B#Side War – Venice Stage
IoDeposito Ong, in occasione dell’opening della terza edizione dell’International B#Side War Festival, è lieta di presentare un esclusivo programma di eventi di arte contemporanea performativa.
Comunicato stampa
B#SIDE WAR - VENICE STAGE
OPENING WEEK DEL FESTIVAL B#SIDE WAR A VENEZIA, CON GLI ARTISTI INTERNAZIONALI DAN ALLON, MANCA BAJEC, ANA MROVLJE
14 ottobre – 22 ottobre
IoDeposito Ong, in occasione dell’opening della terza edizione dell’International B#Side War Festival, è lieta di presentare un esclusivo programma di eventi di arte contemporanea performativa.
B#Side War è una rassegna artistica e culturale diffusa, che permea i territori del nord est e dell’Istria, dal mare alle Alpi Giulie, con mostre d’arte e installazioni artistiche, performing, talks e incontri, conferenze, ricerche e pubblicazioni, e numerosi eventi speciali in città europee e di altri continenti (Verdun, Ieper, Kansas City, Londra, Canberra, Toronto, Izola, Pirano).
Nata con lo scopo di indagare i lasciti e i retaggi delle guerre del ‘900 alle nuove generazioni, la rassegna vuole indagare il legame che sussiste tra il nostro passato di guerra e il modo in cui oggi percepiamo il mondo, proponendosi come attivatore di pensiero critico attraverso la visione e la sensibilità di artisti contemporanei provenienti da 39 paesi del mondo.
Per l’atteso Venice Stage, il festival ha coinvolto gli artisti internazionali Dan Allon, Manca Bajec e Ana Mrovlje, che inaugureranno la terza edizione dando vita ad una settimana di intensi e irripetibili atti performativi, distinti tra loro, ma interconnessi da una comune visione di rilettura delle storie di guerra che gli artisti hanno vissuto in prima persona (il conflitto Israelo-Palestinese, la guerra dei Balcani), o dei quali sono i diretti eredi (il primo e il secondo conflitto mondiale). Le performance e opere d’arte contemporanea scelte per la opening week, invitano e coinvolgono lo spettatore a esplorare tematiche legate alla repressione e all’ereditarietà del conflitto, entrando in uno spazio di contemplazione in cui assumere nuove interpretazioni e rivivere una visione poli-focale e multi-vocale della storia tra passato e presente.
L’artista Dan Allon, che vive e opera tra Tel Aviv e Berlino (scelto, nella sua carriera, da curatori come Francesco Bonami), nella performance All in Order Mr. General, lunga 7 giorni, riflette sul tema della repressione come strumento principale della lotta per il potere. Nell’ambito dei 7 giorni, Allon si calerà nei panni di un dittatore, messo in cattività, imprigionato in uno spazio angusto (vittima e carnefice al contempo) che si confronta con una situazione fuori dal suo controllo.
L’artista, nato e cresciuto in Israele, è particolarmente consapevole del rapporto che intercorre tra più forti e più deboli nelle società in conflitto, e apre uno spiraglio quanto più inquietante sul complicato rapporto tra mondo militare e mondo civile, divisi, nelle guerre di oggi come in quelle di ieri, da una linea labile.
La figura del dittatore incarna non solo una serie di ricordi dell’artista, riverberando figure archetipiche, ma vuole soprattutto rappresentare un ventaglio di emozioni profonde e sfaccettature scaturite dal rapporto complicato con il padre e con l’intensa esperienza vissuta prestando servizio militare a Kzioth (penitenziario israeliano per prigionieri politici palestinesi): in qualità di guardia penitenziaria, Allon aveva pieno potere e controllo sui prigionieri.
In All in Order Mr. General, prigioniero ed esposto al pubblico 24 ore al giorno per sette giorni, Allon spera di riuscire a comunicare la complessità e l’ambivalenza della storia, creando relazioni e tensioni con il visitatore, a partire dal rapporto asimmetrico che a lui lo unisce.
L’artista slovena Manca Bajec, in Witness Corner Marked, indaga il movimento definito da James E. Young ‘Counter-Monument’ (Contro-Monumento), suggerendo come l’arte contemporanea possa agire talvolta da intruso e/o da fattore di “illuminazione” delle aree grigie nella scrittura della storia, attraverso la riqualificazione e reinterpretazione di un'idea mono-vocale di memoria (e offrendo dunque una visione poli-focale e multi-vocale dei fatti, distante dall’idea di “edificio monumentale”).
Witness Corner Marked si concentra infatti sul rendere percepibile al visitatore una multi-vocalità di storie: partendo da testimonianze di esperienze vissute durante i conflitti del secolo scorso, gli elementi dello spazio in cui il visitatore si troverà cominceranno a parlargli, esprimendo suggestioni ed esperienze del vissuto dell’individuo nel conflitto. Un vuoto, animato da voci che, fluttuando nello spazio, condividono con il pubblico, storie di guerra, testimoni dei tanti momenti mai "monumentalizzati".
Lavorando nel campo dell’arte concettuale e utilizzando l’esperienza individuale come soggetto principale delle sue opere, l’artista Ana Mrovlje indaga temi legati all’inconscio. L’installazione partecipativa e sensoriale, Peacestool (Sit Down and Deal with War Inside of You), indaga qualcosa che ancora oggi fa parte della nostra memoria collettiva, giacendo nei cromosomi e nel portato ereditario di ciascuno di noi, ma che raramente viene pienamente compreso: il retaggio della guerra, che si trasmette di generazione in generazione.
Una sedia composta di 3000 bossoli di proiettile risalenti alla Prima Guerra Mondiale, rappresenta la testimonianza concreta di un conflitto che lascia ancora oggi i suoi strascichi, un conflitto che ha rimbombato lungo i decenni, giungendo con la sua eco ad influenzare altre guerre, come quella dei Balcani, di cui l’artista è stata testimone. La sedia vuole anche evocare gli anni di terapia cui l’artista si è sottoposta per intraprendere il suo percorso come psicanalista, anni in cui ha affrontato il portato individuale della guerra, presente nel suo subconscio, sedendosi sulla sedia del suo analista.
Mettendo lo spettatore al centro dell’installazione, egli diventa protagonista di una guerra che è parte di lui interiormente, e che diventa collettiva in virtù della sua presenza in ciascuno.
B#SIDE WAR - VENICE STAGE PROGRAMMA UFFICIALE
Whitness Corner Marked, a 30 hours performance by Manca Bajec
Da venerdì 14 ottobre 2016, ore 13.00 - a sabato 15 ottobre, ore 19.00
SPECIAL TALK CON GLI ARTISTI DAN ALLON, MANCA BAJEC E ANA MROVLJE, & OFFICIAL OPENING DEL FESTIVAL – Sabato 15 ottobre 2016, ore 18.00
All In order Mr. General, a 7 days performance by Dan Allon
Da sabato 15 ottobre 2016, ore 19.00 - a venerdì 21 ottobre, ore 19.00
(La perfomance All In order Mr. General è visibile nell’arco della giornata all’interno della galleria, 24 ore su 24 dall’esterno della galleria)
Peacestool, sensorial installation by Ana Mrovlje
Da venerdì 14 ottobre 2016, ore 13.00 - a venerdì 21 ottobre 2016, ore 19.00