Raffaella Formenti – Prove d’orchestra

Informazioni Evento

Luogo
MECCANICHE CERUTI
Via Giacomo Ceruti 2a, Brescia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni ore 16.00-19.00

Vernissage
01/09/2016
Contatti
Sito web: http://raffaellaformenti.blogspot.it/
Artisti
Raffaella Formenti
Generi
arte contemporanea, personale

MeccanicheCeruti ospita un work in progress di Raffaella Formenti.

Comunicato stampa

“Quando lavoro ad un’installazione, arriva un punto in cui lo spazio fisico si fa urgenza inderogabile; una dimensione su cui proiettare il pensiero fattosi forma e, soprattutto, fattosi ingombro che richiede un’adeguata lettura”.
L'artista Raffaella Formenti condivide con il pubblico il suo ultimo lavoro, Prove d'orchestra, in un work in progress. Il luogo è quello di MeccanicheCeruti, spazio espositivo di Brescia nato nel 2015 con il fine di promuovere ricerche artistiche contemporanee.
Il work in progress permette di condividere l’attitudine con cui Raffaella Formenti lavora, legata al concetto di DERIVA: perdere controllo, riprendere controllo, lasciarsi condurre dalla casualità, tornare sulla rotta restando vigili alle suggestioni dell’ambiente.
Prove d’orchestra è parte di un progetto più ampio, Note in Do lenti, in realizzazione per ArtVerona 2016, di cui è la fomulazione zippata.
Nasce riflettendo sul fascino del golfo mistico, così viene chiamata la buca dell’orchestra, e sull’annoso problema dei tagli ai fondi per la Cultura, che rendono dipendente da sponsor ogni evento d’arte e sempre più precaria la realtà di orchestrali, attori e artisti. Leggii sponsorizzati reggono improbabili spartiti su cui una scrittura in simboli vettoriali si libera dal rigo.

Prove d'orchestra, work in progress presso MeccanicheCeruti, via Ceruti 2/a Brescia, dal 1 al 10 settembre, tutti i giorni dalle ore 16.00 alle 19.00.

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NOTE PER LA STAMPA

Raffaella Formenti
http://raffaellaformenti.blogspot.it/

Note in DO lenti: quando il DO minore raccoglie le tonalità dell’affanno da PIL, sono di scena gli archi privi di frecce. Metafore, crome e cromìe a smarginare.
Con Mozart il rigo rompe le righe della committenza e a fine vita lui sarà ossa sparse in fossa comune e ricchezza d’opere ai posteri. Nota dolente sempre attuale nel fragore forzato del fare PIL, nel cui conteggio a stento appare la Musica, quasi appunto a margine sgretolato in consumi e ossa. Da illuminista, Mozart scardina i confini della sottomissione al potere di Principi e Porporati, e la sua musica prende sapori e nutrimenti dalle feste popolari, dall’opera buffa, dai cori sacri, dalle nenie domestiche, e dal rigore nel misurarsi con quanti prima di lui hanno fatto dell’arte palestra esperienziale del pensiero, a volte ostico ai fruitori distratti o sprovvisti dei codici di lettura.
L’opera spesso proposta anche ai bambini, come fola per folle, il Flauto magico, in una storia d’amore cela ben altri arcani alchemici, e il dichiarato autore del libretto non è l’autore del libretto, e la Regina della Notte non è più lei, così come nella Loggia le torri di scatole sono già altro e l’affastellarsi di spartiti in esuberante divagazione, non sono carta piegata al dire o al raffigurare, ma risuonano nello sguardo di chi ne fa esperienza. Il pensiero scorre oltre il rigo e sul colore, afflato senza risposta certa. Mozart respira e diffonde, con finta ingenua follia, una nuova libertà individuale contro il peso della sudditanza. E tra le sue note si trovano in commistione corali luterane e kyrie cattolici, in bocca ad armigeri senza armi.
Pazienza, saggezza, risolutezza, per giungere fino al regno di Sarastro. Giungervi è vedere le cose con il proprio sguardo. Sotto la Loggia non la scenografia per un’opera, ma un improbabile golfo mistico che trova la sua forma temporanea così come le note nascono a inseguimento di una narrazione, o le parole dalle note stesse.

MeccanicheCeruti è uno spazio espositivo a Brescia per la promozione di ricerche artistiche contemporanee. Attivo dal 2015 è la sede di un progetto senza scopo di lucro nato per la diffusione dell’arte contemporanea in tutte le sue forme.
MeccanicheCeruti è un contenitore gratuito a disposizione degli artisti invitati; un luogo di ritrovo, di condivisione e confronto culturale indipendente da logiche economiche. Ricavato da un’ex officina meccanica storica nel centro della città, si sviluppa su una superficie di 120 mq. La meccanica in sé è una teoria che si occupa del movimento dei corpi, allusione a uno stato transitorio in continua mutazione al quale il progetto di MeccanicheCeruti s’ispira. Il nome è quello della strada in cui si trova, intitolata al pittore del settecento Giacomo Ceruti.
http://meccanicheceruti.wix.com/home
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