Gli Stati della Mente
Prima edizione del Festival di arte e cultura
Comunicato stampa
Vicenza, 6 ottobre 2016. E’ ormai alle porte la prima edizione del Festival “Gli Stati della Mente”, rassegna di arte e cultura per esplorare e trascendere i confini tra salute e disagio mentale attraverso l'importante interazione con le arti visuali, la danza, il teatro, la musica, la letteratura, i cineforum e il dibattito tra esperti. Curato da Petra Cason, il festival è realizzato dal Laboratorio Arka Associazione Culturale, in collaborazione e con il contributo del Comune di Vicenza, Assessorato alla Crescita, con l’adesione del Dipartimento di Salute Mentale di Vicenza, il patrocinio dell’ ULSS 6, della Provincia di Vicenza e il sostegno della Cassa di Risparmio del Veneto.
La manifestazione, articolata in sei giornate di eventi, distribuiti nell’arco di due settimane, dal 14 al 30 ottobre, alternerà circa trenta appuntamenti in 20 location in tutta la città di Vicenza, la maggior parte dei quali avranno luogo entro il centro storico, oltre che in una sede “satellite” (l'Oasi Rossi a Santorso), con l’obiettivo di realizzare una rete virtuosa tra il pubblico, le istituzioni, e le numerose realtà locali e nazionali che si occupano di salute e malattia mentale attraverso l’arte, le relazioni di aiuto, la terapia e la prevenzione.
Cooperative e day hospital, parchi e piazze, stamperie d'arte e musei diverranno luoghi espositivi e palcoscenici estemporanei per le numerose occasioni d'incontro.
Articolato in quattro tipologie di eventi – mostre, spettacoli teatrali/performance, laboratori, e dialoghi – il Festival è inteso da un lato come un’opportunità per restituire valore e significato alla chiusura dei manicomi e degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani attraverso un approccio retrospettivo (iconografico, storiografico) agli esiti della riforma Basaglia, e dall’altro lato come un luogo d’incontro per esplorare con una visione più ampia, attraverso i linguaggi trasversali dell’arte e della cultura, le zone di confine e i territori dove la salute mentale sfuma nel disagio psichico.
“L'idea del Festival è nata attorno alla volontà di ideare un progetto per presentare l’opera del fotografo Franco Guardascione, che ha documentato la realtà degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani” spiega Petra Cason, curatrice e ideatrice del Festival. “E’ stato così che ho scoperto un terreno ampio, fertile e tuttavia ancora molto controverso, proprio nella nostra Vicenza. Le storie di salute e malattia mentale di tanti amici e persone che conosco mi hanno spinta a voler andare oltre, raccogliendo più punti di vista possibili attraverso l’arte e il dialogo, per parlare di un argomento difficilissimo da affrontare ma sempre – e purtroppo – di estrema attualità”. “La salute mentale – continua la dott.ssa Cason - è un bene prezioso che ha bisogno di tutta la nostra cura e attenzione, anche – o soprattutto – quando ci mette a disagio. Parlarne attraverso il linguaggio dell’arte e del dibattito aperto è un modo per cercare di superare i tabù ed esplorare con più fiducia ciò che può apparire insolito o inquietante”.
IL PROGRAMMA
Il calendario degli eventi in programma si aprirà venerdì 14 ottobre.
Dalle ore 15.00 di venerdì 14 ottobre sarà aperto l’InfoPoint del Festival, presso il Salone degli Zavatteri della Basilica Palladiana, dove saranno disponibili al pubblico i programmi della manifestazione.
Alle ore 18.00, le autorità cittadine e gli organizzatori del Festival daranno ufficialmente il via alle attività della manifestazione dalla Loggia del Capitaniato in Piazza dei Signori. Per l’occasione parteciperanno il Vice-Sindaco Jacopo Bulgarini d’Elci, la curatrice del festival Petra Cason e il dott. Andrea Danieli, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Ulss n. 6 Vicenza.
Per l'apertura sfilerà un corteo simbolico in cui i protagonisti del Festival, i rappresentanti delle numerose realtà aderenti alla manifestazione e i partner de “Gli Stati della Mente”, accompagneranno l'emblematica e ormai nota opera scultorea “Marco Cavallo”, realizzata negli anni ’70 dal laboratorio collettivo capitanato da Vittorio Basaglia. Per l’occasione, l’inconfondibile destriero azzurro di legno e cartapesta farà la sua comparsa nel centro storico cittadino, attraversando la via che da Palazzo Trissino “casa del Comune” giunge alla loggia del Capitaniato, come simbolo anti-ideologico della dignità universale di chi affronta il dolore della malattia mentale.
Seguirà una visita alle tre mostre, in compagnia di artisti e curatori.
A partire da venerdì 14 ottobre fino a domenica 30 ottobre, le attività del Festival saranno articolate in quattro tipologie di eventi – mostre, spettacoli teatrali/performance, laboratori, e dialoghi – e concentrate nei seguenti tre weekend del mese in corso: 14, 15 e 16; 21, 22 e 23; 28, 29 e 30 ottobre.
