Álvaro Siza In Italia 1976-2016 / La misura dell’occidente
L’Accademia Nazionale di San Luca inaugura le mostre ÁLVARO SIZA IN ITALIA 1976-2016, afferente al progetto Il Grand Tour, a cura di Roberto Cremascoli e Francesco Moschini e LA MISURA DELL’OCCIDENTE Álvaro Siza _ Giovanni Chiaramonte.
Comunicato stampa
Mercoledì 26 ottobre 2016, a partire dalle ore 17.30, l'Accademia Nazionale di San Luca inaugura le mostre ÁLVARO SIZA IN ITALIA 1976-2016, afferente al progetto Il Grand Tour, a cura di Roberto Cremascoli e Francesco Moschini e LA MISURA DELL'OCCIDENTE Álvaro Siza _ Giovanni Chiaramonte.
Le esposizioni si inseriscono nell'ambito della iniziativa ÁLVARO SIZA A ROMA, organizzata dall'Accademia Nazionale di San Luca e dal MAXXI per rendere omaggio ad un grande interprete dell'architettura contemporanea.
IL GRAND TOUR . ÁLVARO SIZA IN ITALIA 1976-2016
La presenza di Álvaro Siza in Italia come traccia sul territorio lungo quarant'anni di viaggi intrapresi per lavoro di progetto, costruzione, conferenze, laboratori, esposizioni. Dalla mostra del 1976 "Europa-America" alla Biennale di Venezia e il "Tour SAAL" del 1977 nelle università italiane, dall'esposizione del 1979 al PAC di Milano fino a quella del MART di Rovereto del 2014. La mostra, curata da Roberto Cremascoli e Francesco Moschini racconta, attraverso disegni e fotografie relativi a 23 progetti in Italia, il percorso progettuale di Siza dal 1976 al 2016 e il suo contributo nel dibattito architettonico italiano.
Catalogo a cura di Roberto Cremascoli e Francesco Moschini (Accademia Nazionale di San Luca, Roma 2016).
LA MISURA DELL'OCCIDENTE. ÁLVARO SIZA_GIOVANNI CHIARAMONTE
I viaggi iniziano in Italia. Non si tratta più di un punto di arrivo - l'Italia come luogo in grado di racchiudere un mondo, o un'idea del mondo. Si tratta solo di un punto di partenza, un omaggio alla memoria di qualcosa che possiamo solo lasciarci alle spalle, per esplorare quelli che, apparentemente sono altri luoghi, altri mondi. Da qui iniziano i percorsi di Giovanni Chiaramonte, fotografo, e di Álvaro Siza, per dipanarsi attraverso l'Europa, e continuare in altri continenti, l'Africa, le Americhe, l'Asia. La mostra, a cura di Roberto Cremascoli e Laura Geronazzo, è un dialogo tra 60 disegni di viaggio e 40 fotografie.
L'esposizione, con il titolo "A medida do Ocidente. Viagem na representação", è stata allestita al Teatro Municipal Rivoli di Porto nel gennaio 2015. Catalogo in portoghese a cura di Roberto Cremascoli e Laura Geronazzo (Postcart, Lissone 2015).
Le mostre saranno allestite negli spazi espositivi di Palazzo Carpegna dal 26 ottobre 2016 al 25 febbraio 2017.
Apertura: dal lunedì al sabato, dalle 10 alle18.30; ingresso libero
In data 28 ottobre 2016 è previsto l'incontro
UMBERTO RIVA, ÁLVARO SIZA, FRANCESCO VENEZIA & il Tempo
Álvaro Joaquim de Melo Siza Vieira nasce nel 1933 a Matosinhos, nei pressi di Porto (Portogallo). Studia architettura alla Escola Superior de Belas Artes di Porto (1949-1955). Tra il 1955 e il 1958 inizia la sua attività di architetto, collaborando con Fernando Távora, per poi aprire il suo studio professionale a Porto, città in cui attualmente vive e lavora. Tra il 1966 e il 1969 insegna nella Facoltà di Architettura dell’Università di Porto e nel 1976 viene nominato cattedratico nella disciplina di Costruzione. Termina l’attività accademica nel 2003. Siza ha realizzato in Portogallo molte prestigiose opere. Il suo lavoro è stato presentato in tutto il mondo: in Italia, in particolare, nel 1979 al Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC) di Milano, nel 1999 alla Basilica Palladiana di Vicenza, nel 2000 al Palazzo Ducale di Venezia, alla Triennale di Milano nel 2004, al MART di Rovereto nel 2013 e alle Biennali di Architettura a Venezia (il Padiglione Portoghese 2016 è dedicato al suo lavoro). È stato invitato a molti concorsi internazionali ed è stato vincitore di numerosi premi, tra cui il Premio Pritzher (1992), la “Royal Golden Medal for Architecture” del Royal Institute of British Architects (2009), e il Leone d’Oro alla carriera della Biennale di Venezia (2012). È membro dell'American Academy of Arts and Science e honorary fellow del Royal Institute of British Architects, dell'AIA/American Institute of Architects, dell'Académie d'Architecture de France, dell'European Academy of Sciences and Arts, dell’Accademia Reale Svedese di Belle Arti e dell’Accademia Nazionale di San Luca.
