Carlo Colombo – 784 Sculpture Armchair

Informazioni Evento

Luogo
MARCA - MUSEO DELLE ARTI CATANZARO
Via Alessandro Turco 63, Catanzaro, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
24/09/2016

ore 18

Artisti
Carlo Colombo
Curatori
Vittorio Sgarbi
Uffici stampa
CLP
Generi
presentazione, incontro - conferenza

Vittorio Sgarbi presenterà il progetto 784 di Carlo Colombo, architetto e designer nel cui portfolio si annoverano collaborazioni con aziende quali Giorgetti, Flexform, Fontana Arte, Flu, Franke, Antoniolupi, Poliform.

Comunicato stampa

Sabato 24 settembre 2016, alle ore 18.00, al Museo Marca di Catanzaro, Vittorio Sgarbi presenterà il progetto 784 di Carlo Colombo, architetto e designer nel cui portfolio si annoverano collaborazioni con aziende quali Giorgetti, Flexform, Fontana Arte, Flu, Franke, Antoniolupi, Poliform.

L’incontro, organizzato dal Marca, nell’ambito di Catanzaro Design Week, sarà introdotto da Rocco Guglielmo, direttore del Marca, e dall’editore Giampaolo Prearo.

L’appuntamento vedrà Vittorio Sgarbi dialogare con Carlo Colombo sui confini - presunti o reali - tra arte e design, ovvero tra il primato della funzione e quello dell’estetica, affrontando questioni di metodo che segnano in modo decisivo la contemporaneità.

Concetti che si sintetizzano in 784, la sculpture armchair di Carlo Colombo che partecipa del duplice carattere di oggetto di design, destinato per definizione alla riproducibilità, e di opera d’arte, per sua natura unica.

784 è una poltrona-scultura in soli nove esemplari numerati e firmati dall’autore, realizzata assemblando barre in alluminio piene, di sezioni differenti (per un numero complessivo di 784) a comporre una struttura ergonomica sinuosa e seducente, forte della lezione che da sempre lega in modo indissolubile il mondo dell’arte e quello del design.
Vittorio Sgarbi riconosce nel talento di Victor Vasarely i referenti visuali e concettuali della creazione di Colombo. La scomposizione delle forme in moduli, la riduzione a elementi basilari che vengono riassemblati quasi seguendo l’apparente semplicità delle formule binarie, trova la sua eco anche nella scultura (con la scuola sudamericana di artisti quali Julio Le Parc, Jesùs Rafael Soto e Carlos Cruz-Diez) e finisce in modo naturale per toccare la sfera del design, per giungere alla lezione di Enzo Mari, “il più artista fra i designer italiani della sua generazione. Interessi optical, quelli di Mari, […] tradotti in controparte nel cestino portafrutta Atollo (1965), come se fosse un corrispondente plastico di certi giochi percettivi. Riempiti i fori sghembi dell’Atollo di tubi alla Soto, ognuno della stessa lunghezza, tagliati in sezione secondo l’andamento curvilineo dell’appoggio, otterrete un’armatura assai simile a quella su cui si basa l’opera di Carlo Colombo, quasi che potesse servire a coprire le sue cavità. E il cerchio si chiude”.

Nell’occasione, sarà presentato il volume CARLO COLOMBO. 784 (Prearo Editore) con testi di Vittorio Sgarbi, Giulio Cappellini e Giampaolo Bellavita.

Catanzaro, settembre 2016