Andrea Bruno – Paesaggio con nemico
In occasione del Festival Filosofia, lo Spazio Meme di Carpi ospita la prima mostra di tavole originali, dedicate all’agonismo, del celebre artista bolognese
Comunicato stampa
In occasione del Festival Filosofia, lo Spazio Meme di Carpi ospita la prima mostra di tavole originali, dedicate all’agonismo, del celebre artista bolognese
L’agonismo e la guerra attraverso il fumetto, a partire dall’antica Grecia: questi i temi di Paesaggio con nemico, opera inedita di Andrea Bruno, le cui tavole saranno esposte a Carpi, presso lo Spazio Meme (al civico 4 di via Giordano Bruno), nel corso della mostra curata da Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini in occasione dell’edizione 2016 del Festival Filosofia, a partire da venerdì 16 settembre sino a domenica 13 novembre.
Le tavole in mostra, saranno accompagnate dalla realizzazione di una grande opera a parete.
Alle ore 19 di sabato 17 settembre, Bruno sarà poi presente presso lo spazio espositivo per l’inaugurazione, nel corso della quale sarà presentata per la prima volta l’omonima storia breve, creata a partire dalle tavole in mostra.
Andrea Bruno utilizza la sua poetica visiva e narrativa per reinterpretare, attraverso la stilizzazione e il racconto sequenziale del fumetto, gli archetipi figurativi della guerra civile a partire dall’antica Grecia.
In mostra, il pubblico potrà dunque ammirare le tavole della storia a fumetti inedita realizzata dall’artista, un esperimento di connessione tra passato e presente in cui il concetto di Agonismo viene sviluppato a partire da Polemos, per i greci il demone della guerra, e, in particolare, della guerra civile. “La contesa è padre di tutte le cose”, citazione di Eraclito, è, non a caso, l’incipit iniziale di Paesaggio con nemico.
Un racconto in cui il compito di dar voce ai protagonisti spetta a dei frammenti tratti dai frammenti in greco antico del filosofo Eraclito. Un viaggio per immagini tra soldatini giocattolo, opliti, fotografie di partigiani che si muovono in oniriche distopie atemporali, tra macchine abbandonate, graffiti, macerie, ciò che resta di allucinati paesaggi urbani. Personaggi più simili ad antieroi che a guerrieri caratterizzati dalla pulizia e dalla purezza plastica che si è soliti associare all'arte ellenistica, a membri di bande di strada impegnati a contendersi gli spazi di immaginarie metropoli devastate da conflitti indefiniti. Guerrieri postmoderni la cui rappresentazione si avvicina alle stilizzazioni della scultura greca arcaica e della pittura vascolare, così come all’immaginario post-apocalittico.
Lo stile di esecuzione rispecchia inoltre le tematiche affrontate: nelle tavole di Andrea Bruno, infatti, le figure sono rappresentate attraverso una sorta di lotta visiva fra i grovigli e le macchie d’ inchiostro che erodono il foglio da disegno e gli spazi bianchi la cui una luminosa potenza emerge dal nero.
Nato a Catania nel 1972, Andrea Bruno è fumettista e illustratore. I suoi lavori sono apparsi su numerose riviste e antologie, italiane e internazionali. Nel 2005 è tra i fondatori del gruppo Canicola, con il quale dà vita all’omonima rivista. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: l’albo ‘Black Indian Ink’, Centro Fumetto Andrea Pazienza,1999, ‘Disapperarer’, Coconino Press, 2001, i volumi ‘Brodo di niente’ Canicola, 2007, ‘Come le strisce che lasciano gli aerei’, Cocoino Fandango, 2012 sui testi di Vasco Brondi, pubblicati anche in Francia da Rackham editions, e il “leporello” in serigrafia della serie ‘Biblioteca onirica’, Alessandro Berardinelli Editore, 2013. Al momento sta completando ‘Cinema Zenit’, storia in tre episodi pubblicata sempre da Canicola. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
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