Vigo | Manzoni | Piene | Uecker
Presso il Centro sono installate opere di Nanda Vigo e il Museo San Fedele. Itinerari di Arte e Fede acquisisce lavori di Piero Manzoni, Otto Piene, Günther Ucker.
Comunicato stampa
Nanda Vigo, Piero Manzoni, Otto Piene, Günther Uecker
A cura di Andrea Dall’Asta SJ e Marco Meneguzzo
Venerdì 21 ottobre 2016, ore 18.30
Centro San Fedele, Via Hoepli 3
Si inaugurano in contemporanea al San Fedele due importanti eventi. Presso il Centro sono installate opere di Nanda Vigo e il Museo San Fedele. Itinerari di Arte e Fede acquisisce lavori di Piero Manzoni, Otto Piene, Günther Ucker
Il primo evento s’incentra su Nanda Vigo, artista, nonché architetto e designer, celebre per le sue ricerche sulla luce, sul rapporto tempo/spazio, luce/trasparenza, che l’hanno condotta negli anni a intraprendere alcuni grandi progetti con i maggiori artisti del nostro tempo, a partire da Lucio Fontana. Presso gli spazi del Centro San Fedele saranno installate tre opere, nelle quali l’artista mostra la sua grande capacità di creare un rapporto interdisciplinare tra arte, design e architettura. Le installazioni saranno collocate per alcuni mesi negli spazi di percorrenza che conducono allo storico Auditorium San Fedele e nei suoi luoghi d’ingresso, costruiti negli anni ’60.
Il secondo si svolgerà nel museo recentemente inaugurato (2014), adiacente alla chiesa di San Fedele. Il Museo San Fedele. Itinerari di arte e fede, che già ospita opere di arte contemporanea di Claudio Parmiggiani, Jannis Kounellis, David Simpson, Mimmo Paladino, Nicola de Maria e Sean Shanahan, oltre alla Via Crucis e alla Pala del Sacro Cuore di Lucio Fontana, si arricchirà infatti di alcune opere della collezione Nanda Vigo: si tratta di due lavori di Piero Manzoni, che espose due volte presso la Galleria San Fedele, di un’opera dell’artista tedesco Günther Uecker e di una tela di un altro importante artista tedesco Otto Piene. Appartengono questi ultimi al Gruppo Zero, da cui emerge in modo particolare il carattere innovativo e di ricerca di quel gruppo di artisti europei, legati da vincoli di amicizia e di comune sentimento dell’arte, con una curiosità animata da «un’energia liquida», che li spinge a compiere alcune indagini tra le più interessanti degli anni ’50 e ’60.
Se il primo lavoro di Piero Manzoni è un piccolo polistirolo fosforescente, in cui approfondisce le sue ricerche sugli Achromes, il secondo è una pressure su carta, in cui definisce lo spazio attraverso una serie di linee. Se il lavoro di Otto Piene è uno splendido “quadro di fumo”, in cui mostra il fuoco come “luce in azione”, l’opera di Günther Uecker esplora l’articolazione della luce grazie alle ombre create dai chiodi.
È questa un’acquisizione di particolare rilievo per il museo che si offre nella sua capacità di integrare opere di carattere liturgico e teologico a lavori esplicitamente orientati ad approfondire ricerche umane di senso. Il museo continua dunque nel suo proporsi come unico nel suo genere, come itinerario di arte antica e contemporanea, di dialogo tra arte e fede.
Si ringrazia l’Archivio Nanda Vigo.