Festival #ArtsOutsideArts
L’associazione culturale ArtCityLab organizza nel mese di ottobre 2016 il Festival #ArtsOutsideArts. Performance artistiche, convegni, visite guidate, serate dedicate e laboratori di didattica animeranno tutto il mese di ottobre.
Comunicato stampa
L’associazione culturale ArtCityLab organizza nel mese di ottobre 2016 il Festival #ArtsOutsideArts. Performance artistiche, convegni, visite guidate, serate dedicate e laboratori di didattica animeranno tutto il mese di ottobre.
ArtCityLab è un’associazione che si occupa di pratiche performative e relazionali all’interno dello spazio urbano, con lo scopo di far interagire attori privati e istituzioni pubbliche interessate alla produzione di format alternativi rispetto alle consuete politiche culturali. Vengono progettati laboratori creativi collettivi coi quali divulgare stimoli innovativi, evidenziando il territorio come spazio pubblico e luogo di esperienza. Secondo tali dinamiche la comunità diventa parte attiva nella produzione dell’operazione artistica, in modo tale che l’arte coinvolga il pubblico e semplifichi la comprensione del valore culturale. Il tentativo da parte dell'associazione è infatti quello di far interagire istituzioni, cittadini, associazioni e fondazioni sviluppando dibattito sul territorio e coinvolgendo tutte le discipline artistiche, con un’attenzione particolare a progetti nei quali la gente fa parte del processo creativo.
Il Festival verrà inaugurato l’11 e il 13 ottobre con #Vesparch, esplorazione collettiva, in scooter, dei principali paesaggi sociali e urbani di una città, intervallata da soste e incontri con cittadine/i e protagonisti della vita quotidiana e istituzionale, con la guida d’eccezione dell’architetto Stefano Boeri. Secondo Boeri lo scooter urbano, la vespa, è uno strumento straordinario di lettura della città; si provi ad immaginare un gruppo eterogeneo di cittadini, studenti, lavoratori, famiglie, coppie, singoli, specialisti e non, uniti solo dall’amore per la Vespa e per la loro città. Un forte momento di associazione e condivisione, di insegnamenti e confronti. La Vespa permette spostamenti agili, soste frequenti e in qualsiasi luogo; questo dà modo ai cittadini partecipanti di guardare ciò che li circonda, commentando quello che vedono. Sarà inoltre effettuata una performance alla scalo ferroviario San Cristoforo progettato da Aldo Rossi, nel gallaratese.
L’Università Cattolica di Milano ospiterà Il 12 e il 13 ottobre il convegno Arte Fuori dall’Arte - Incontri e scambi fra arti visive e società negli anni Settanta. Gli anni Settanta sono oggetto da tempo di una seria e profonda storicizzazione con il fiorire di ricerche che il convegno si prefigge di valorizzare, invitando studiosi già affermati e ricercatori più giovani a investigare i molteplici aspetti in cui le ricerche artistiche incontrano la società, i temi di dibattito politico del momento, i luoghi di aggregazione. Curato da Cristina Casero, Elena Di Raddo e Francesca Gallo, il convegno è promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dall’Università degli Studi di Parma e dall’Università La Sapienza di Roma, con la collaborazione di ArtCityLab, che all’interno del Festival organizzerà in città alcuni interventi in linea con i temi affrontati nel convegno.
Infatti, Il Festival continuerà con l’azione di Ugo La Pietra Abitare è essere ovunque a casa propria, che rimarrà per un mese a partire dal 12 di ottobre negli spazi di BASE in via Tortona, fondazione con cui ArtCityLab ha collaborato per questo progetto. Si tratta di un’analisi costante sul cittadino e la sua condizione all’interno di una società che lo ha rinchiuso; La Pietra scuote l’abitante, lo rende cosciente di questa condizione. Il titolo della performance è preso da un libretto che raccoglieva l’ideologia espressa negli anni Cinquanta dall’Internazionale Situazionista, ed è la giusta espressione che racchiude tutti i suoi interrogativi. Qualcosa che va oltre lo “spazio da usare” e che raggiunge la maturità in un “spazio da abitare” che per l’artista significa poterlo capire, amare, odiare, esplorare.
