Non c’è abbastanza passato da andare a visitare
Non c’è abbastanza passato da andare a visitare è una sequenza onirica applicata all’archivio di ARTcore.
Comunicato stampa
Non c’è abbastanza passato da andare a visitare è una sequenza onirica applicata all’archivio di ARTcore. È uno sgombero curatoriale che coinvolge opere in deposito, ephimera, buchi neri, polvere, ornamenti e idealismi tirati in ballo da artisti visivi, parenti stretti, collezionisti e amici chiamati ora a dividere il peso del trasloco imminente della galleria. Per partito preso opera smontando. È l’amplificazione di una cimice applicata negli interstizi di un mobile che fotografa il white cube come luogo cerniera tra lo studio d’artista e il pubblico visualizzandone flussi di lavoro, opere, apparati, picchi d’intensità, oggetti d’uso quotidiano, relazioni e azzardi connessi con le forme del fare arte. Nelle tre sezioni che abbraccia Non c’è abbastanza passato da andare a visitare mette in discussione le cronologie: è fantascienza pura perché non segue ordini temporali. A questo criterio predilige di gran lunga principi di compresenza e sovrapposizioni in grado di sovvertire i primati ottici delle opere con quelli di memorizzazione e oralità. Il paesaggio che si presenta non è più quello sublime a cui la galleria nel suo lustro di attività ci ha abituati ma uno spazio sfatto. Si cammina tra affollamenti e vuoti, comunicazioni interne e no sense misti all’incoscienza di cui occorre armarsi quando si fanno i conti con gli aspetti enigmatici della contemporaneità ed una comunità artistica fragile e complessa. Non c’è abbastanza passato da andare a visitare è una mostra fuga. Colpo di grazia e scompiglio per lo show closing di ARTcore curato da Valeria Raho.
Non c’è abbastanza passato da andare a visitare è un ambiente manipolato da Roberta Fiorito e Mara Nitti, socie della galleria, con Valeria Raho, curatrice invitata alla lettura dell’archivio funzionale di ARTcore. Comprende anche un intervento site specific realizzato da Alessandro Neretti, in arte Nero, tra gli autori presenti nello show closing.
Non c’è abbastanza passato da andare a visitare abbraccia le opere di Nikos Arvanitis, Luca De Angelis, Pasquale De Sensi, Gemis Luciani, Giampiero Milella, Gianni Moretti, Giovanni Termini, Jack Sal, Silvia Mariotti, Silvia Camporesi, Luca Macauda, Daniele Bacci, Alberto Zanchetta e Matteo Fato, Giuseppe Abate, Gema Ruperez Alonso, Papi Teodori e Los mamasitos de la Cumbia, Ivana Spinelli, Kensuke Koike, Giovanni Albore, Mara Cerri, Alessandro Cirillo, Massimiliano Fabbri, Costantino Forte, Alessandro Fusco, Lorenzo Di Lucido.