MOSTRE
Lo spazio dedicato alle mostre comprenderà quattro eventi tra esposizioni d’arte contemporanea, installazioni fotografiche e spettacoli di live painting per indagare i luoghi della salute mentale e attivare nuove riflessioni. A dare il via alle attività a Palazzo Cordellina, il 14 ottobre alle ore 19, aprirà i battenti la mostra fotografica “I luoghi dell’abbandono” di Stefano Perego dedicata agli ospedali psichiatrici abbandonati in Italia. Un reportage di grande lirismo, che riesce a trovare grande bellezza pur nella desolazione di sale e oggetti mai più vissuti da presenze umane.
Alla stessa ora, alla galleria TY Studio sarà inaugurata la videoinstallazione “OPG_Gli internatuti” di Marco dal Maso, con le intense foto di Franco Guardascione a testimonianza degli ultimi anni di attività dei sei ospedali psichiatrici giudiziari italiani: un excursus tra luoghi drammatici e le vite che li hanno attraversati. In contemporanea alle due mostre fotografiche, sarà inaugurata la collettiva d’arte contemporanea “Blooming Buzzing Confusion. Rigogliosa Ronzante Confusione” a cura di Silvia Petronici, dedicata ai confini tra stati di sospensione e comportamento razionale: un dialogo concettuale è stato attivato da sette artisti contemporanei con altrettante opere provenienti dall'atelier del Day Hospital del Complesso di San Felice (Dipartimento di Salute Mentale di Vicenza).
Il 15 e 16 ottobre all’ex Bocciodromo, dalle ore 10 alle ore 18, si terrà invece un intervento di live painting, realizzato dagli street artist del Collettivo FX assieme a Manuel Pablo Pace, nell'intento di continuare, con questa tappa vicentina, il progetto pittorico “Dietro ogni matto c’è un villaggio”, che ha toccato nell'ultimo anno diverse città d'Italia.
TEATRO E PERFORMANCE
Le performance e gli spettacoli teatrali del festival avranno come filo conduttore l’esplorazione degli stati della mente umana in tutte le sue espressioni di salute, disabilità e malattia, in relazione alla creatività che sfocia nell'arte. Ad inaugurare questa sezione sarà lo spettacolo “Alla fine arriva sempre l’estate” della Compagnia “La Giostra” con la regia di Luisa Vigolo, che sarà messo in scena al Teatro di Bertesina il 14 ottobre alle ore 21: l'ambientazione delle scene in un ospedale psichiatrico degli anni Cinquanta accompagnerà il pubblico in un viaggio temporale di forte suggestione.
Sabato 15 ottobre alle ore 18.30, il Collettivo Elevator Bunker metterà invece in scena alla Cooperativa Insieme la performance “Bestiario Universale” in cui la confusione tra convenzione, finzione e realtà servirà a riscoprire il valore di ogni animo. La stessa sera, alle ore 21, al Teatro Astra andrà in scena lo spettacolo del Teatro delle Selve “La storia di Marco Cavallo”, un racconto a più voci di un’epopea collettiva che vede protagonisti le visioni di Franco Basaglia, di Giuliano Scabia e del gruppo di artisti e operatori che, per primi, provarono a “sfondare” il Muro dell’ospedale psichiatrico. Infine domenica 16 ottobre alle ore 16.30 in Piazza Matteotti, la Compagnia di danza popolare Tirimballo e Banda del Ciòn, Ass. Cittadinanza e Salute, Ass.A.sa.be. inscenerà lo spettacolo di danza e musica “Manfrine, Polke e Melanzane Bianche”. Lo spettacolo aperto al pubblico metterà in scena danze tradizionali accompagnate da musica live a cura della Banda del Ciòn ideate per promuovere il benessere, le relazioni sociali e il divertimento delle persone anziane e/o con disagio mentale.
Sempre il 16 ottobre alle ore 16 e 17 presso il Complesso San Felice sarà allestito lo spettacolo di teatro-danza di Thierry Parmentier “Se non si vede anch’io”, in collaborazione con l’Associazione “Attivamente” di Lonigo e l’Associazione “Casa Lorca” di Vicenza. La stessa sera alle ore 20.45 all’Oasi Rossi di Santorso sarà messo in scena lo spettacolo “Mon Frère Vincent” della Fondazione Capta Onlus. Lo spettacolo a due voci racconterà la storia della relazione tra il celebre pittore Vincent Van Gogh e suo fratello Theo, tracciandone una relazione complessa fatta di interdipendenza, fatica, arte e religione.
Sempre a proposito di Van Gogh, il 29 ottobre alle ore 17 a Palazzo Cordellina sarà invece di scena il viaggio letterario, musicale ed artistico “Vincent Van Gogh: L’incendio nell’anima” a cura di Alessandra Vignato, Diego Bassignana, Roberto Greppi e Jader Girardello, con la collaborazione della Biblioteca Civica Bertoliana.
Una visione intima nella dimensione legata al Mito sarà proposta nei tre giorni di repliche di “Dioniso e Penteo. Tragedia del Teatro” della Compagnia Teatro del Lemming, che indaga la distorsione relazionale causata dalla negazione degli istinti profondi: uno spettacolo permeato da una forte interazione con lo spettatore, presente in un numero di 7 persone a replica.
