Martina Santarsiero – Mitologie del Sacro

Informazioni Evento

Luogo
LA CASA DEGLI ARTISTI
Via Lepanto 1/9 (73014) Gallipoli , Gallipoli , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni dalle ore 18,00/ 20,00 .

Vernissage
22/10/2016

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Martina Santarsiero
Curatori
Giorgio De Cesario, Maria Cristina Maritati
Generi
arte contemporanea, personale

La pittrice bolognese Martina Santarsiero si aggiunge ai 61 artisti/amici de La Casa degli Artisti di Gallipoli dimora e galleria permanente dell’artista salentino Giorgio De Cesario con la sua mostra personale dal titolo “Mitologie del Sacro”.Un altro importante evento per festeggiare insieme i 10 di attività culturale de La Casa degli Artisti.

Comunicato stampa

Dal 22 al 29 ottobre 2016 la pittrice bolognese Martina Santarsiero
si aggiunge ai 61 artisti/amici de La Casa degli Artisti di Gallipoli
dimora e galleria permanente dell'artista salentino Giorgio De Cesario
con la sua mostra personale dal titolo "Mitologie del Sacro".Un altro
importante evento per festeggiare insieme i 10 di attività culturale
de La Casa degli Artisti.

Il percorso espositivo è un viaggio tra iconografie spirituali e simboli
esoterici di varie tradizioni culturali del mondo con particolare attenzione al sacro femminino,
con l’intento di trasportare lo spettatore in una dimensione creativa in cui ritrovare una profonda connessione con il divino in armonia con i cicli naturali.
La peculiarità dell’opera pittorica dell’artista si evince direttamente dalle
sue parole:

"Per me la pittura è un atto sacro, un rituale creativo,
potrei definirla quasi una vocazione sacerdotale pittorica,
è come un richiamo interiore ad invocare le divinità portandole in vita
sulla tela.

“Ispirata dalla mitologia classica e dal folklore sin da bambina e
con alle spalle un lungo percorso culturale e spirituale di ricerca sulle
Dee madri e
sui culti pagani di tutto il mondo, ho messo le mie mani, i miei colori e
la mia creatività
al servizio dell'energia cosmica che permea l'universo,
che io chiamo Dea."