Il flauto magico. 16 collezionisti per un’istituzione

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DI CASTELVECCHIO
Corso Castelvecchio 2, Verona, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
13/10/2016

su invito

Contatti
Sito web: http://www.artverona.it/
Curatori
Andrea Bruciati
Generi
arte contemporanea, collettiva

All’interno di questo percorso di analisi della poetica mozartiana, alcuni tra i più autorevoli collezionisti italiani sono stati coinvolti per rendere omaggio al Museo di Castelvecchio attraverso la mostra Il flauto magico. 16 collezionisti per un’istituzione, a cura di Andrea Bruciati e in collaborazione con Ketty Bertolaso, Margherita Bolla e Alba Di Lieto.

Comunicato stampa

All’interno di questo percorso di analisi della poetica mozartiana, alcuni tra i più autorevoli collezionisti italiani sono stati coinvolti per rendere omaggio al Museo di Castelvecchio attraverso la mostra Il flauto magico. 16 collezionisti per un’istituzione, a cura di Andrea Bruciati e in collaborazione con Ketty Bertolaso, Margherita Bolla e Alba Di Lieto, che sarà aperta al pubblico dal 14 ottobre 2016 all’8 gennaio 2017.
Ma perché Il flauto magico? Perché in quest’opera, più che in qualsiasi altro libretto di Da Ponte, traspaiono le contraddizioni di una cultura, quella mozartiana, fondata sulla dualità del pensiero illuminista e sulla struttura filosofica kantiana, che mostrava già gli elementi di un’apertura all’irrazionale e al lato più enigmatico della realtà. Romanticismo e resistenza, codici normativi e sovversione si palesano così attraverso una piattaforma creativa che accomuna le arti visive contemporanee, ponendo al centro della questione la problematicità di un’epoca di crisi, oggi fin troppo attuale, basata sulle ambivalenze, sull’incompletezza e sull’esigenza di conservare una memoria protesa al futuro. Un tempo di mezzo dove le contraddizioni in essere sono l’unica risposta plausibile; dove al gigantismo piranesiano dell’uomo schiacciato dalla Storia fa eco la crisi morale e sociale di un’età di transizione; dove alla cristallina lucidità di Sade si affiancano le urgenze e le discrepanze di un futuro offuscato da forze quasi mai controllabili. Come moderni Goya, gli artisti testimoniano infatti queste fragilità, questa mancanza di certezza e il rischio di venire estromessi dalla Storia.
Con questa iniziativa, ArtVerona prosegue nella propria vocazione di luogo di accertamento e analisi dei fatti dell’arte, in continua polarità tra fenomeni attuali e le ricerche storiche e contemporanee.
Per conoscere le opere in mostra, vi invitiamo a leggere la scheda di approfondimento mentre per immergervi dal vivo in questa esperienza, l’appuntamento è al Museo di Castelvecchio.