Luigi Campanelli / Marcello Di Donato – La Forma dello Sguardo
Luigi Campanelli e Marcello Di Donato si sono formati culturalmente negli anni Settanta. La loro collaborazione nasce nel 2008 per affinità elettive, per carattere e convinzioni artistiche avulse da modelli precostituiti, ma con curiosità condivise verso l’altro da sé, immagini e sguardi di vita e forme che sono rimaste nel patrimonio poetico dei due artisti.
Comunicato stampa
“La Forma dello Sguardo”
tra pittura e fotografia
Pitture di Luigi Campanelli
Fotografie di Marcello Di Donato
Inaugurazione 21 settembre 2016
ore 17
Chiesa di San Pietro in Valle, via Nolfi, Fano (PU)
Dal 22 settembre al 30 ottobre - 9/19
Luigi Campanelli e Marcello Di Donato si sono formati culturalmente negli anni Settanta. La loro collaborazione nasce nel 2008 per affinità elettive, per carattere e convinzioni artistiche avulse da modelli precostituiti, ma con curiosità condivise verso l’altro da sé, immagini e sguardi di vita e forme che sono rimaste nel patrimonio poetico dei due artisti.
Non si pone per loro la questione se la pittura o la fotografia siano più o meno conformi all’attualità, bensì che l’opera sia giusta, autentica e unica forma simbolicamente dialettica nel momento in cui si realizza, trovando così la ragion d’essere nell’archetipo in cui si riconosce il fare artistico.
Non poteva esserci occasione migliore per affermare questo principio e proporre delle opere inedite selezionate per questo spazio.
Luigi Campanelli presenterà tre nuovi grandi lavori pittorici da 160x200 cm. Una trilogia che richiama tre citazioni molto care all’artista:
1) Angelus Novus, aforisma del quadro di Paul Klee da "Tesi della filosofia della storia di Walter Benjamin";
2) Catastrofe semantica, da "Strategie della manipolazione", un convegno del 1980 di J. Baudrillard;
3) Isola perduta, da una riflessione di Erwin Panofski "La prospettiva come forma simbolica".
Allo stesso modo Marcello Di Donato presenterà tre grandi opere fotografiche. Tutta la mostra sarà composta in totale da 66 lavori: 33 opere pittoriche e altrettante opere fotografiche.
Sede della mostra è la Chiesa di San Pietro in Valle, a Fano, un mirabile esempio di barocco marchigiano, attualmente chiusa al culto. Un grande spazio che si presenta allo sguardo come un vuoto pieno di luce e spiritualità.