Archivio Aperto 2016
Tra nostalgia e sperimentazione, la IX edizione della rassegna Archivio Aperto. Con Miss Cinema, matrimoni all’italiana e Bicirama Bologna rievoca il nostro passato lontano e vicino attraverso i film privati.
Comunicato stampa
Quasi due mesi di proiezioni, eventi, sonorizzazioni, riletture in chiave artistica, presentazione di archivi, incontri: torna il 27 ottobre Archivio Aperto, la rassegna che da nove anni apre a Bologna le porte di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia e del suo immenso patrimonio filmico privato e inedito. Una data scelta non a caso, il 27 ottobre, giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo, risorsa che dal 2002 Home Movies raccoglie, cura, cataloga, valorizza, per conservare quell’affascinante bacino di memoria in pellicola che sono i “film casalinghi” – 9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super 8 – custodi di un inconsapevole quanto prezioso valore documentaristico, cui si aggiungono film sperimentali, film industriali e i più recenti video in formato analogico.
Volti e voci di donne
L’edizione 2016 della rassegna si apre giovedì 27 ottobre con un evento speciale e affascinante: sfilano le immagini di Miss Cinema, antologia di provini di aspiranti reginette degli anni '40 e '50. Tra pose naif e bellezza senza tempo, Miss Cinema rappresenta un omaggio alla moda e uno sguardo sui canoni estetici ed espressivi di epoche solo apparentemente più ingenue della nostra, arricchito dalla musica di Rocco Marchi (chitarra sinth e voce) e Francesca Baccolini (contrabbasso e voce). Ma lo sguardo (sul) femminile di questa edizione non si limita al microcosmo dorato delle miss: oltre alla presentazione del libro di Sara Filippelli “Le donne e gli home movies. Il cinema di famiglia come scrittura del sé”, presso la Biblioteca Italiana delle Donne (6 dicembre), spicca tra gli appuntamenti l’incontro (sabato 3 dicembre) sulcinema crudele di Patrizia Vicinelli, omaggio alla poetessa dell’underground italiano, esponente del Gruppo 63, figura femminile finora quasi invisibile seppur al centro di una produzione ricchissima.Attrice, performer, autrice di poesie visive esposte nei musei di tutto il mondo, Vicinelli ha proficuamente contaminato alcune delle produzioni più significative del cinema d’avanguardia italiano tra gli anni ’60 e gli anni ’80 del secolo scorso, di cui verranno mostrati film rari e inediti.
Storia e storie
Non solo un canale diretto con le “micro-storie” attraverso i filmati d'archivio e le memorie su pellicola: lo sguardo alla storia passa anche attraverso titoli significativi e montaggi recuperati che svelano tracce dimenticate. È il caso delle memorie dell’emigrazione italiana nel Belgio protagoniste di un incontro di approfondimento presso l’Istituto Parri, ricordando la tragedia di Marcinelle, di cui ricorre nel 2016 ilsessantesimo anniversario. Storie di Grande Guerra, invece, per “Fronti” di Roberto Paci Dalò, artista e vincitore con questo lavoro del Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana. “Fronti” è una performance filmico-musicale dove immagini reali girate sul fronte della Prima guerra mondiale sono commentate e inframmezzata da cori, musica elettronica dal vivo ed estratti da film originali e rari materiali in pellicola dell’epoca (martedì 1 novembre).
Dialogo con la sperimentazione
Occhi bene aperti su videoartisti e filmmaker sperimentali, da sempre nel cuore della ricerca di Archivio Aperto. I primi giorni della rassegna accolgono il giovane belga Jasper Rigole (28-29 ottobre), “feticista” della pellicola in 16mm e 8mm, e di tutta la “preistoria recente” in fatto di riproducibilità: cassette, vecchi proiettori, immagini di recupero, apparecchiature audio e video vintage. Illuminante il suo mediometraggio “Paradise Recollected” (2008), poetico mockumentary a base di filmini amatoriali recuperati da mercatini e garage sale, assemblati sulla traccia di un racconto medievale olandese. È previsto un incontro con l'artista, ospite di questa edizione.
Preziosi gli omaggi a Stan Brakhage (il 31 ottobre, proiezione in 8mm del suo “Songs”) figura di spicco del filmmaking indipendente del secolo scorso scomparso nel 2003, e al canadese Philippe Leonard, artista poliedrico, che attraverso fotografia, performance, installazioni e film ha dedicato il suo lavoro al rapporto tra immagine statica e in movimento, alla dimensione spettrale degli spazi e alla sperimentazione di pratiche documentarie. Leonard sarà presente sabato 19 novembre durante la proiezione in 16 mm di alcuni suoi lavori con sonorizzazione dal vivo. Lo schermo del Kinodromo invece omaggia, la sera del 14 novembre, Tonino de Bernardi, regista underground tra i protagonisti dell'avanguardia italiana degli anni '60.