Inoltre, per un mese a partire dal 12 di ottobre rimarrà esposta anche l’azione di Fernando De Filippi La Parola e l’immagine, in Via Necchi, accanto all’Università Cattolica di Milano; si tratta di un manifesto che contiene lo slogan “La funzione espressiva di ogni messaggio è di consentire al mittente di identificarsi come tale”, scritto a grossi caratteri in stampatello rosso, dichiaratamente politici ma anche criptici, sintetici, realizzati utilizzando, per la distribuzione delle idee, i canali riservati alla comunicazione pubblicitaria. Si trattava di recuperare una forma di comunicazione più vasta servendosi di linguaggi differenti, utilizzati per fini opposti a quelli per cui erano stati organizzati.
Il 15 ottobre il Festival proseguirà con l’azione Noi Ricordiamo dell’artista Enzo Umbaca, che si terrà al Teatro Continuo di Burri all’interno del Parco Sempione e all’Arco della Pace. L’intento relazionale del progetto che si terrà in occasione della Notte dei Senza Dimora è unire la comunità e illuminare una parte della città che rispecchi i valori culturali e sociali condivisi. Sarà il Teatro Continuo di Burri il soggetto che sarà investito da una luce nuova; luminose persone - lucciole mostreranno il palcoscenico del teatro aperto in una nuova forma, dando importanza a un luogo che è diventato il simbolo della condivisione fino dal 1973, anno della sua costruzione. L’intento di Umbaca è quello di ricollegare il pubblico allo spazio urbano per aprire le porte del teatro, luogo da sempre di cultura, a chiunque fosse interessato alla conoscenza.
Il Festival proseguirà l’21 e il 22 ottobre con l’azione di Paolo Masi Riflessioni Riflesse in Piazza San Fedele, un focus sul rapporto con la città, la realtà e la memoria. Quest’opera ha il potere di attraversare l’osservatore coinvolgendolo nella magica illusione del colore. L’opera installata nello spazio, una moltitudine di dischi specchianti doppiati da altri dischi in perspex, crea una disseminazione in continuo dialogo con l’architettura.
Il 23 ottobre si pedalerà tutti assieme con KaleidoWay, un percorso culturale progettato assieme all’associazione Wonder Way per le vie di Milano. Dedicato a tutti coloro che vogliono esplorare la loro città in bicicletta, alla scoperta o riscoperta di luoghi e zone, con lo sguardo aperto, sempre pronto a sorprendersi. Un omaggio all’estetica del meraviglioso, un momento di curiosità e condivisione, osservando e imparando qualcosa, da soli, in coppia o assieme agli amici, condividendo foto e momenti. L’artista Kensuke Koike è stato incaricato di progettare un caleidoscopio che verrà consegnato a ciascun partecipante: un modo per osservare la realtà dei luoghi esplorati in maniera insolita e accattivante.
Il Festival concluderà in Via Spallanzani il 31 ottobre con l’azione Dilatazione Spazio – temporale di un percorso dell’artista Grazia Varisco, nacque dall’esigenza di portare l’artista a diretto contatto con la collettività di un centro urbano, con gli spazi in cui essa quotidianamente vive, con le sue abitudini e necessità. Grazia Varisco sconvolgerà la circolazione della via con l’inserimento di barriere composte da grandi scatole di cartone, costringendo quindi i passanti ad un cammino labirintico e di attiva partecipazione. Altererà quindi una strada con l’intento di portare nella città un’atmosfera nuova, non abituale. L’intento della manifestazione è che “Almeno per un giorno la città non venga considerata il luogo in cui in certe ore del giorno si compra e in altre si bighellona con noia, ma un campo di interazione persona- ambiente, un momento di comunicazione urbana”.