Bruno Munari – Negativo positivo e altre piccole grandi storie

Informazioni Evento

Luogo
RES PUBLICA GALLERIA DEMOCRATICA
Via dei Mille 38, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

giovedì - domenica 10.00/13.00 – 15.30/19.00 (gli altri giorni su appuntamento)

Vernissage
28/10/2016

ore 18,30

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Bruno Munari
Curatori
Luca Beatrice
Generi
design, arte contemporanea, personale

Curata da Luca Beatrice, la retrospettiva racconta attraverso le numerose ed eterogenee opere in mostra l’atipicità e genialità di un uomo che non è stato soltanto artista, ma anche designer, intellettuale e pensatore di rilievo, grafico, pubblicitario, consulente aziendale, educatore e scrittore.

Comunicato stampa

BRUNO MUNARI. Negativo, positivo e altre piccole grandi storie

In occasione della Contemporary Art Week di Torino RES PUBLICA - Galleria d’Arte Democratica inaugura la stagione espositiva autunnale dedicando una mostra personale al poliedrico artista milanese Bruno Munari dal titolo BRUNO MUNARI. Negativo, positivo e altre piccole grandi storie.
L'opening si terrà venerdì 28 ottobre alle 18.30 a Venaria Reale, proprio di fronte alla celebre Reggia, dove la mostra resterà aperta al pubblico fino a domenica 18 dicembre 2016.
Curata da Luca Beatrice, la retrospettiva racconta attraverso le numerose ed eterogenee opere in mostra l’atipicità e genialità di un uomo che non è stato soltanto artista, ma anche designer, intellettuale e pensatore di rilievo, grafico, pubblicitario, consulente aziendale, educatore e scrittore. Munari ha utilizzato mezzi espressivi ancora oggi attuali per demolire il mito dell’artista-divo-vate che produce soltanto capolavori per le persone più intelligenti. La rassegna si concentra proprio sulla capacità del maestro di avvicinare l’arte alla vita, di ristabilire un contatto tra il pubblico e l’arte, e dunque di rendere quest’ultima “a portata di mano”, come la definisce Beatrice stesso. Le opere in mostra tra cui una carta futurista, le Xerografie originali degli anni Sessanta, i Negativo-Positivo, le Tavole Tattili, le Sculture da viaggio e i Quadrati rotanti raccontano proprio la capacità di Munari di eliminare tutti quei preconcetti di origine scolastica sull’arte e sugli artisti.
BRUNO MUNARI Nasce a Milano nel 1907 dove torna a vivere da maggiorenne. Inizia a lavorare come grafico, nel ‘26 entra in contatto col movimento futurista e le sue prime creazioni sono firmate “BUM”. Tra il ‘27 e il ‘33, partecipa alle collettive della Galleria Pesaro, oltre che alle Biennali e alle Quadriennali degli anni Trenta. Nel ‘30 crea la sua prima Macchina aerea, anticipatrice delle Macchine inutili, e nel ’31 progetta la prima Tavola Tattile. Nel ‘33 Munari allestisce la sua prima personale alla Galleria delle Tre Arti di Milano. L’anno seguente compare tra i firmatari del Manifesto tecnico dell’aeroplastica futurista. Nella seconda metà degli anni Trenta entra in contatto con gli artisti del Milione e si avvicina anche al gruppo di Valori Primordiali. Dal ‘39 al ‘45 lavora come grafico per Mondadori ed è art-director della rivista Tempo. Con il medesimo editore comincia la sua serie di libri per bambini che vengono poi tradotti in tutto il mondo. Nel ‘48, anno in cui è tra i fondatori del MAC (Movimento Arte Concreta) insieme a Gillo Dorfles, Gianni Monnet e Atanasio Soldati, realizza i primi Negativi-Positivi e le Scritture illeggibili di popoli sconosciuti. A partire dal ‘49 costruisce Libri illeggibili. Dal ‘52 comincia a produrre giocattoli in gommapiuma, portacenere cubici, lampade di maglia e firma il Manifesto del Macchinismo. Tra il ‘55 e il ‘56 progetta le Ricostruzioni teoriche di oggetti immaginari mentre nel ‘58 le prime Sculture da viaggio. Nel ’62 organizza la prima mostra di Arte Programmata presso il negozio Olivetti di Milano e nel ’64 realizza le Xerografie originali. Tra il ‘70 e il ‘74 crea le Curve di Peano e in questo stesso periodo approfondisce i suoi interessi in ambito didattico, tanto che nel ‘77 fonda il primo Laboratorio per l'Infanzia alla Pinacoteca di Brera. Successivamente la sua creatività non si esaurisce e realizza diversi cicli di opere: le costruzioni grafiche dei nomi di amici e collezionisti (dal 1982), le strutture Alta tensione (1990), le grandi sculture in acciaio corten esposte sul lungomare di Napoli, Cesenatico, Riva del Garda, Cantù, gli ideogrammi materici Alberi (1993). Gli vengono assegnati importanti premi e dedicate mostre in tutto il mondo. Muore il 30 settembre 1998 nella sua città natale.