Ivano Pardi – Cosmogonie
Ivano Pardi racconta in questa mostra le Cosmogonie, divenendo così contemporaneo pittore e poeta del mito più antico narrando le origini del Cosmo.
Comunicato stampa
Venerdì 30 settembre, in c.so Vittorio Emanuele 188 a L’Aquila, inaugurerà Cosmogonie, mostra personale di Ivano Pardi a cura di Sara Cavallo.
"Primo di tutti fu il Chaos", dice Esiodo (Theogonia. 116).
Ivano Pardi racconta in questa mostra le Cosmogonie, divenendo così contemporaneo pittore e poeta del mito più antico narrando le origini del Cosmo.
Le sue opere rievocano, attraverso un continuo mescolarsi di colori e tecniche diverse, l’inizio: qla prima metamorfosi che ha portato dal disordine e vuoto del Chaos all’ordine del Cosmo.
Nelle tele in mostra è espressa tutta la potenza creatrice che libera con forza la propria energia attraverso grandi esplosioni cromatiche, in cui i colori sembrano simboleggiare i diversi elementi della natura; essi si fondono e confondono tra loro ora in vortici continui ora in campiture più ampie e distese.
Si sente il ricordo dell’arte informale e materica: non vi si riconosce nessun genere di forma ma non si sconfina nell’astratto e la materia diventa protagonista; essa si raggruma e addensa sulla tela e ancor più sulla ceramica rendendo assolutamente tangibile e viva la prima di trasformazione, le Cosmogonie.
Dal Chaos (il vuoto primordiale) nacquero Gaia (la terra), Tartaro (le tenebre) e infine Eros (l’amore), ma qui l’ordine è ancora di là da venire, è la metamorfosi in atto.
Un viaggio alle origini del mito.
Ivano Pardi, nasce a Castelli (TE). Consegue la maturità artistica all’Istituto Statale D’Arte per poi completare la propria formazione artistica diplomandosi presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila frequentando i corsi di illustri maestri dell’arte italiana: Ceroli, Marotta, Cascella, Brunori, Guerrini ed altri.
Si dedica da anni ad una produzione artistica contemporanea utilizzando diversi materiali, prevalentemente olio e tecniche miste su tela. Fotografo è attivo anche nella lavorazione della ceramica contemporanea. Dal 2004 avvia una pittura materica che trova nello spessore “aggrumato” del colore il segno della sofferenza e delle lacerazioni del mondo. Dal 2007 è tra gli artisti membri del Museo della Permanente di Milano. Tantissime le sue partecipazioni a qualificate rassegne collettive e personali in Italia e all’estero: Roma, Milano, Desio, Bologna, Pescara, Teramo , Palermo, Francavilla al mare, Cisterna di Latina, Atri, Torino, Giulianova e tanti altri centri e poi Parigi, Madrid, Londra,New York, Belgrado. Nel 2011 Partecipa alla 54° Biennale di Venezia sala Nervi Padiglione Italia a Torino a cura di V. Sgarbi e G. Grasso.