La città e le periferie
Il dialogo con Bologna, città che ospita da sempre la rassegna e l'archivio, è più vivo che mai. Ritorna l’appuntamento con le immagini e i protagonisti della vita culturale e politica della “leggendaria” Bologna degli anni ‘90, dell'underground e dei videogiornali del Dams: filmati di contestazioni e sperimentazioni di un'epoca che, dalle occupazioni universitarie della Pantera, si è frammentata nel sottosuolo artistico e musicale e ha segnato un decennio bolognese, impregnandone la cultura di oggi (domenica 30 ottobre). E valorizza luoghi meno centrali: nello storico quartiere della Bolognina si sperimenta l'accoglienza interculturale e si racconta il quartiere dei primi anni ‘60 con la presentazione e la storia di un fondo famigliare conservato in archivio. Nel quartiere Beverara invece, sabato 5 novembre si fa festa tutto il giorno con l'Home Movie Day in collaborazione con la parrocchia di S.Bartolomeo che da anni è coinvolta in pratiche di convivenza interreligiosa: raccolta di materiale privato, laboratori per i bambini di disegno su pellicola, proiezione di materiale filmico inedito sul quartiere negli anni '60 e dei filmati raccolti. Altrettanto speciale lo spazio sotto le volte e i tunnel di Dynamo, la velostazione di Bologna, che sarà sede di un evento imperdibile: il “cinema a pedali”, screening in BICIRAMA (bicicletta-proiettore) più sonorizzazione dal vivo di materiali su Bologna in questo spazio di recupero diventato in due anni punto di riferimento locale di socialità alternativa e vivere sostenibile.
Matrimoni (all’italiana) e necrologi (bulgari)
Anche quest'anno Archivio Aperto si snoda tra varie location cittadine, e tra le nuove collaborazioni si segnala una location-gioiello: l’Ex Atelier Corradi, un appartamento-atelier progettato dall’architetto Enrico De Angeli e conservato come nella sua epoca d'oro, i primi anni '50, tra stretti corridoi, camere di passaggio, e design d'eleganza austera. In pieno centro storico, la Sartoria – oggi atelier di abiti da sposa – ospita dall'11 al 13 novembre la mostra “Matrimonio all'Italiana”, opere di rielaborazione dei materiali d’archivio sui matrimoni, dagli anni ’30 agli anni ’80, realizzate da 6 giovani artisti emergenti italiani: Fabio Giorgi Alberti, Francesco Carone, Flavio Favelli, Eleonora Quadri, Mirko Smerdel. Di segno opposto e perfidamente inaugurata alla vigilia della festa dei morti, la mostra “Haunting Images” di Karol Jóźwiak: il giovane artista scava nelle memorie fotografiche di necrologi bulgari nell'ambito di un più ampio progetto fotografico sugli archetipi legati a immagine, celebrazione della morte e fotografia.
About Archivio Aperto e Home Movies
Archivio Aperto è un progetto realizzato da Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia con il sostegno del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, in collaborazione con Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R, nosadella.due, Biblioteca Italiana delle Donne, e con Museo Civico Archeologico, Accademia delle Belle Arti di Bologna, Xing, Modo Infoshop, Urban Center, Dynamo, Nomadica, Spazio Labò, Ex-Atelier Corradi, Associazione Griò, Cheap On Board, Kinodromo, Associazione di Promozione sociale Humareels, Bolognina Basement, BilBolBul, Teatri di Vita, Gender Bender, Fondazione Museo Ettore Guatelli.
Media partner: ilDocumentario.it, Mediacritica, Cinema Errante. Partner tecnici: Kiné e Digialta.
L'Archivio Nazionale del Film di Famiglia è la prima struttura italiana dedicata al recupero, conservazione e valorizzazione del cinema privato.
Nata nel 2002, l'associazione Home Movies ha creato e gestisce l’Archivio e svolge su tutto il territorio nazionale attività di raccolta delle pellicole, con la missione di salvare le memorie filmiche private: pellicole Pathé Baby, 16mm, 9,5mm, 8mm e Super8 amatoriali, familiari e sperimentali, dall'inconsapevole valore documentaristico.
Nel corso degli anni e grazie a collaborazioni virtuose, il campo d’interesse di Home Movies si è esteso al recupero degli archivi audiovisivi di imprese e associazioni, ma anche scuole e parrocchie, nonché di artisti e collezionisti. Archivio Aperto è la confluenza naturale delle energie e delle ricerche messe in moto da Home Movies lungo tutto l'anno, in una celebrazione aperta a tutti per viaggiare nel tempo a ritmo analogico e scoprire patrimoni inediti.
http://homemovies.it
http://homemovies.it/archivioaperto