La sessione teatrale si concluderà con il laboratorio di Patricia Zanco “Il cuore rivelatore di E.A. Poe”, ispirato all’omonimo racconto che ritrae la vertigine e i fantasmi della mente attraverso una dimensione sonora di voce e musica secondo una costruzione drammaturgica. Lo spettacolo è a cura di FBST Fatebenesorellesorelle Teatro e si terrà alla Stamperia d’Arte Busato domenica 30 ottobre alle ore 18:30.
LABORATORI
La sessione di workshop, laboratori e percorsi guidati tra arte e salute mentale sarà caratterizzata da quattro eventi principali, il primo dei quali avrà luogo il 16 ottobre e si ripeterà il 30, dalle 9:30 alle 11:30 presso il Complesso San Felice con il titolo “Incontro Danzante” a cura di Thierry Parmentier. Si tratta di un laboratorio di danza creativa per mettersi in gioco attraverso la sperimentazione di diversi linguaggi, che spaziano dalla danza al teatro alla performance.
Il 28, 29 e 30 ottobre presso la Cooperativa Sociale M25 sarà allestito il laboratorio teatrale “Il Confine” condotto da Patricia Zanco e Daniela Mattiuzzi, per esplorare i confini della follia e della normalità mettendosi alla prova in prima persona.
Il percorso d’arte guidato “Idee in Cammino”, a cura di Agata Keran, vedrà invece come protagoniste le collezioni di Palazzo Leoni Montanari che per l’occasione saranno rivisitate sotto forma di viaggio in tre tappe nella storia del pensiero europeo. Il percorso sarà organizzato il 15 e il 16 ottobre e il 29 e 30 ottobre in diverse ore della giornata (per informazioni consultare il programma).
Sempre domenica 16 alle ore 17.00, all’Oasi Rossi di Santorso sarà infine allestito il laboratorio di art-counseling e teatroterapia “Arte è assenza di giudizio. Arte è essenza” condotto da Alessandra Bonotto, art-counselor e teatroterapeuta. Durante il laboratorio, rivolto a tutti, saranno sperimentate musica, danza, la pratica grafico-pittorica e teatro come forme di espressione per riscoprire e incontrare sè stessi.
DIALOGHI
I cinque momenti di confronto con esperti e autori daranno la possibilità di aprire il dialogo al pubblico per parlare di salute e malattia in contesti sia formali che letterari. Il primo incontro con l’autore vedrà come protagonista Franco Rotelli che nel suo libro “L’Istituzione Inventata/Almanacco Trieste 1971-2010” con Giuliano Scabia e Peppe Dell’Acqua parlerà dell’impatto della riforma Basaglia sulle città, sulle istituzioni ma soprattutto sulle persone con disagio psichico che hanno vissuto la complessa transizione da manicomio a comunità. A dialogare con loro sarà Francesco Gardellin, responsabile dell'Unità Operativa Assistenza Territoriale. L’incontro si terrà alle 17.30 di venerdì 15 ottobre presso il Laboratorio Arka di Vicenza.
Sabato 15 ottobre alle ore 20.00, Giuliano Scabia parlerà del suo libro “Marco Cavallo” per introdurre lo spettacolo di Franco Acquaviva “La storia di Marco Cavallo”. Una testimonianza, la sua, di chi ha vissuto in prima persona, all'interno del nosocomio psichiatrico di Trieste, parte della rivoluzione che ha investito negli anni Settanta le strutture manicomiali.
Passando dal teatro al dibattito, venerdì 28 ottobre alle ore 18 presso l’Oasi Rossi di Santorso si terrà il confronto aperto alla cittadinanza “La salute nella salute mentale. Riflessioni sull’arte e sulle attività riabilitative per possibili miglioramenti degli stati di salute” a cura di Alessandra Bonotto e Coop. Nuovi Orizzonti. All’evento, moderato dalla Dott.ssa Debora Leardini, parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni di salute mentale del territorio per discutere di psichiatria, riabilitazione, arteterapia e in generale dell'espressività vissuta nel disagio mentale.
Sabato 29 ottobre alle ore 17.30 al Laboratorio Arka di Vicenza il dott. Antonio Di Lorenzo, caporedattore de Il Giornale di Vicenza, dialogherà con il dott. Andrea Danieli, direttore del Dipartimento di Salute Mentale ed il dott. Livio Dalla Verde, primario del 2° Servizio di Psichiatria di Vicenza. Il tema del dibattito a ingresso libero sarà “Luoghi comuni e realtà attuale della psichiatria”.
A chiudere la rassegna, domenica 30 ottobre alle ore 20.30 presso la Saletta Lampertico (presso il Cinema Odeon) sarà organizzato il cineforum dedicato al film “The Hours” per la regia di Stephen Daldry. La proiezione sarà introdotta dal prof. Giovanni Colombo della Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova. Il cineforum è organizzato in collaborazione con il Dipartimento Kairos Donna, Progetto ON.DA., Dipartimento di Salute Mentale ULSS 6 e Società Generale di Mutuo Soccorso.