Josephine Sassu – L’esercito di Pastafrolla
Nel terzo appuntamento di Arte in Tavola, rassegna d’arte contemporanea a cura di Anna Oggiano e Roberta Vanali per Kuko, è la volta di Josephine Sassu e il progetto site specific “L’esercito di Pastafrolla”.
Comunicato stampa
Nel terzo appuntamento di Arte in Tavola, rassegna d'arte contemporanea a cura di Anna Oggiano e Roberta Vanali per Kuko, è la volta di Josephine Sassu e il progetto site specific "L'esercito di Pastafrolla": "Nella cucina di KuKo, venerdì 7 ottobre dalle ore19, si svolgerà l'epica battaglia tra l'esercito di pastafrolla, costituito da un nutrito numero di frolla-insetto, e l'esigua schiera degli appassionati d'arte. A sorvegliare la tenzone gli alligatori danzanti che regaleranno vere lacrime di coccodrillo ai combattenti armati di mascelle più agguerriti. Riusciranno le insegne dei biscotti, blatte e bacherozzi, a neutralizzare gli atavici nemici mandibolari?"
Solo partecipando lo scoprirete!
C’è chi tappezza le pareti con centinaia di veri insetti senza alterarli nei colori e nella forma come la designer Jennifer Angus; chi invece come Cedric Laquize ricava dalle carcasse dei coleotteri delle piccole fate non dissimili dalle inquietanti creaturine di Tessa Farmer, celebre per le composizioni organiche di insetti e piante; ma anche chi attraverso il riciclo e l’assemblaggio di componenti elettronici e circuiti di vecchi Pc ottiene raffinati e particolareggiati insetti come l’artista britannica Julie Alice Chappel. Parliamo di quella tendenza definita Insect art, forma d’arte per lo più effimera di cui fanno parte anche Aganeta Dyck, che consente alle api di completare le sue sculture inserendole dentro alveari, e Hubert Duprat che per dare vita alle sue sculture-gioiello si serve dei trichopteri che, come antichi amanuensi, assemblano perline e scagliette d’oro incollandole con i filamenti che secernono naturalmente.
Ebbene, l’universo onirico di Josephine Sassu fatto di costanti richiami alla natura - i cui soggetti prediletti sono da ricercare tra gli animali che diventano metafore di vita e di morte -, incline a quelle che sono rappresentazioni temporanee al limite dell’effimero, come nella serie dei Monumenti provvisori - dopo quella che è stata la pratica del cucito - in questo frangente si cala in quella che è la tradizione dolciaria sarda e lo fa attraverso insetti di sua invenzione che dipinge sulla glassa di deliziosi biscotti fatti in casa. E se Jan Fabre, nipote di entomologo che gli ha lasciato in eredità una enorme collezione di insetti, è stato condizionato nell’utilizzare in quasi tutti i suoi progetti cadaveri di scarabei stercorari, Josephine Sassu - appassionata di coleotteri fin da bambina - deve invece a sua nonna l’amore per la tradizione dolciaria. Quei dolci che indubbiamente si pongono in antitesi alla leziosità del cake design modaiolo. Ed ecco che l’Esercito di Pastafrolla - citazione all’esercito di terracotta cinese di cui l’artista subisce grande fascino - biscotti decorati con coleotteri di fantasia, soldati-insetti che si schierano come una teoria di vergini e martiri alto medievali, affianca mattonelle di ceramica - anch’essa biscotto - a formare due legioni pronte ad accogliere il pubblico. Perché se è vero che l’artista si misura con l’apparente semplicità della prassi dolciaria è anche vero che si diverte a giocare sull’ambiguità della rappresentazione che inequivocabilmente conferisce al manufatto un aspetto grottesco aprendo nuove prospettive, talvolta inquietanti. (Roberta Vanali)
Il lavoro artistico di Josephine Sassu riporta al mondo delle fiabe, quelle per adulti consenzienti.
I rimandi e le citazioni sono tantissime: come non pensare alle metamorfosi di Ovidio, alle fiabe di Fedro, alla metamorfosi – decisamente inquietante – di Kafka, a mastro pulce di Hoffmann e tanti nomi ancora da riempire un libro.
L'universo fiaba ci aiuta ad affrontare le tematiche scabrose dell'esistenza quasi che, in questa maniera, si riesca a esorcizzare il lato oscuro che alberga in ciascuno di noi.
La proposta della Sassu, per la rassegna arte in tavola, è un esercito di pasta frolla dove ogni soldato-biscotto veste le insegne di un insetto.
Il dubbio che ti assale, dopo il primo sentimento di gioia infantile, è di reminiscenza delle vicende di Hansel e Gretel.
E siccome siamo adulti, la domanda che ci poniamo è se stiamo mangiando proteine o carboidrati.
Come dire, senza essere necessariamente ebrei: è kosher o no?
D'altro canto la pasta frolla è un di impasto applicabile a qualunque elemento che cambia stato amalgamato con l'acqua e passato al forno.
Ed ecco allora, come nella sala d'armi con i magnifici scudi della reggia di Ulisse, i piatti-scudo con i coccodrilli danzanti che sono di ammonimento per gli invasori. (Anna Oggiano)