illy Present Future Prize 2015 – Alina Chaiderov
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presenta l’installazione di Alina Chaiderov A new memory is made, 2016, nella sala progetto della Manica Lunga, a cura di Marianna Vecellio.
Comunicato stampa
La giuria tecnica del premio riunitasi nell’ambito di Artissima 2015 e composta da Carolyn Christov-Bakargiev (direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli e GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino), Daniel Baumann (Kunsthalle Zürich, Zurigo), Dieter Roelstraete (documenta 14, Kassel) e Maurizio Morra Greco (collezionista, Napoli) ha assegnato il premio illy ad Alina Chaiderov con la seguente motivazione: L’edizione 2015 del Premio illy Present Future è stata assegnata ad Alina Chaiderov per la sua articolata esplorazione della memoria sovietica, condotta attraverso il prisma irriverente delle forme scultoree del quotidiano.
Per la prima volta, il Premio assegna, oltre alla possibilità di esporre al Museo, anche un premio in denaro al fine di sostenere la ricerca dell’artista.
Alina Chaiderov. A new memory is made
illy Present Future Prize 2015 Exhibition
a cura di Marianna Vecellio
4 novembre 2016 – 5 marzo 2017
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presenta l’installazione di Alina Chaiderov A new memory is made, 2016, nella sala progetto della Manica Lunga, a cura di Marianna Vecellio. In occasione della prima personale dell’artista in un’istituzione museale, Chaiderov – vincitrice dell’illy Present Future Prize 2015 – ha ideato un’opera in dialogo con il contesto espositivo: una sala intima dominata da una grande finestra a semicerchio che si affaccia sull’atrio juviarriano del museo. Nell’opera, l’artista prende in considerazione lo spazio, la materia e la sua duttilità, il tempo inteso come dimensione personale e metafisica, e infine il corpo come luogo di registrazione di esperienza, sofferenza e catarsi. Scrive Vecellio: “I lavori di Chaiderov sono realizzati con materiali di utilizzo quotidiano come elementi tubolari in acciaio, palloni da basket, camere d’aria, mattoni in cemento, giornali, quotidiani, lenzuola e banane; essi sono riflessioni attraverso le quali Chaiderov pone in relazione il proprio vissuto personale e i grandi eventi della Storia, al fine di creare una nuova e inedita memoria”.
Alina Chaiderov (San Pietroburgo, Russia, 1984) in giovane età si trasferisce in Svezia assieme alla famiglia, dove tutt’oggi risiede, vivendo tra Göteborg e Stoccolma. Dal 2005 al 2010 frequenta l’università interessandosi a vari campi d’indagine: dalla sociologia alla storia del nazionalismo e dei conflitti etnici, dalla neuropsicologia alla storia dell’arte. Nel 2015 consegue il diploma in belle arti alla Valand Academy di Göteborg.