Ennio Furiesi – Gli spazi inquieti
Frammenti di torture, dialoghi ermetici, fughe di massa, prigioni dipinte solo dal dolore di chi le ha attraversate, rivoluzionano le prospettive attese de “Gli spazi inquieti”: inedita personale del maestro del mistero incrociato di segno e spazio, Ennio Furiesi.
Comunicato stampa
È la rivelazione di uno spazio ‘altro’: quello abitato dalle ragioni necessarie di inquiete ombre, prigioniere di un eterno tormento.
Frammenti di torture, dialoghi ermetici, fughe di massa, prigioni dipinte solo dal dolore di chi le ha attraversate, rivoluzionano le prospettive attese de “Gli spazi inquieti”: inedita personale del maestro del mistero incrociato di segno e spazio, Ennio Furiesi.
Dal 27 agosto al 5 settembre 2016, con inaugurazione sabato 27 agosto alle ore 18, si apre nella location ‘prospettica’ del Teatro di Nascosto a Volterra (PI), lungo le suggestioni della scalinata di Docciola, l’esposizione di dipinti e sculture in terracotta, che diventa un viaggio allucinato nella poesia di identità violate e remote, manifeste nei loro stessi non-luoghi.
Un vuoto troppo pieno, quando il messaggero è un giallo ipnotizzante e terribile, o l’indugiare di pennellate insinuanti al limite del non colore, che rivelano nella luce tenue, lo status ontologico del rimosso, animato da un dostoevskijano senso di colpa collettivo.
Negativo dell’essere, in equilibri impossibili, piangenti come lo spazio inquieto che le accoglie, le presenze di Furiesi ricorrono e si trasformano, nel ritmo di una ricerca ancora in progress. Dalle nere schegge in equilibrio sul vuoto, alle installazioni, al ritorno della figura in pittura e scultura, in nuove sintesi compositive, con momenti surreali, come il blu profondo di una finestra dove “la siepe” è per sempre oltre il buio e la luce.
Figurazione e astrazione rompono il limite di demarcazione sulle ondulazioni di una danza troppo drammatica per muoversi in scenografie consuete.
Ma solo una scultura abbandona il balletto: quella senza ombra, perché per Furiesi comunque “un uomo non è un uomo, senza la consapevolezza del suo lato più buio”.
Nato a Volterra (PI) nel 1937, dove ancora risiede e svolge la sua attività artistica, per oltre vent’anni nelle stanze dello studio d’arte ricavato dagli spazi del ‘Chiarugi’, e ora presso lo studio di via Lungo le Mura, nel centro storico più panoramico della città, Ennio Furiesi, dopo il conseguimento del Diploma presso l’Istituto d’Arte di Volterra ed un periodo di dedizione all’artigianato di antichissima tradizione, ed all’insegnamento, riprende un rapporto personalissimo e continuativo con la pittura e la scultura, fino agli interventi a carattere installativo, nello scenario più attuale dell'arte contemporanea.
Ringraziamenti a:
Mauro Ghioni, Luciano Giustarini, Guy Massaux per l’ allestimento; ad Annet Henneman - Teatro di Nascosto, per lo spazio messo a disposizione.
Grafica: Costanza Furiesi, Vittorio Fradelizio.
Fotografia: Rita Dollmann e Costanza Furiesi.
Orari di apertura mostra: 10-12 e 16-18 (ingresso libero).