Giovanni Chiaramonte nasce nel 1948 a Varese, da famiglia di origini siciliane. Inizia la sua carriera di fotografo alla fine degli anni Sessanta, lavorando al recupero della forma figurativa, dopo il grande periodo dell'astrattismo e dell'informale, della Pop Art e dell'Arte Concettuale del XX secolo. La fotografia di Chiaramonte, caratteristica per il formato quadrato, derivato da un negativo 6 x 6, ha come tema strutturante la relazione tra luogo e destino della società occidentale. Dal 1974 ha presentato le sue opere in mostre individuali e collettive, in Europa e in america, alla Triennale di Milano e alla Biennale di Venezia, pubblicando diversi volumi e presentando i suoi lavori nelle più prestigiose riviste. Insegna storia della fotografia allo IULM di Milano.
Patrocinio
Ambasciata del Portogallo in Italia Camões - Instituto da Cooperação e da Língua
DOCUMENTI ONLINE
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L'ACCADEMIA NAZIONALE
DI SAN LUCA
"L'Accademia Nazionale di San Luca ha lo scopo di promuovere le arti e l’architettura, di onorare il merito di artisti e studiosi, eleggendoli nel Corpo accademico, di adoperarsi per la valorizzazione e la promozione delle arti e dell’architettura italiane." [Statuto 2005, art.1]
Il primo degli Statuti, voluto da Federico Zuccari, risale al 1593 e nel corso del Seicento, l'Accademia ha assunto come simbolo l'immagine di San Luca evangelista, pittore e protettore degli artisti.
Dal 1705 l'Accademia adotta come proprio emblema un triangolo equilatero, costituito da pennello, stecca e compasso, per esprimere la pari dignità ed unità delle tre arti: pittura, scultura ed architettura, sotto l'egida del disegno, come ribadito dal motto oraziano "aequa potestas" che lo accompagna. Nei secoli l'emblema accademico, pur sostanzialmente invariato, assume forme diverse fino alla trasformazione, nel 1934, con l'adozione di un medaglione con l'immagine di San Luca che dipinge, ancora oggi simbolo dell'istituzione accademica al pari del triangolo equilatero.
Il corpo accademico è articolato secondo le tre classi di pittura, scultura ed architettura ed è costituito complessivamente da novanta Accademici Nazionali, trenta Accademici Stranieri, trentasei Accademici Cultori, ventiquattro Accademici Benemeriti.
L'Accademia di San Luca, assunto il titolo di Insigne e Pontificia nel XIX secolo, diventa dal 1872 Accademia Reale e, dal 1948, Nazionale.
Seguendo la tradizione dell'Accademia, in base a quanto ribadito anche dagli ultimi statuti, l'Istituzione promuove diverse attività culturali finalizzate alla valorizzazione delle belle arti. Nell'ambito di tali iniziative vengono curati la pubblicazione di volumi relativi all'Accademia e alla sua storia e l'allestimento di mostre negli spazi espositivi. Le opere delle collezioni accademiche (dipinti, sculture, disegni ed altro) sono restaurate e concesse in prestito in occasione di mostre nazionali ed internazionali.
Le sale accademiche sono utilizzate anche per la presentazione di libri e per lo svolgimento di conferenze e convegni. Particolare attenzione viene rivolta dall'Accademia ai giovani artisti e ai giovani studiosi mediante il conferimento di premi e borse di studio.
L'Accademia pubblica un Annuario e, ogni sei mesi, un Notiziario nel quale vengono sinteticamente illustrate le attività più recenti o di prossima realizzazione.