Stereoptik – Dark Circus
Atmosfere oniriche e malinconiche nel Dark Circus dei francesi Stereoptik, con un uso della luce che riporta ai primordi del cinema e al teatro delle ombre.
Comunicato stampa
Atmosfere oniriche e malinconiche nel Dark Circus dei francesi Stereoptik, con un uso della luce che riporta ai primordi del cinema e al teatro delle ombre e un bizzarro universo fiabesco abitato da insoliti circensi uniti da un unico e ironico motto: «Come for the show, stay for the woe (venite per lo spettacolo, restate per il disastro)».
Formato dai musicisti e illustratori Romain Bermond e Jean-Baptiste Maillet, STEREOPTIK ha conquistato platee di bambini e adulti attraverso spettacoli in grado d’unire la fascinazione del teatro di burattini, la magia del cinema e dell’animazione, la musica e un insolito utilizzo di oggetti quotidiani, luci e colori. Tutti elementi manipolati in tempo reale in performance capaci di spingere l’immaginazione nei territori più fecondi e poetici dell’infanzia, senza far uso di complesse tecnologie o sofisticati effetti speciali.
Dark Circus nasce dalla collaborazione con Pef, autore e illustratore di numerosi libri per bambini. Sua l’idea d’un circo, un po’ noir e un po’ sfortunato, in cui ogni singolo numero si trasforma in catastrofe: trapezisti cadono dall’alto, domatori di animali sono ingoiati da feroci leoni e donne cannone si perdono nello spazio.
A Bermond e Maillet il compito di narrare questa storia attraverso una composizione musicale elettroacustica e la proiezione su grande schermo d’immagini create in tempo reale. Qui il disegno spalanca le porte dell’ironia e della fantasia, mentre oggetti comuni e strumenti musicali assumono le sembianze di bizzarri personaggi. Un amalgama perfetto di tecniche artigianali per farci fuggire (felicemente) dalla realtà.