia Martone, custodisce alcune migliaia di pezzi d’arte, fra cui autentici capolavori, che restano visibili per l’intera durata della manifestazione.
Il Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, fin dalla sua costituzione, il 9 marzo 2015, ha dato prova di singolare attenzione verso la cultura e il ‘sistema dell’arte’ nel suo complesso, l’una e l’altro intesi sul piano di una moderna e attiva educazione alla cittadinanza. Di qui, per restare a Palazzo Venezia, l’elaborazione di un complesso piano di rilancio museologico, la restituzione al pubblico del giardino e l’organizzazione al suo interno di un serrato ciclo di eventi artistici e culturali.
È in un’ottica del genere che rientra anche la decisione di accogliere la Biennale Internazionale di Antiquariato di Roma. La manifestazione, organizzata per la prima volta a Palazzo Venezia nel 1998 e giunta alla decima edizione, è ormai divenuta un appuntamento fisso nel panorama nazionale e internazionale. Pur naturalmente mutando nel corso del tempo, così da venire incontro ai gusti del pubblico, essa ha saputo mantenere integra la propria identità di grande vetrina del collezionismo e del mercato antiquario.
L’edizione di quest’anno, anche grazie al vaglio di una commissione di vigilanza (vetting) di eccellenza, assicura la continuità dell’impegno nella selezione qualitativa degli espositori e degli oggetti presentati. Professionisti delle principali rassegne internazionali si confrontano dunque con alcuni esponenti della giovane generazione di antiquari, portavoce di un gusto nuovo e diverso anche nell’esposizione delle opere (display).
“ll Polo Museale del Lazio – così il direttore Edith Gabrielli – si è fatto volentieri carico non solo di ospitare la Biennale in un’istituzione di grande prestigio, qual è appunto Palazzo Venezia, come pure di predisporre, organizzare e sostenere un adeguato comitato di vetting: su questa base si è voluto alla presidenza del vetting uno studioso di livello come Francesco Federico Mancini, professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università di Perugia. Il mondo dell’antiquariato va considerato, senza se e senza ma, un ingranaggio, un momento indispensabile del sistema artistico e culturale di una nazione come l’Italia e perciò della sua capitale, Roma. Giusto dunque sostenerlo, mantenendo naturalmente ferme le nostre prerogative”.
“Insieme al direttore del Polo Museale del Lazio e al Direttore del Museo – fa eco Cesare Lampronti, presidente dell’Associazione per la Biennale – abbiamo dedicato a quest’evento tempo e sforzi notevoli. Il risultato è un progetto realmente condiviso, che per questo mira a raggiungere un livello pari e per certi aspetti superiore a quello delle esposizioni passate. Sono certo che la risposta del pubblico sarà adeguata a questo impegno”.
Per dare massima importanza alle opere in mostra lo spazio espositivo si trasformerà in un ‘salotto dell’arte’. “L’intenzione – spiega Marco Fabio Apolloni, vice presidente dell’Associazione per la Biennale – è di realizzare quasi un museo nel museo: cosa del resto naturale, trovandoci in un palazzo così ricco di storia e di arte. Vogliamo insomma che Roma ricordi, a sé stessa non meno che agli altri, la propria identità di centro indiscusso del collezionismo, papale e principesco; di essere in definitiva la città che ha insegnato a tutto il mondo a raccogliere e a ordinare meraviglie”.
“Il pubblico non deve avere comunque paura – chiarisce il direttore del Museo Sonia Martone – che la natura del palazzo sia pregiudicata o comunque intaccata. Con gli organizzatori della Biennale abbiamo difatti raggiunto un giusto compromesso fra le istanze di conservazione e le naturali esigenze espositive. L’evento sarà inoltre l’occasione per offrire una sostanziale novità, la riapertura stabile al pubblico dello storico ingresso su piazza Venezia: per la prima volta, dopo molti anni, il Palazzo diviene accessibile da tutti e quattro i suoi versanti”.
La X Biennale di Roma, agendo come promotore culturale, vuole disinnescare quei pregiudizi che fino a non molto tempo fa hanno reso difficile il dialogo tra settore pubblico e privato e divenire manifesto del successo che questa cooperazione può ottenere nel valorizzare il patrimonio artistico italiano, portando alla conoscenza del pubblico e degli storici dell’arte opere inedite, nuovi campi di ricerca, inaspettate scelte di gusto e accostamenti suggestivi.